ATENE PERDUTA - IL PRESIDENTE DELL’EUROGRUPPO, JEAN CLAUDE JUNCKER, ACCUSA LA GERMANIA DI PARLARE DEI GRECI “COME SE NON FOSSERO UN POPOLO CHE MERITA RISPETTO”. SALVO POI OSSERVARE A CUOR LEGGERO CHE UN’USCITA DI ATENE DALL’EURO “SAREBBE OGGI UN EVENTO GESTIBILE, ANCHE SE NON AUSPICABILE” – E IL FONDO MONETARIO INTENDE RISTRUTTURARE DI NUOVO IL DEBITO GRECO…

Tonia Mastrobuoni per "la Stampa"

Il presidente dell'Eurogruppo, Jean Claude Juncker, è tornato all'attacco della Germania, per la precisione di «molti tedeschi» ma anche della «stampa nazionale» e dei «tabloid più diffusi», accusandoli di parlare dei greci «come se non fossero un popolo che merita rispetto». Salvo poi osservare a cuor leggero che un'uscita di Atene dall'euro «sarebbe oggi un evento gestibile, anche se non auspicabile».

Ma un'altra notizia importante sulla Grecia, se fosse confermata, è apparsa ieri sul Wall Street Journal. Il Fondo monetario internazionale starebbe esercitando pressioni sull'eurozona per ristrutturare di nuovo debito ellenico e garantire così la restituzione dei 33 miliardi di euro che Atene deve al Fmi entro il 2020.

Per quella data, secondo le indiscrezioni raccolte dal quotidiano finanziario, il Fondo vuole riscrivere l'obiettivo del debito da 120 a 100 per cento del Pil. È convinzione degli economisti di Washington, infatti, che la gravissima recessione che sta attanagliando la Grecia da cinque anni non le consentirà di rispettare gli impegni presi con Ue, Fmi e Bce.

La soluzione più «soft» sarebbe cancellare gli interessi che Atene pagherà sul debito tra il 2012 e il 2014, circa 39 miliardi di euro, secondo il Wsj. Un'altra ipotesi potrebbe essere quella di far ingoiare ai paesi dell'area euro un taglio direttamente sui prestiti; la terza, imporre alla Bce e all'Eurosistema una ristrutturazione del 30% del debito.

Altrimenti, altra opzione sicuramente meno dolorosa, ci sarebbe la possibilità di consentire al fondo salva-Stati Esm di caricarsi i 50 miliardi di euro per la ricapitalizzazione delle banche elleniche, di cui si è fatta carico ad oggi lo Stato e, dunque, il debito. Una possibilità quest'ultima, che dovrebbe in ogni caso aspettare il via della Corte costituzionale tedesca atteso per il 12 settembre al salva-Stati.

La Commissione europea ha reagito all'indiscrezione attraverso il suo portavoce, Oliver Bailly, smentendo una revisione della tabella di marcia greca per l'abbattimento del debito. È confermato che dovrà scendere al 120 per cento entro i prossimi otto anni: si tratta di un obiettivo «ambizioso, a cui tutti teniamo» ha scandito Bailly.

Ieri da Atene sono arrivate anche notizie sui progressi del governo Samaras sulla via del risanamento. Il ministro delle Finanze, Yannis Stournaras, ha confermato che le trattative con la trojka proseguiranno per tutto il mese di agosto. Atene deve trovare 11,5 miliardi per soddisfare le richieste europee e il ministro ha precisato ieri che «ne mancano ancora all'appello 3,5-4».

Tra i piani dell'esecutivo, quello di ridurre gli stipendi dei dipendenti pubblici e ricavarne circa 4 miliardi di risparmi, ma anche sbloccare le privatizzazioni che sono ormai sulla rampa di lancio da oltre un anno. «Dobbiamo resistere finché l'Europa avrà trovato una soluzione definitiva alla crisi. Dobbiamo andare avanti con le misure di risanamento» ha concluso Stournaras. Nella notte l'ennesima doccia fredda da S&P che rivede al ribasso l'outlook della Grecia da stabile a negativo.

 

GRECIA CRACK GRECIA EURO CRAC crisi euro grecia economistSALVATAGGIO GRECOJEAN CLAUDE JUNCKER CON ANGELA MERKELsamaras

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)