BIBI, OBAMA NON TI AMA - INSULTI, SGAMBETTI E SERVIZIETTI SCHIERATI: I RAPPORTI TRA NETANYAHU E IL GOVERNO USA SONO AI MINIMI STORICI. ANCHE PER MOTIVI ELETTORALI

Paolo Mastrolilli per “la Stampa

 

obama netanyahu assad isis 1obama netanyahu assad isis 1

Secondo la consigliera per la sicurezza nazionale del presidente Obama, Susan Rice, la visita che il premier israeliano Netanyahu farà a Washington il 3 marzo sarà «distruttiva». Lui risponde che gli Stati Uniti «hanno rinunciato» a impedire che l’Iran costruisca la bomba atomica. Intanto il capo della diplomazia americana, John Kerry, ricorda al Congresso che «durante l’amministrazione Bush, Netanyahu spinse molto per l’intervento in Iraq, e sappiamo come è finito».

 

RELAZIONI AI MINIMI

OBAMA E NETANYAHU OBAMA E NETANYAHU

Le relazioni fra Usa e Israele non sono mai scese così in basso, e stiamo parlando solo delle accuse che si sono scambiati in pubblico. Il motivo di lungo termine del contrasto è l’Iran, ma nell’immediato ci sono le elezioni del 17 marzo nello Stato ebraico, e la speranza neppure velata dell’amministrazione Usa che il premier ne esca sconfitto.

 

obama con netanyahu e abbas jpegobama con netanyahu e abbas jpeg

I rapporti fra Barack e Bibi non sono mai stati facili, per ragioni caratteriali e ideologiche. Obama non ha creduto alla sincerità di Netanyahu nei tentativi di trovare un’intesa con i palestinesi, e il fallimento della mediazione cercata da Kerry è stato visto come la conferma di questo pregiudizio. Netanyahu probabilmente pensa che Obama nel migliore dei casi non ha una strategia per il Medio Oriente, e nel peggiore ne ha una che mette a rischio la sopravvivenza di Israele.

 

obama netanyahu obama netanyahu

Così, dopo le incomprensioni sulla Primavera araba, il flirt con i Fratelli Musulmani in Egitto, il ritiro frettoloso dall’Iraq, il mancato intervento contro Assad e il gelo con l’Arabia Saudita, si è arrivati allo scontro quasi aperto sul programma nucleare iraniano. Obama ritiene che potrebbe rappresentare la sua eredità storica in Medio Oriente, chiudendo un conflitto durato quasi quarant’anni, e aprendo la porta a un nuovo equilibrio nella regione capace di soffocare anche il terrorismo.

 

OBAMA A COLLOQUIO TELEFONICO CON ROUHANI OBAMA A COLLOQUIO TELEFONICO CON ROUHANI

Netanyahu pensa invece che il capo della Casa Bianca stia concedendo l’atomica agli ayatollah, mettendo a rischio la sopravvivenza di Israele. In mezzo ai due si è inserito il Congresso a maggioranza repubblicana, che per fare uno sgarbo al presidente ha invitato il premier a parlare in aula, senza informarlo.

 

COLPO BASSO SUL MOSSAD

Presidente Hassan Rouhani Presidente Hassan Rouhani

La lotta ormai è senza esclusioni di colpi, al punto che qualcuno sospetta che gli «Spy cables» resi pubblici dalla televisione Al Jazeera siano arrivati proprio dall’amministrazione Usa. Imbarazzano Bibi, mostrando che il Mossad non condivide appieno le sue analisi e i suoi allarmi sul livello di preparazione degli iraniani nella realizzazione della bomba. E la persona che ha gestito il negoziato per conto del dipartimento all’Energia è un ex agente della Cia, che sa al millimetro quali garanzie servono da Teheran per avere la certezza che non possa costruire armi.

ayatollah khameneiayatollah khamenei

 

La disputa ora riguarda piuttosto la «sunset clause», ossia l’idea che i vincoli imposti all’Iran dall’accordo scadano dopo 10 o 15 anni, consentendo a quel punto agli ayatollah di riprendere in pieno l’attività atomica a scopi civili. Secondo Israele, questo significa solo ritardare la costruzione della bomba, mentre gli Usa puntano sul fatto che fra dieci anni il 76enne Khamenei probabilmente non ci sarà più, e si potrà discutere su nuove basi con una leadership illuminata.

 

Nel frattempo, però, la disputa ha un orizzonte immediato nelle elezioni. L’organizzazione V-2015 che lavora per la sconfitta di Netanyahu è guidata da cinque americani fra cui Jeremy Bird, ex direttore nazionale della campagna presidenziale di Obama. Bibi invece ha giocato la carta del Congresso, e sente che sta guadagnando punti in casa, proprio per la reazione di Barack. Se vincerà, poi potrà smettere di trattare con Obama e aspettare la prossima amministrazione.

 

IPOTESI DI ATTACCO ISRAELIANO AI SITI NUCLEARI IRANIANIIPOTESI DI ATTACCO ISRAELIANO AI SITI NUCLEARI IRANIANI

 

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)