ASCESA E CADUTA DI TOTI - RETROCESSO DA COORDINATORE A CONSIGLIERE DEL CAV, OGGI SCALDA UN SEGGIO A STRASBURGO E VA IN TV A RECITARE UNA PARTE NON SUA: ‘CONSIGLIARE BERLUSCONI? È LUI CHE DÀ CONSIGLI A TUTTI’’
Antonello Caporale per il “Fatto quotidiano”
silvio berlusconi borsalino giovanni toti 3
Giovanni Toti è – al fondo – un’apparenza. Qualche tempo fa si diceva che facesse il giornalista. Di lui oggi si dice che sia consigliere politico di Berlusconi. Più che verità sono due ipotesi. Quel che è certo è che Toti trasgredisce a tavola, è fedele in amore, conduce al petto ogni giorno una cravatta diversa ed è disciplinato. D’umore stabile e di buon carattere ha recentemente subìto la più calunniosa delle offerte.
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Il suo titolare per via di quei moti d’animo che gli regalano una vitalità di cui è sfacciatamente prigioniero, ha imposto a Giovanni di traslocare il proprio corpo da Mediaset, dov’era riposto, a Forza Italia. Nessuno mai, nemmeno la Pascale, ha capito granché di quella scelta rubricata – al solito – come una bizzarria. Neanche Toti, pur domandandoselo, ha avuto coraggio di avanzare con l’indagine. Se Silvio chiama...
Per colmo di sfortuna B. – non contento della marachella – ha posto sulle umili spalle del Nostro la spada, scettro del comando. È parsa una burla bis, e Toti per primo non ha dato seguito. Scherzetto di un settantacinquenne. Gli è toccato finanche sorbirsi il rancore dei capetti romani e l’ha fatto con eleganza e misura.
Ha purtroppo capito che quel matto di Silvio faceva sul serio quando, stiamo parlando di mesi fa, è stato convocato negli studi di Ballarò. Improvvisamente gli chiedevano di questo e di quello, della Libia e di Garbagnate, di Fitto e della Santanchè. Allora Toti ha inteso come un’apparenza quella realtà. Alla fine dei conti la vita è sempre un gran teatro, e lui si è prodotto nelle risposte allungandole all’avanzare delle domande.
Dapprima ermetico, poi appena più sciolto, infine compiutamente disteso. Dopo Ballarò tutti hanno chiesto di lui e lui è andato da tutti. E piano piano ha realizzato che l’apparenza coincide esattamente con la realtà: esiste solo tutto ciò che appare non ciò che è. Quindi ha preso coraggio e forte del ricordo della spada ha iniziato a indicar la strada maestra. Però, sul più bello, il Capo lo ha retrocesso da coordinatore a consigliere politico obbligandolo ad andare in tv con quella incredibile targhetta.
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Neanche Machiavelli... Come si può consigliare Berlusconi? È lui che dà consigli a tutti. E infatti nei primi tempi del suo incarico Toti dispensava i consigli del Capo. Si metteva in un cantuccio, ascoltava e riproduceva in voce. Per questo è stato anche eletto a Strasburgo, dove fa l’eurodeputato.
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Poi però B., che ama gente frizzante, magari anche un po’ bricconcella, ma fantasiosa e perspicace ha interrotto le comunicazioni. O comunque così è parso. Perchè Giovanni da un po’ di tempo naviga senza bussola: dice un po’ quel che gli pare, o almeno quel che ritiene minimamente potabile, comprensibile, ragionevole. E vattelappesca se è l’idea di Berlusconi o la sua. Un mese fa ha infatti parlato da uomo già abbondantemente disconnesso: “Tornerò a fare il giornalista”.