APOCALYPSE NOW, ISRAELE! – MANCA LA CAVALCATA DELLE VALCHIRIE IN SOTTOFONDO E POTREBBE ESSERE UNA SCENA DI COPPOLA. GUARDATE QUESTI ELICOTTERI ISRAELIANI CHE TORNANO ALLA BASE DOPO AVER FERMATO UNA NAVE DI ATTIVISTI PRO-GAZA
Julian Robinson per http://www.dailymail.co.uk
Non sono scene inedite del film “Apocalypse Now”, il capolavoro sulla guerra del Vietnam diretto da Francis Ford Coppola nel 1979, ma elicotteri israeliani che tornano alla base dopo aver fermato tre navi di attivisti stranieri che cercavano di raggiungere Gaza.
Nella mattinata di ieri, la marina israeliana ha intercettato un vascello svedese, la “Marianne di Goteborg”, mentre cercava di rompere il blocco navale nella striscia di Gaza. Le autorità israeliane lo hanno dirottato verso il porto di Ashdod, dove gli attivisti verranno interrogati prima del rimpatrio.
I diplomatici israeliani dicono che l’intervento militare è stato disposto solo dopo aver percorso fino in fondo tutte le vie diplomatiche. Alla fine, una nave della marina ha accostato la “Marianne di Goteborg” in acque internazionali e i militari l’hanno ispezionata senza ricorrere all’uso della forza.
Sulla nave erano presenti 20 attivisti tra cui il parlamentare arabo Basel Ghattas e l’ex presidente tunisino Moncef Marzouki. Altre tre navi, che facevano parte della flottiglia intenzionata a rompere il blocco, hanno invertito la rotta prima di imbattersi nella marina israeliana e sono tornate indietro.
Petros Stergiou, un attivista del gruppo rimasto ad Atene, ha detto che la protesta non cesserà fino a quando non sarà revocato il blocco navale di Gaza. “Ancora una volta, lo stato israeliano ha commesso un atto di pirateria nel Mediterraneo – ha detto – il governo insiste con la linea della tolleranza zero, che si ripercuote negativamente sugli 1.8 milioni di persone che vivono a Gaza”.
nave svedese fermataelicotteri
Israele introdusse il blocco navale a Gaza quando Hamas conquistò il potere nel 2007. Da allora i militanti islamici hanno iniziato a sparare migliaia di razzi verso Israele, che perlopiù venivano contrabbandati via mare, motivo per cui è stato ritenuto utile bloccare le navi in entrata e in uscita.
Nonostante Israele neghi di tenere la Palestina sotto assedio, il blocco navale ha di fatto strangolato l’economia palestinese bloccando le esportazioni. La comunità internazionale e le Nazione Unite hanno invocato più volte la sospensione del blocco, ma il primo ministro Benjamin Netanyahu sostiene che la misura sia legittimata dal diritto internazionale.
beynon elicotteroelicotteri israeliani
“Le navi degli attivisti sono l’ennesima dimostrazione di ipocrisia, che favorisce i terroristi di Hamas e cerca di insabbiare gli orrori che avvengono nella nostra regione – afferma Netanyahu – non accetteremo mai che del materiale bellico venga recapitato alle organizzazioni terroristiche via mare, come avvenne in passato”.