dario franceschini elly schlein 2024franceschini

CAFONAL DEI SINISTRATI - PIU' CHE UN PRESENTALIBRO DEL ROMANZIERE DARIO FRANCESCHINI E' ANDATA IN SCENA LA DEFINITIVA PRESA DEL POTERE DI ELLY SCHLEIN - INSIEME ALL'ALTRO EX DEMOCRISTO LORENZO GUERINI, SU-DARIO HA TIRATO PER ANNI LE REDINI DEL PD, INFINOCCHIANDO DESTRA E MANCA. ELLY E' STATA L'ULTIMA INVENZIONE DI SU-DARIO, IN BARBA AI RIFORMISTI CHE TIFAVANO BONACCINI - MA DOPO IL SUCCESSO ALLE EUROPEE, IL "BURATTINO" ELLY HA COMINCIATO A VOLARE CON LE SUE ALI SMARCANDOSI SEMPRE DI PIU' DAI "CONSIGLI" DEL SUO DEMIURGO. E' STATA LA PERFIDA ELLY A FAR FALLIRE L'OPERAZIONE FRANCESCHINI-BOCCIA PER PORTARE IL LORO MINOLI ALLA PRESIDENZA RAI - FRANCESCHINI OGGI E' DEBOLE AL PUNTO CHE QUANDO HA LASCIATO LA SUA FORTE CORRENTE AREADEM IN EREDITA' ALLA MOGLIE MICHELA DI BIASE, LA POVERINA HA DOVUTO ACCETTARE LA CO-LEADERSHIP CON DARIO NARDELLA - IN PLATEA, INTORNO ALLA TRIONFANTE ELLY, BETTINI, MINOLI, BOCCIA, NASTASI, GIANNI LETTA, CASINI, GUALTIERI, MELANDRI... 

DAGOREPORT

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/dagoreport-ndash-siamo-solite-centrosinistra-litiga-si-sfarina-409773.htm

 

Foto di Dagospia

Fabrizio Roncone per corriere.it 

 

dario franceschini

Usciamo da Montecitorio e a piedi, andando giù per via degli Uffici del Vicario, sbucando dentro piazza del Pantheon, tra chiacchiere di politica e retroscena spifferati con la solita perfidia, si va in ordine sparso alla presentazione dell’ultimo libro di Dario Franceschini,

 

stavolta un romanzo e non un giallo, dicono pure un bel romanzo (Aqua e Tera per La nave di Teseo, una storia piena di antifascismo ambientata quando la Grande Guerra è appena finita e scoppia l’amore tra due donne del ferrarese, terra di origine dell’autore):

 

certi per pura curiosità letteraria e altri per antica amicizia, ma è chiaro che molti vanno alla libreria Spazio Sette anche e soprattutto per baciare la pantofola all’ultimo grande generale del Pd, che ancora circola liberamente nel regno di Elly (calcolatrice e gelida, però forse in grado di provare riconoscenza per il suo principale sponsor, quando decise di prendersi il partito).

 

Poco fa, in Transatlantico, la voce anonima di un deputato — «La scongiuro, niente nome e niente cognome: questi sono vendicativi» — mi ricordava che «spietata e dotata di rara astuzia, sempre sfoggiando il suo ipnotico sorriso, la segretaria ha, con metodo, uno dopo l’altro, fatto fuori politicamente tutti i capi del Nazareno, e pure i capetti.

DARIO FRANCESCHINI - ELLY SCHLEIN

 

Uno come Enrico Letta, che è stato segretario, ministro e premier, in teoria una risorsa pazzesca per il partito, s’è scocciato e se ne è proprio andato, tornando a fare il cattedratico… Dario? Beh, Dario non lo tocca, non so se per concreto timore o solo per un briciolo di gratitudine…

 

Anche se la voce che gira, insistente, e penso con un fondo di verità, è che lui stia apparecchiando qualcosa di simile a una fusione tra la sua corrente Dem, non più tanto folta, e quelli di Articolo 1, il gruppetto che va da Speranza a Stumpo, per capirci.

 

Se ho intuito bene, sarebbe un correntone pensato più per condizionare, che insidiare, con alla guida un ticket composto da Michela Di Biase, la moglie di Dario, ormai pronta per assumere una leadership, e Nardella…». 

 

gianni letta dario franceschini

C’è uno che chiede: «Sì, ma a che ora bisogna stare da Dario?». Gente ansiosa. Si cammina prendendo appunti mentali.

 

Con una sensazione piuttosto netta: Elly Schlein immagina, nelle dinamiche di potere, nei meccanismi decisionali, un partito simile a Fratelli d’Italia. Anzi, diciamola meglio: Elly s’immagina proprio come Giorgia Meloni.

 

Certo a sinistra, ma anche lei sola al comando (e, a sua volta, in marcia verso Palazzo Chigi).

 

Operazione sofisticata, preparata con cura. A giugno — su questo tutti concordano — la mossa chiave: Elly candida un gruppo di notabili e lo imbarca su un charter, destinazione Bruxelles.

 

A bordo: Nicola Zingaretti (che a Roma avevano soprannominato «anguilla», indovinate perché), Matteo Ricci, Antonio Decaro (che ha accettato di partire, dopo essersi fatto promettere di diventare il successore di Michele Emiliano alla guida della Puglia) e Stefano Bonaccini, il grande sconfitto alla corsa per la poltrona del Nazareno, e perciò eletto presidente del partito, colui che avrebbe dovuto guidare la «minoranza» interna, e che invece, arrivato al Parlamento europeo, si mette comodo e piacionesco, maglione nero a collo alto, mai nemmeno un sospiro critico.

 

michela di biase elly schlein (4)

E Andrea Orlando? Ex ministro di quasi tutto, uomo appassionato e di esperienza profonda: quindi, soggetto pericoloso. E infatti le dicevano: Elly, hai visto come ti guarda? Che ne facciamo? A fine agosto, l’ideona di spingerlo nelle sabbie mobili liguri (sondaggi preoccupanti: Marco Bucci, il candidato alla Regione del centrodestra, sembra avanti).

 

Sistemato anche Orlando, chi resta? Si volta una deputata: «A Provenzano hanno affidato gli Esteri, e sta tutto contento». E Gianni Cuperlo? Con il suo volto ossuto da ufficiale ussaro, mi spiegano che non preoccupa la guardia scelta del Nazareno (Bonafoni, Righi, Taruffi, Furfaro, Alivernini): troppo colto, distaccato, elegante. Piuttosto: detestano Goffredo Bettini. Conosce i potenti. E il potere.

 

gianni letta goffredo bettini

Soprattutto, però, è uno dei pochi che ancora si lascia martellare da passioni politiche primordiali.

 

Sanguina a tempo pieno. È il suo genio. Il suo carisma (e avere carisma, nell’attuale Pd, è considerata una colpa tremenda). L’ordine, perciò, è: continuare a ignorarlo (infatti poi però lui parla con il suo amico Giuseppe Conte e insomma, avete visto, no?).

 

Il piano, comunque, è a buon punto. L’altro giorno, con una ruvida e definitiva intervista a Il Fatto, Sandro Ruotolo ha pure chiuso la pratica De Luca, inteso come Enzo De Luca, Granduca di Campania.

 

«Noi diciamo no al terzo mandato». Quanto invece a Michele Emiliano: il dossier è affidato a Francesco Boccia, capogruppo del Pd al Senato, e fedelissimo della segretaria.

«Scusate: ma a che ora inizia da Franceschini?», insiste il tipo inquieto di prima.

 

Scuote la testa. «No, mi spiace tanto per Dario… io prendo un taxi e vado alla presentazione del libro di Giovanni Grasso, L’amore non lo vede nessuno , all’Auditorium…» (Grasso è il portavoce del presidente della Repubblica Mattarella, e ci siamo capiti).

luciana lamorgese dario franceschini anna foglietta

 

Intanto, camminando, uno scarabocchio sulla Moleskine: qualcuno che nel Pd si ribella, per caso, c’è? Quasi nessuno.

 

Tutti sanno che, alle prossime elezioni, sarà Elly a decidere le liste. Segnalato solo un numero a sorpresa di Claudio Mancini, in aula (ma Mancini, se decide, a Roma e nel Lazio un partito può farselo da solo). E l’ostinata posizione pro Ucraina d’un gruppetto di lealtà gentiloniana: Guerini, Gori, Sensi, Madia e Quartapelle.

goffredo bettini serena bortone

 

Qui da Franceschini, intanto, gran platea. Visti Gianni Letta e Casini, Carraro, il sindaco Gualtieri, Bettini, ci sono molti parlamentari dem, c’è Speranza.

 

Poi compare pure Elly (ufficialmente riconoscente, benedice libro e correntone, e poi s’apparta a lungo — Bum! — con Bettini).

 

Sala piena. Non si entra. Vabbè. Ci vuole un bel gin tonic.

 

 

 

dario franceschini pier ferdinando casinimaddalena pessina pierferdinando casini (2)elly schlein (5)maddalena lettamaddalena letta (2)dario franceschini giovanna melandrimatilde bernabeidario franceschini anna foglietta (2)anna foglietta (3)anna foglietta dario franceschinianna foglietta (4)anna fogliettaanna foglietta (2)beatrice lorenzin roberto speranzadario franceschini anna foglietta (3)beatrice lorenzinelly schlein (3)dario franceschini anna fogliettadario franceschini anna foglietta (4)dario franceschini gianni minoli anna fogliettaluciano nobilielly schlein (2)franco carraro sandra carraroelly schleinettore rosatofrancesco bocciafranco carraro sandra carraro (2)franco carraro sandra carraro dario franceschiniluciana lamorgesefranco carrarogiani minoli anna foglietta dario franceschinigiulia minoliluciana lamorgese salvo nastasigianni minoligianni minoli dario franceschini anna foglietta (2)gianni minoli dario franceschini anna foglietta (3)gianni minoli dario franceschini anna foglietta (4)gianni minoli dario franceschini anna fogliettagianni minoli dario franceschinigianni minoli giulia minoli anna foglietta (2)gianni minoli giulia minoli anna fogliettaluciana lamorgese (2)giovanna melandrigiulia minoli anna fogliettagiulio napolitanoluciana lamorgese dario franceschini anna fogliettamaddalena pessina pierferdinando casini

 

 

 

 

pierferdinando casini

  

 

  

salvo nastasi anna foglietta

vincenzo spadaforasandra carraro franco carraro (2)sandra carraro franco carraroroberto speranza francesco bocciaserena bortonepierferdinando casini maddalena pessina maddalena letta gianni lettapaolo nacarato dario franceschini pierferdinando casini (2)paolo nacarato dario franceschini pierferdinando casinipierferdinando casini maddalena pessina maddalena lettaroberto speranza (2)pierferdionando casini maddalena lettapierferdinando casini maddalena pessina maddalena letta gianni letta (2)pierferdinando casini maddalena pessinavincenzo spadafora roberto speranza

Ultimi Dagoreport

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…

elon musk donald trump caveau oro

DAGOREPORT - ALTA TENSIONE TRA IL MONDO FINANZIARIO AMERICANO E KING TRUMP - PRIMA DI DICHIARARE GUERRA A WASHINGTON, I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI ASPETTANO CHE TRUMP E MUSK CACCINO IL PRESIDENTE DELLA FEDERAL RESERVE  PER IMPORRE I BITCOIN COME RISERVA NAZIONALE. UNA MONETA DIGITALE E SOVRANAZIONALE CHE AFFOSSEREBBE IL DOLLARO, E QUINDI L'ECONOMIA USA. E GOLDMAN SACHS SI PORTA AVANTI CONSIGLIANDO DI INVESTIRE IN ORO - LE RIPERCUSSIONI PER L'ITALIA: MELONI SA CHE I GRANDI FONDI, SE VOLESSERO, POTREBBERO MANDARE GAMBE ALL'ARIA IL DEBITO TRICOLORE...