boschi renzi padri

I BIGLIETTONI DELLA CAMORRA NELLA TERRA DELLA FAMIGLIA BOSCHI: IL CLAN MALLARDO SI ERA INSEDIATO A SUON DI CONTANTI FRA MONTEVARCHI E LATERINA – IL PAPA’ DELLA SOTTOSEGRETARIA AVEVA DUE CONTI CORRENTI COINTESTATI CON UN INDAGATO, E ANCHE TIZIANO RENZI VIENE SFIORATO DALL’INCHIESTA

1. LA CONNECTION SULL' ARNO TRA UOMINI DI CAMORRA E L' IMPRENDITORIA TOSCANA

Dario Del Porto e Gianluca Di Feo per ‘la Repubblica’

 

Gli affari sono affari. E quando si presentano degli oscuri imprenditori con un forte accento campano e con le valigette piene di biglietti da 500 euro, nessuno batte ciglio. Trovano soci e professionisti per realizzare i loro piani, investono e guadagnano. Se però questo accade lungo quel tratto dell' Arno che unisce Arezzo e Firenze, nei paesi che hanno segnato l' ascesa di Matteo Renzi, allora la questione può diventare quantomeno imbarazzante.

 

arresti in Valdarno

Così l' ultima istruttoria della procura di Napoli sul clan Mallardo, famiglia camorristica di Giugliano considerata una delle cosche più influenti d' Italia, va a intrecciare direttamente le attività di Pierluigi Boschi e arriva persino lambire l' ingegnere di un' azienda promossa da Tiziano Renzi. Nei loro confronti non c' è nulla di penalmente rilevante, mentre il gip ha ridimensionato il ruolo degli imprenditori toscani indagati per riciclaggio. Gli atti della procura, però, offrono un racconto impressionante di quanto sia facile per gli emissari delle mafie infiltrare il tessuto economico: di fronte ai quattrini, tutti aprono le porte. In silenzio.

 

BANCONOTE 500 EURO

L' epicentro di questa inchiesta è Montevarchi, borgo da cartolina quasi a metà strada tra Arezzo e Firenze. Lì secondo i magistrati gli inviati dei boss mettono su una manciata di società e per 10 anni vi riversano i soldi raccolti con la droga e con il racket. Ovviamente si affidano a figure ben note nel paese, che sanno a chi rivolgersi per raggiungere i risultati. La prima creatura si chiama Valdarno Costruzioni.

 

Ha sede presso la società di un prestigioso architetto, che fa la spola tra Montevarchi e Laterina, di cui è stato candidato sindaco in rivalità con la lista di Maria Elena Boschi. La Valdarno è la prima creatura dei Mallardo. Tutte le pratiche e i progetti vengono curati dal principale studio cittadino, lo stesso che disegna i piani urbanistici dei comuni e che realizza sul territorio opere per Gucci e Prada.

 

clan mallardo

Non sorprende quindi leggere che il primo rogito viene siglato dal notaio che redige i verbali delle assemblee di Banca Etruria. Che la sede viene ospitata dalla ditta del segretario del Rotary. O che il commercialista di riferimento lavora per numerose istituzioni fiorentine. Relazioni che permettono in fretta di costruire e vendere i primi 14 appartamenti con oltre due milioni di incasso. Non stupiscono, dunque, neppure le parole del pentito Giuliano Pirozzi, quando racconta delle «ottime entrature presso le banche in Toscana » vantate da Antimo Liccardo, considerato l' uomo di fiducia dei Mallardo in Val d' Arno.

Francesco Mallardo

 

Sono due i referenti principali degli investitori venuti dal Sud, indagati per riciclaggio. C' è Mario Nocentini, ben introdotto nel giro della Coldiretti. È lui che nel 2002 trascina Pier Luigi Boschi, il papà di Maria Elena, insieme ad altri coltivatori della zona, tra cui il titolare di uno dei frantoi più famosi, nel piano per l' Orcio: un camping di livello che non verrà mai completato.

 

Tra l' aprile 2005 e l' agosto 2012, Nocentini entra con il 49 per cento nella Edil Europa 2 srl, società immobiliare controllata dalla Valdarno che realizza le palazzine ritenute in odor di camorra, ma i denari - scoprono gli inquirenti - non li mette lui: sono i risparmi di tre commercianti di Montevarchi, che preferivano non apparire. Per i pm, guidati dal procuratore Giovanni Melillo e dal suo vice Giuseppe Borrelli, sono comunque «capitali di provenienza opaca». Alla fine, il business vale oltre cinque milioni.

 

pierluigi boschi

M.Q. invece ha una società che è riuscita a farsi approvare il progetto per tre asili, finanziati con i fondi renziani per l' edilizia scolastica. Tra il 2004 e il 2007, è socio al 30 per cento della filiale toscana dei Mallardo. E poi nel 2014 porta avanti le iniziative della Nikila Invest. Si tratta di una azienda fiorentina nel mirino di diverse procure: si occupa di outlet e residenze di prestigio. Ha relazioni societarie con la Party srl di Tiziano Renzi, che mentre il figlio era a Palazzo Chigi avrebbe partecipato personalmente agli incontri con i sindaci di Sanremo e Fasano per promuovere i cantieri di nuovi centri commerciali.

 

Uno dei tanti intrecci che capitano nelle piazze del Valdarno. Per Nocentini come per Q., il gip ha bocciato la richiesta di sequestro. E adesso tutti sostengono che si trattava di pessimi affari, di averci perso. Già, ma perché nessuno ha mai protestato? Stando ai documenti ufficiali, sembrano vittime perché cedono quote agli emissari del clan senza farsi compensare in modo adeguato.

 

Gli inquirenti però hanno un altro sospetto e ipotizzano che i pagamenti ci siano stati, ma in nero. Citano la conversazione registrata nello studio di un avvocato legato al boss: «Sono stati tacitati in nero, i voti del concordato che abbiamo comprato a nero e tutto il resto appresso cioè c' è un mondo dietro questo, che lei non sa, non può sapere e non vuole sapere».

 

 

2. "IO RICICLATORE DELLE COSCHE? MA SE HO PERSO TUTTI I MIEI SOLDI"

TIZIANO RENZI

Michele Bocci per ‘la Repubblica’

 

«Il riciclaggio? Ma io non sapevo nemmeno di essere indagato. L' ho scoperto dalla stampa». Mario Nocentini è chiuso nell' ufficetto del suo vivaio, a poche centinaia di metri dall' uscita Valdarno dell' A1. Fuma una sigaretta dopo l' altra e discute con la compagna. Voglia di parlare, zero. «Ma che ne so della camorra, l' unica cosa di cui sono certo è con quell' azienda ho perso tutto».

 

Nocentini è finito nell' indagine della procura di Napoli sulle infiltrazioni camorristiche in questo pezzo della Toscana scelto già da tempo dalla criminalità organizzata per ripulire denaro sporco e fare affari. È accusato di riciclaggio ma il gip ha bocciato la richiesta di sequestro dei beni perché «non ha materialmente concorso alle immissioni di capitali di provenienza delittuosa» nella società di costruzioni Edil Europa 2.

 

outlet sanremo1

L' imprenditore è stato anche socio in una azienda diversa del padre della sottosegretaria alla presidenza del consiglio Maria Elena Boschi, Pierluigi, con il quale condivide due conti correnti. Quando Nocentini parla di soldi perduti, si riferisce ai 400mila euro (una casa e denaro ereditati dalla madre) che nel 2001 aveva messo nella Edil Europa 2.

 

Ad invitarlo a fare l' investimento era stato colui che poi sarebbe diventato l' amministratore della società e cioè Domenico Pirozzi, imprenditore originario di Giugliano piuttosto noto a Montevarchi e anche lui indagato. Il vivaista aveva il 49% della Edil Europa 2, l' altro 51% era in mano alla Valdarno costruzioni, dove appunto sarebbero entrati i soldi dei camorristi Mallardo.

 

Nei primi anni la società costruiva case. «Pagavano regolarmente, rispettando i contratti», dicono nello studio di architettura di Montevarchi, pieno di clienti privati e pubblici, che si è occupato dei progetti. Passati tre o quattro anni, Edil Europa 2 ha avuto improvvise perdite e nel 2011 Nocentini è uscito, senza più un euro. Ma lo stesso imprenditore aveva già buttato via denaro in un' altra società, L' Orcio, costituita alla fine degli anni Novanta con altri vivaisti e Pierluigi Boschi, al tempo dirigente di Coldiretti in Valdarno, per fare un campeggio di lusso sulla via Chiantigiana.

 

outlet reggello

Anche qui, all' inizio le cose andavano bene (erano costruiti alcuni dei 24 bungalow) poi sono lievitate le spese e nessuno aveva i 2 milioni necessari ad andare avanti. Nocentini ha perso tutto e abbandonato la società ma gli sono rimasti due conti correnti, uno intestato a lui e Boschi, l' altro anche agli ex soci. Nessuno li chiude perché sono in rosso.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…

elon musk donald trump caveau oro

DAGOREPORT - ALTA TENSIONE TRA IL MONDO FINANZIARIO AMERICANO E KING TRUMP - PRIMA DI DICHIARARE GUERRA A WASHINGTON, I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI ASPETTANO CHE TRUMP E MUSK CACCINO IL PRESIDENTE DELLA FEDERAL RESERVE  PER IMPORRE I BITCOIN COME RISERVA NAZIONALE. UNA MONETA DIGITALE E SOVRANAZIONALE CHE AFFOSSEREBBE IL DOLLARO, E QUINDI L'ECONOMIA USA. E GOLDMAN SACHS SI PORTA AVANTI CONSIGLIANDO DI INVESTIRE IN ORO - LE RIPERCUSSIONI PER L'ITALIA: MELONI SA CHE I GRANDI FONDI, SE VOLESSERO, POTREBBERO MANDARE GAMBE ALL'ARIA IL DEBITO TRICOLORE...

luca zaia marina berlusconi matteo salvini il foglio

FLASH – PARE CHE LUCA ZAIA, DOPO AVER LETTO L’INTERVISTA-MANIFESTO RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO”, ABBIA COMMENTATO SODDISFATTO: “QUESTA C’HA LE PALLE”. IL SEGRETARIO DELLA "LIGA VENETA", ALBERTO STEFANI, AVREBBE SUBITO RIFERITO IL COMMENTO DEL “DOGE” A SALVINI. COME L'HA PRESA L'EX TRUCE DEL PAPEETE? NON HA GRADITO L’ENDORSEMENT PER LA “CAVALIERA”: QUESTA VOLTA LA TISANELLA CHE CONSIGLIA SEMPRE AI "SINISTRELLI ROSICONI" L'HA DOVUTA BERE LUI, PER PLACARSI…