renzi tarzan

BISI E RISI - PERCHE' IL CAZZONE TOSCANO CE LO CIUCCIAMO PER ALTRI VENT'ANNI - LE PROCURE NON LO BECCHERANNO SUI SOLDI MA DIVENTERÀ MILIONARIO FACENDO COME TONY BLAIR - MATTEUCCIO E’ PRONTO A UNIRSI PURE CON LA DESTRA RIUNITA DA VERDINI - L’UNICO RISCHIO PER LUI SONO L’ECONOMIA, LE BANCHE O L’ALLEANZA M5S-LEGA

Luigi Bisignani per “Il Tempo”

 

luigi bisignaniluigi bisignani

Un leader così cinico, con uno sprezzo marcato verso tutto e tutti non c’è mai stato nel teatro della politica italiana. Né nella prima, né nella seconda Repubblica. I colpi d'ira di Fanfani, la rudezza di Craxi, il gusto per il clan di De Mita, sono davvero nulla in confronto al senso dell'onnipotenza e alla tracotanza di Matteo.

 

Con un azzardo politico dietro l'altro continuerà a stregare gli italiani che, seguendo il solito schema ventennale, democristiano e berlusconiano, lo voteranno entusiasti. Non lo abbatteranno neppure le Procure, a caccia ormai di tutti i suoi uomini piazzati un po' ovunque perché non troveranno mai una sua impronta, dal momento che tanto è interessato al potere quanto poco al denaro.

VERDINI RENZIVERDINI RENZI

 

Sa che quando deciderà di lasciare la politica diventerà milionario, come Tony Blair, il suo idolo. E ci riuscirà tenendo conferenze in tutto il mondo e consulenze super pagate.

 

Con quale maggioranza riuscirà a portare avanti questo progetto ?Non lo sa ancora. Né gli interessa, convinto com’è che a vincere sarà il suo nome, Matteo Renzi, diventato un brand poderoso ben riconosciuto da tutti.

 

renzi verdini renzi verdini

La campagna per il referendum la sta portando avanti con slogan che colpiscono l'immaginario degli italiani, capaci di sotterrare uno stuolo di costituzionalisti che continuano a sollevare dubbi incomprensibili ai più. Alla minaccia, peraltro forse reale, di una dittatura nella politica e nell'informazione, gli italiani non credono. O magari, la vogliono.

 

Il marchio Renzi ha annientato la minoranza Pd, incapace di trovare non solo una strada, ma anche chi possa impersonare il vuoto di una sinistra allo sbando. Così come ha distrutto il centrodestra, spaccato in mille rivoli. E pure in questo caso ha il suo jolly nel taschino: Denis Verdini, che rimane l'unico capace di mettere insieme i cocci fatti da Berlusconi e presentarsi a Renzi per fare una grande alleanza con Matteo. Un solo scenario potrebbe, oltre ad una grave crisi economica nella terza Repubblica, mandare a sbattere il brand Renzi.

RENZI VERDINI BERLUSCONIRENZI VERDINI BERLUSCONI

 

Ed era quello che aveva capito bene Casaleggio, il guru di Grillo. Una alleanza forte tra la Lega e il Movimento 5 Stelle che potrebbe davvero raccogliere la protesta. Anche per questo ad un cinico come Renzi potrebbe andare a genio vedere la fatina Virginia Raggi in Campidoglio. Renzi sa bene che governare Roma è impossibile e così rottamare fra qualche mese la Raggi e i 5 Stelle diventerebbe un gioco da ragazzi. L’unico brand vincente resterebbe davvero il suo.

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”

emmanuel macron ursula von der leyen xi jinping donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT – PER TRUMP L'EUROPA NON E' PIU' UN ALLEATO MA SOLO UN CLIENTE PER IMPORRE I SUOI AFFARI - ALL’INAUGURATION DAY CI SARÀ SOLO GIORGIA (QUELLA CHE, TRUMP DIXIT, "HA PRESO D'ASSALTO L'EUROPA") MA NON URSULA VON DER LEYEN - CHE FARE DI FRONTE ALL'ABBANDONO MUSK-TRUMPIANO DI UNA CONDIVISIONE POLITICA ED ECONOMICA CON I PAESI DELL'OCCIDENTE? - CI SAREBBE IL PIANO DRAGHI, MA SERVONO TANTI MILIARDI E VOLONTÀ POLITICA (AL MOMENTO, NON ABBONDANO NÉ I PRIMI, NÉ LA SECONDA) - L’UNICA SOLUZIONE È SPALANCARE LE PORTE DEGLI AFFARI CON PECHINO. L'ASSE EU-CINA SAREBBE LETALE PER "AMERICA FIRST" TRUMPIANA

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…