ANTI-RENZIANI DI TUTTO IL MONDO, UNITEVI - IL “LANDINI SOCIAL CLUB” ENTRA NEL CLUB DELL’OPPOSIZIONE A PITTIBIMBO IN CUI ORMAI C’È FOLLA: GRILLINI, BERSANIANI, CIVATIANI, LEGHISTI, FITTIANI, EX AN, PASSERA - MA L’OPPOSIZIONE VERA CHI LA FA?
Matteo Renzi davanti ad una foto di Maurizio Landini,
Mattia Feltri per “la Stampa”
Maurizio Landini darà le «vere risposte»: fin qui erano tutte finte. Coalizione sociale nasce perché occorre «qualcosa capace di mettere in discussione le politiche del governo». Fa nulla se mezzo mondo è già persuaso di essere «qualcosa capace di mettere in discussione le politiche del governo». Per esempio il capogruppo pacatamente antirenziano del Pd, Roberto Speranza, ritiene che all’antirenzismo non serva «una sinistra antagonista che nasce dalle urla televisive».
La dottrina è quella del leader di riferimento, Pierluigi Bersani: bisogna discutere perché «discutere è la possibilità di convincere». Quale sarà il vero antirenzismo? Quello bersanianamente pacato o quello landinianamente incazzato? Sarebbe niente se la questione finisse qui. Invece la categoria politica dell’antirenzismo è la più diffusa e articolata d’Europa.
Per esempio la mattina in cui si è votata a Montecitorio la riforma costituzionale, i deputati forzisti tendenza Fitto si erano alzati in aula per spiegare che i deputati forzisti tendenza Berlusconi si erano appena convertiti all’antirenzismo, per cui erano antirenziani a metà, mentre gli antirenziani veri erano loro, antirenziani da sempre.
matteo renzi e berlusconi 0aa87941
Intanto qualche forzista tendenza Verdini osservava che non c’era niente di meno antirenziano dell’antirenzismo che lascia a Renzi il monopolio delle riforme. Ma come non farsi venire il dubbio al broncio dei grillini, usciti dall’aula e accampati sui divani? L’opposizione autentica al renzismo, spiegavano, è non dare alibi alle sconcezze di Renzi: sull’Aventino e che i posteri sappiano.
L’infittirsi del dibattito fra gli antirenziani insiste su una premessa: il mio antirenzismo è più antirenziano del tuo. Il vero antirenziano fra i renziani, Pippo Civati, quella stessa mattina ironizzava sui compagni antirenziani che avevano votato con Renzi per senso di responsabilità: «Dicono sempre che sarà per la prossima volta». Sono amarezze condivise nel centrodestra, dove i potenziali alleati di antirenzismo non sono mai abbastanza antirenziani. Matteo Salvini per esempio sostiene che quella di Forza Italia «non è opposizione».
È un antirenzismo sempre un po’ troppo sospetto di renzismo, tanto che il capogruppo forzista al Senato, Paolo Romani, ha rassicurato il collega alla Camera, Renato Brunetta: «Noi siamo all’opposizione». Certo, è un’opposizione «intelligente», ma figuriamoci se Brunetta si è accontentato, Brunetta è uno che su twitter ha scritto: «D’Alema? Se l’opposizione è questa, viva Matteo Renzi».
A questo punto niente vieta a Giorgia Meloni di autonominarsi «la vera alternativa», notata qualche «infatuazione» fra Sel e Renzi e fra Renzi e cinque stelle. Ora al gruppo si è aggiunto Flavio Tosi perplesso dall’antirenzismo chimerico di Salvini, visto che un antirenzismo serio - dice - non promette stupidaggini tipo l’uscita dall’euro.
renzi e beppe grillo con il gelato
E dunque ogni giorno si aggiungono ricercatori dell’antirenzismo in purezza. Si è visto rispuntare il leggendario capo dei Cobas, Piero Bernocchi («la vera opposizione sociale siamo noi»), ma se ancora non avete trovato l’antirenziano adeguato al vostro antirenzismo, provate a giocarvi quest’ultima carta: «Siamo noi la vera opposizione», ha detto Corrado Passera.