Marco Belpoliti per "La Stampa"
Non si era mai visto un Papa con la borsa. Vescovi, cardinali, sì, ma proprio un Papa ancora no. Quella che Francesco porta con sé al momento dell'imbarco sull'aereo diretto in Brasile è senza dubbio una borsa da professore, gonfia di carte, vista la forma e la dimensione. Cartella a soffietto, come si vedono nelle mani di avvocati, notai, magistrati, funzionari.
PAPA CON LA BORSA IN PARTENZA PER IL BRASILE PAPA BY VINCINOQuelle con le sue due chiusure a scatto di metallo, sul davanti, e il manico unico. A guardar bene è la vecchia borsa che il cardinal Bergoglio usava in metropolitana, a Buenos Aires, quando visitava i quartieri periferici, solo un po' consunta e smangiata dall'uso. Come con le scarpe, diventato Papa il cardinale argentino usa la propria borsa. Affezione, continuità, parsimonia. Una cartella da amministratore, vista la sua dimensione: strumento da uomo pratico, abituato a portarsi con sé, dovunque vada, il lavoro. Dalle immagini diffuse dai media sembrerebbe una borsa di cuoio.
PAPA IMBOTTIGLIATO A RIO DALLA FOLLAUn Papa che non ha segretari portaborse al seguito, che lo cavano d'impiccio con bagagli o scartoffie, è certamente una bella novità. Fa da solo, porta il peso delle carte sull'aereo, senza affidarle a nessuno. Anche durante l'incontro con le autorità, venute a salutarlo, compreso il presidente del Consiglio, Enrico Letta, il Papa stringe a sé la sua cartella, come se fosse per lui la cosa più naturale del mondo, non preoccupato di avere solo una mano libera per stringere quella dei suoi interlocutori e accomiatarsi.
BRASILE STATUA DI SABBIA DI PAPA BERGOGLIO jpegVengono in mente due borse famose della storia italiana, entrambe, con ogni probabilità, gonfie di dossier, entrambe sparite: quella di Aldo Moro e quella di Paolo Borsellino. Borse, agende, fascicoli, Papa Francesco reca con sé un carico di pratiche inevase da compulsare, esaminare, leggere, appuntare.
AUTO DEL PAPA BLOCCATA A RIO DE JANEIROLa borsa è il segno, non solo di un'indipendenza e autonomia di fatto raggiunta, e affermata, rispetto ai famigli della casa pontificia, ma anche di un Papa che si documenta e studia anche fuori dalla sua residenza, in viaggio. Conterrà anche libri? Possibile. Papa Bergoglio legge.
MORONon saranno certo quelli che ha scritto, che oramai sono una piccola biblioteca; forse sono quelli che deve ancora scrivere. Più difficile. Ora ha altre urgenze. L'ex cardinale argentino non dimentica, con la cartella in mano la sua origine di gesuita, sia nello stile sobrio ed essenziale, come nella forma diretta con cui sembra amministrare le cose in Vaticano.
paolo borsellino lapLa cartella da professore è dunque anche quella del gesuita dirigente, uomo pratico e alla mano, abituato a riflessioni abbondanti e decisioni rapide. Molti anni fa, nel 1963, Papa Montini in visita alla sua ex diocesi, appena arrivato alle soglie del territorio milanese, fece fermare la macchina su cui viaggiava, scese e baciò la terra: l'asfalto della strada.
La fotografia che fu scattata, come ricorda Claudio Franzoni nel libro «Il corpo come discorso», in uscita da Guanda, ci mostra lo sguardo scandalizzato di alcuni monsignori che l'accompagnano. Dopo Papa Wojtyla questo gesto di inginocchiarsi e baciare la terra che si visita, da parte dei pontefici, è diventato consueto.
papa mobileForse anche il Papa con la cartella diventerà una cosa normale, d'ora in poi. Il passo successivo, questo sì più eclatante, anche nel caso di Papa Bergoglio, che ci ha abituati a continue trasgressioni nei gesti e nel cerimoniale, sarebbe stato vederlo salire sull'aeromobile con uno zainetto a tracolla. Le borse e le cartelle oggi gli studenti, ma anche i professori, non le portano più.