BERGOGLIO, ABBIAMO UN PROBLEMA - IL NUOVO SEGRETARIO DI STATO, MONSIGNOR PAROLIN, È STATO OPERATO PER PROBLEMI AL FEGATO MA LE SUE CONDIZIONI RESTANO UN MISTERO


Marco Politi per "Il Fatto Quotidiano"

C'è troppo mistero in Vaticano sulle condizioni del nuovo Segretario di Stato mons. Pietro Parolin. E c'è inquietudine per la possibilità che il cambio ai vertici della macchina curiale (dal 15 ottobre il cardinale Bertone non è più Segretario di Stato e Parolin gli è succeduto solo formalmente) non possa avviarsi con quell'efficienza e tempestività, di cui papa Bergoglio ha estremamente bisogno per proseguire il lavoro in tutti i cantieri, che ha aperto: dalla collegialità alle finanze vaticane, dal ruolo delle donne al trattamento delle coppie divorziate e risposate, dalla politica estera alla verifica dell'attività dei vescovi in varie parti del mondo.

Papa Wojtyla aveva inaugurato la trasparenza per quanto riguarda le operazioni, anche serie, cui doveva sottoporsi. Nel caso di Parolin questa linea non è stata seguita. In fretta e furia, alla vigilia del cambio di consegne fissato per il 15 ottobre, è stato comunicato che il nuovo Segretario di Stato dove sottoporsi a un intervento non grave. Un intervento relativo al fegato. Così la cerimonia di insediamento non lo ha visto protagonista.

Nell'ospedale di Padova, dove è ricoverato nel reparto di chirurgia epatobiliare, il 58enne prelato è stato sottoposto a un intervento "ispettivo", sul cui esito non è stato detto nulla e nemmeno si hanno chiarimenti sulle cure e analisi cui è sottoposto in questi giorni. Il Corriere Veneto giorni addietro ha raccontato che l'intervento aveva natura "ispettiva", dunque realizzato per capire la situazione del fegato del paziente.

È stato anche detto che medici intendono accertare la tipologia di certe "anormalità emerse durante le analisi. Ora corre voce in Vaticano che vi siano delle "complicazioni" si registra un certo nervosismo. Nove giorni fa il porta voce papale padre Lombardi aveva comunicato che "anche per volontà del Santo Padre stata decisa la linea della riservatezza".

Lombardi aveva soggiunto che "fra un paio di settimane" Parolin avrebbe potuto cominciare il suo lavoro "pienamente tranquillo". In realtà, in assenza di un bollettino medico preciso, le previsioni rischiano di diventare aleatorie. La nomina di mons. Parolin, fine ed esperto diplomatico di origine vicentina, è stato accolta con grande soddisfazione in curia e in molti ambienti della Chiesa universale.

Papa Francesco aveva puntato su di lui già pochi giorni dopo la sua elezione, ma per parecchi mesi non aveva fatto trapelare nulla. Se le condizioni del nuovo Segretario di Stato non dovessero stabilizzarsi in tempi brevi, sarebbe un grosso problema per papa Bergoglio, che deve fare i conti con una serie di resistenze oblique o sotterranee ai suoi progetti riformatori, e dunque ha bisogno in curia di un'equipe di collaboratori guidati con mano sperimentata e decisa. Certi articoli di attacco apparsi sul Foglio, molte critiche dure contro il papa argentino, che circolano su internet, evidenziano che il suo governo non sarà una passeggiata.

La durezza con cui mons. Mueller, prefetto della Congregazione per la dottrina della Fede, è intervenuto sull'Osservatore Romano per contrastare l'ipotesi che per "misericordia" si possa dare la comunione ai divorziati risposati contrasta palesemente con l'atteggiamento più pastorale dimostrato da Francesco a più riprese. Ed è un segnale da non sottovalutare. Mons. Parolin ha compiuto finora un solo atto ufficiale. L'invio, il 19 ottobre, di un messaggio di solidarietà alla popolazione australiana, colpita da un'ondata di incendi.

 

papa francesco bergoglio foto lapresse UNO DEI MAXISCHERMI SULLA SPIAGGIA DI COPACABANA PAROLIN Pietro Parolin Pietro Parolin

Ultimi Dagoreport

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…