FRANCESCO, CACCIA I MERCANTI DAL TEMPIO! - LA CERIMONIA “ABUSIVA” IN VATICANO DI VITTORIO EMANUELE DI SAVOIA

Franca Giansoldati per Il Messaggero

Gli inviti in territorio vaticano fatti da Sua Altezza Reale Vittorio Emanuele (sul cartoncino c'è scritto proprio così, Sua Altezza Reale) circolano al di là del Tevere da qualche giorno, nella riservatezza più totale, sollevando però parecchia perplessità in curia perché di fatto contraddicono disposizioni (ancora in vigore) emesse da Benedetto XVI nel 2012.

Disposizioni fortemente volute proprio per scongiurare «equivoci purtroppo possibili».
Per scongiurare strumentalizzazioni, ambiguità «anche a causa del rilascio illecito di documenti e dell'uso indebito di luoghi sacri». I solenni inviti formali, con tanto di stemma coronato sovrastante, sono stati spediti a mezzo mondo per convocare nella pontificia università Urbaniana e nella cappella del Collegio Urbano tutti i membri dell'assemblea generale dei Cavalieri degli ordini dinastici della "Casa Reale Savoia".

Un evento (presente Vittorio Emanuele) che sta sollevando un gran polverone. Il dossier non poteva che finire sul tavolo di Francesco e chissà come andrà a finire questa storia, considerando che il pontefice desidera costruire una Chiesa «povera per i poveri», pulita e trasparente. C'è chi dice che potrebbe intervenire e annullare la manifestazione di investitura in programma, fissata per il 14 e il 15 di settembre prossimi.

LA CERIMONIA
Una cerimonia protocollare che prevede la rimessa dei diplomi e la benedizione dei "manti" ai membri dell'ordine dei santi Maurizio e Lazzaro (un ordine che non è riconosciuto nemmeno dallo Stato italiano). Insomma, un'altra zona grigia.

Gli ordini equestri riconosciuti al di là del Tevere sono solo quattro: ordine supremo del Cristo, ordine dello speron d'oro, ordine piano, ordine di san Gregorio magno e ordine di san Silvestro Papa. Accanto queste onorificenze la Santa Sede tutela i Cavalieri di Malta e l'Ordine del Santo Sepolcro. La lista finisce qui. Tutto il resto non è riconosciuto.

DOPO LO SCANDALO
Il decreto emanato da Ratzinger ha visto la luce dopo l'ennesimo scandalo. Alcuni anni fa vi fu il caso dell'ordine costantiniano di san Giorgio che travolse il defunto cardinale Pompedda, mettendo nei guai anche il Vaticano che si ritrovò coinvolto, suo malgrado, in uno strano e remunerato commercio di onorificenze.

Stavolta ad avere concesso l'uso di una chiesa per la manifestazione dei Savoia è stato il cardinale Filoni, presidente della Congregazione di Propaganda Fide. Eppure le disposizioni in vigore sono ben chiare: «La Santa Sede conferma di non attribuire alcun valore ai diplomi cavallereschi e alle relative insegne che siano rilasciati dai sodalizi non riconosciuti e di non ritenere appropriato l'uso delle chiese e delle cappelle per le cosiddette cerimonie di investitura».

Il rischio è che il Vaticano si presti a strumentalizzazioni, alimentando un commercio di diplomi cavallereschi. Un business. La questione ha già suscitato le prime reazioni. Durissime. Come quella di Giovanni Volpi di Misurata che ha inviato una lettera direttamente al cardinale Filoni chiedendogli di «disdire l'ospitalità al laicizzato ordine, assieme al divieto di sfruttare e vantarsi in futuro di altre zone extraterritoriali del Vaticano.

Si tratta - spiega - di impedire l'uso indebito dei luoghi sacri e impedire che si possa recar danno a persone di buona fede. Bisogna impedire gli abusi». Volpi di Misurata sottolinea che «purtroppo la disinformata benevolenza di alcuni prelati aiuta i Savoia da anni a sfruttare invano il nome della Chiesa e della Santa Sede e solamente per dar da intendere una propria legittimità».

Il j'accuse prosegue pesantissimo: «Fin dal 2002, l'introduzione in Vaticano di Vittorio Emanuele, moglie e figlio sotto false spoglie dinastiche, è stata una contraffazione della lobby gay, guida di una poco edificante e avida catena di sant'ignoto. Con lucrosi effetti sia verso, che dagli abusivi ordini pseudo religiosi di Vittorio Emanuele e figlio, che vivono di quello. I nomi sono a disposizione».

Volpi è pronto a fornire a Papa Francesco tutta la documentazione necessaria. La richiesta inoltrata a Filoni agli inizi di agosto non ha ottenuto risposta, sicché il nobiluomo veneziano ha ripreso in mano la penna per "richiedere" al cardinale lumi.

«È inaccettabile il capitolo abusivo dell'ordine dei santi Maurizio e Lazzaro all'Urbaniana». Ma ancora una volta silenzio. Mentre l'imbarazzo si fa strada al di là del Tevere, è stato riattivato il sito www.realcasadisavoia.it in cui si spiegano le ragioni (e si forniscono i documenti) perché gli ordini cavallereschi di Vittorio Emanuele dovrebbero essere messi alla porta.

LA SCHEDA
Gli ordini cavallereschi sono ordini di merito e distinzione creati dai sovrani europei dopo la fine delle Crociate, occasione in cui erano stati fondati gli Ordini religiosi cavallereschi. L'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro è un ordine cavalleresco di Casa Savoia nato dalla fusione dell'Ordine di san Maurizio e quello per l'Assistenza ai Lebbrosi di san Lazzaro.

L'ordine più antico, quello di San Lazzaro, fu fondato come ordine militare religioso al tempo del Regno Latino di Gerusalemme verso l'anno 1090. L'ordine era concepito per la cura dei lebbrosi, e molti suoi membri erano lebbrosi guariti divenuti cavalieri. Con la caduta di Acri nel 1291 i cavalieri si trasferirono prima in Francia, e poi, nel 1311, a Napoli.

L'Ordine di San Maurizio venne fondato nel 1434 da Amedeo VIII di Savoia. L'unificazione dei due ordini avvenne il 22 gennaio 1573 per volere del duca Emanuele Filiberto di Savoia. Oggi l'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro è un'associazione senza fini di lucro a scopo benefico che conta 4.000 membri.

 

 

VITTORIO EMANUELE SAVOIA GetContent asp jpegVittorio EmanueleMARINA E VITTORIO EMANUELE DI SAVOIAPAPA JORGE BERGOGLIO PAPA FRANCESCO JORGE BERGOGLIO PAPA FRANCESCO JORGE BERGOGLIO volpi giovanni CHI4f22 maria gabriella savoia giv volpi dimisurataVittorio Emanuele di Savoia

Ultimi Dagoreport

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…

funerale di papa francesco bergoglio

DAGOREPORT - COME È RIUSCITO IL FUNERALE DI UN SOVRANO CATTOLICO A CATTURARE DEVOTI E ATEI, LAICI E LAIDI, INTELLETTUALI E BARBARI, E TENERE PRIGIONIERI CARTA STAMPATA E COMUNICAZIONE DIGITALE, SCODELLANDO QUELLA CHE RESTERÀ LA FOTO DELL’ANNO: TRUMP E ZELENSKY IN SAN PIETRO, SEDUTI SU DUE SEDIE, CHINI UNO DI FRONTE ALL’ALTRO, INTENTI A SBROGLIARE IL GROVIGLIO DELLA GUERRA? - LO STRAORDINARIO EVENTO È AVVENUTO PERCHÉ LA SEGRETERIA DI STATO DEL VATICANO, ANZICHÉ ROVESCIANDO, HA RISTABILITO I SUOI PROTOCOLLI SECOLARI PER METTERE INSIEME SACRO E PROFANO E, SOPRATTUTTO, PER FAR QUADRARE TUTTO DENTRO LO SPAZIO DI UNA LITURGIA CHE HA MANIFESTATO AL MONDO QUELLO CHE IL CATTOLICESIMO POSSIEDE COME CULTURA, TRADIZIONE, ACCOGLIENZA, VISIONE DELLA VITA E DEL MONDO, UNIVERSALITÀ DEI LINGUAGGI E TANTE ALTRE COSE CHE, ANCORA OGGI, LA MANIFESTANO COME L’UNICA RELIGIONE INCLUSIVA, PACIFICA, UNIVERSALE: “CATTOLICA”, APPUNTO - PURTROPPO, GLI UNICI A NON AVERLO CAPITO SONO STATI I CAPOCCIONI DEL TG1 CHE HANNO TRASFORMATO LA DIRETTA DELLA CERIMONIA, INIZIATA ALLE 8,30 E DURATA FINO AL TG DELLE 13,30, IN UNA GROTTESCA CARICATURA DI “PORTA A PORTA”, PROTAGONISTI UNA CONDUTTRICE IN STUDIO E QUATTRO GIORNALISTI INVIATI IN MEZZO ALLA FOLLA E TOTALMENTE INCAPACI…- VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...