M.Antonietta Calabrò per il Corriere della Sera
Grandi cambiamenti in vista non solo per gli stabili dei conventi vuoti (che dovrebbero ospitare gli immigrati e non diventare alberghi), ma anche per l'Apsa, l'amministrazione del Patrimonio della Sede apostolica, cioè del Papa e del Vaticano.
Il 4 ottobre, il Papa ad Assisi farà un discorso molto atteso sulla «spoliazione» della Chiesa. E quasi in contemporanea con l'uscita di scena del segretario di Stato Tarcisio Bertone (15 ottobre) lasceranno l'incarico i delegati delle due sezioni in cui l'Apsa è articolata. Probabilmente, Francesco vuole modellare con nuove nomine l'organismo, secondo la sua visione dei beni della Santa Sede.
PAPA FRANCESCO BERGOGLIO CON MESSI E BUFFONLa prima sezione dell'Apsa, quella ordinaria, gestisce i beni immobili di proprietà del Vaticano (il cui valore supera i 400 milioni di euro, e che si estende gran parte in Italia, ma anche in Francia, in Svizzera, nel Regno Unito ed in particolare al centro di Londra). È stata diretta dal 15 ottobre del 2007 da monsignor Massimo Boarotto (già a Propaganda Fide, dove aveva lavorato per 21 anni).
MONSIGNOR ANTONIO MENNINI E LA REGINA ELISABETTASabato scorso Boarotto è stato ricevuto da Papa Francesco che lo ha ringraziato del lavoro svolto e gli ha regalato un calice: un dono per la sua nuova attività pastorale. Tornerà a Verona a fare il parroco.
Poi sarà la volta di Paolo Mennini, delegato della sezione straordinaria dell'Apsa, quella che gestisce gli investimenti in titoli, dove lavorava come contabile monsignor Nunzio Scarano, arrestato il 28 giugno scorso, attualmente in regime di detenzione presso la sezione carceraria dell'ospedale di Salerno. Mennini è alle soglie della pensione, avendo 70 anni, è figlio di Luigi, numero due dello Ior, ai tempi dell'arcivescovo Marcinkus, e fratello del nunzio apostolico a Londra Antonello Mennini.
Dopo lo Ior, quindi è la volta della «seconda banca» di San Pietro, l'Apsa, appunto, la cui attività è molto meno conosciuta e che svolge anche le funzioni di banca centrale. Con il motu proprio del Papa all'inizio di agosto, anche l'Apsa è stata sottoposta al controllo dell'Aif, l'Autorità per l'informazione diretta da René Bruhelart. Come il Comitato Moneyval, è tornato a chiedere nell'ultimo rapporto annuale pubblicato a Strasburgo due mesi fa, nel luglio 2013.