Tra i grandi oppositori di Matteo Salvini, senza ombra di dubbio, c'è Massimo Cacciari. Eppure, a Otto e Mezzo di Lilli Gruber, rifila un metaforico schiaffone a tutti i manettari del Pd che poche ore dopo avrebbero insultato la Giunta che ha negato l'autorizzazione a procedere contro il ministro per il caso-Diciotti. "Per me - ha spiegato Cacciari - è stato sempre un problema squisitamente politico. Se fosse dipeso da me, non avrei assolutamente intentato questo procedimento nei confronti di Salvini, che va affrontato, contestato e, a parer mio, mandato a casa politicamente".
salvini sbrana il movimento cinquestelle
Insomma, anche per Cacciari la richiesta di processare il leghista è una follia giuridica. "Salvini, grazie a questo caso, ha visto aumentare i propri consensi, perché ormai funziona così", ha aggiunto. E ancora: "Dobbiamo ficcarcelo in testa. Le questioni politiche, come quelle riguardanti Salvini, che in questo caso ha assunto un atteggiamento politico, non possono essere oggetto di procedimenti giudiziari. Non ha senso. Quando ciò avviene, il politico accusato ne riceve solo benefici". Detto da uno che contesta il vicepremier del Carroccio su tutto, vale ancora di più. Soprattutto per quel Pd che dopo il "no" in Giunta gridava allo scandalo.