campo isis

IL CALIFFATO SI E' CALI-SFATTO - L'ISIS È VICINO AL COLLASSO: A DUE ANNI DALLA PRESA DI MOSUL, HA PERSO IL 50% DEI TERRITORI IN IRAQ E IL 20% IN SIRIA, DOVE PERSINO LA 'CAPITALE' RAQQA POTREBBE CADERE DI NUOVO SOTTO IL CONTROLLO DELL'ESERCITO DI ASSAD, SOSTENUTO DA RUSSIA, IRAN E LIBANO (MA ANCHE STATI UNITI, VIA CURDI) - MA SE PERDE IL CONTROLLO IN MEDIORIENTE, PUÒ DEDICARSI AL JIHADISMO IN EUROPA

Lorenzo Cremonesi per il ''Corriere della Sera''

folla guarda esecuzione isisfolla guarda esecuzione isis

 

A due anni esatti dalla presa di Mosul in Iraq, Isis appare sempre più prossimo al collasso. Nel giugno 2014 sembrava destinato a imporre un nuovo ordine sul Medio Oriente in nome del jihadismo wahhabita, tanto da poter ridisegnare i confini definiti cento anni fa da Francia e Inghilterra sulle rovine dell' Impero Ottomano sconfitto nella Grande guerra.

raqqa durante un attentato del 2013raqqa durante un attentato del 2013

 

Ma negli ultimi mesi ha perso quasi il 50 per cento delle terre sotto suo controllo in Iraq. In Siria le perdite ammontano a oltre il 20 per cento e la sua roccaforte a Raqqa potrebbe cadere presto sotto la pressione «a tenaglia» delle forze leali alla dittatura di Bashar Assad, con il sostegno determinante di Russia, Iran e delle milizie sciite libanesi, e da nord delle milizie curde siriane aiutate soprattutto dagli Stati Uniti. In Libia la disfatta totale a Sirte, suo centro principale, è imminente.

isis entra a raqqa nel gennaio 2014isis entra a raqqa nel gennaio 2014

 

Però Isis resta un mostro a più teste, caratterizzato da dinamiche diverse nelle situazioni in cui opera. I suoi rovesci militari hanno dunque valenze e conseguenze differenti a seconda dei contesti. E non è affatto detto che, una volta persa la sua dimensione di «Califfato» caratterizzato dal controllo territoriale quasi-statuale, non torni a quella della guerriglia terroristica-qaedista.

 

Iraq

Questo è il Paese natale di Isis. E la sua forza, più che in altre regioni, dipende dal sostegno delle grandi tribù sunnite locali. La sfida dunque è sostanzialmente politica. Non basta che le milizie sciite, i loro alleati iraniani e gli aiuti militari americani stiano facilitando l' assedio di Falluja, come del resto hanno già fatto per la presa di Tikrit e Ramadi nei mesi scorsi. E come si prevede che faranno quando verrà lanciata l' offensiva per liberare Mosul, dove saranno fondamentali anche i militari dell' enclave curda nel nord.

lapidazione di fornicatori a mosullapidazione di fornicatori a mosul

 

Occorre infatti che il governo a Baghdad rilegittimi la minoranza sunnita alla gestione dello Stato. Sino a quando i sunniti, da secoli alla dirigenza della regione interrotti solo dall' invasione americana nel 2003, non si sentiranno pienamente integrati nel Paese, le condizioni per il loro sostegno a Isis (o a movimenti simili) non muteranno. Siria La grave debolezza di Isis si riassume nel classico scontro tra militanti «dell' interno» e volontari stranieri «dell' esterno».

 

La bandiera isis sulla chiesa di San Giorgio a MosulLa bandiera isis sulla chiesa di San Giorgio a Mosul

È tipico delle rivoluzioni violente, avvenne tra l' altro nell' Iran khomeinista, quando i religiosi radicali eliminarono decine di migliaia di oppositori comunisti e liberali (o meno integralisti dell' ayatollah Khomeini) allo Scià, e nelle battaglie interpalestinesi tra Olp, arrivato dalla diaspora dopo gli accordi di Oslo nel 1993, e Hamas, cresciuta nell' Intifada contro l' occupazione israeliana di Cisgiordania e Gaza.

 

isis distrugge tombe a mosulisis distrugge tombe a mosul

In Siria i jihadisti fondamentalisti stranieri non sono riusciti a integrarsi tra i movimenti dell' opposizione locale al regime di Damasco. Isis mirava ad imporre il monopolio politico e militare. Ma è rimasto un movimento militante elitario e stretto nelle zone sotto il suo controllo, incapace di assorbire persino Al Nusra e le altre formazioni ribelli pur ispirate dall' ideologia messianica della «guerra santa». Crescono tra gli stessi sunniti siriani i dissensi contro gli eccessi di Isis, quali le torture, le esecuzioni, i divieti contro il fumo, le imposizioni della barba per gli uomini e il velo per le donne, le crescenti limitazioni alla libertà personale.

LA DIGA DI MOSULLA DIGA DI MOSUL

 

Libia

Il 12 giugno 2015 i gruppi islamico-radicali di Derna, nel cuore della Cirenaica, insorsero spontaneamente contro gli «stranieri» di Isis che si erano insediati con prepotenza nella zona. Fu allora che si cementò l' alleanza tra Isis e alcuni degli ex fedelissimi di Gheddafi in cerca di vendetta e riscatto da Sirte.

 

GRANDE 
MOSCHEA 
MOSUL 
GRANDE MOSCHEA MOSUL sentenza in piazza a sirtesentenza in piazza a sirteISIS BOMBARDA SIRTE IN LIBIA  ISIS BOMBARDA SIRTE IN LIBIA sirte goversata da issirte goversata da is

Ma emerse anche il carattere artificiale della presenza dei militanti di Al Bagdadi nella Libia tribale e frazionata dopo la rivoluzione del 2011. Ora Isis potrebbe cercare di ricostruire le proprie basi nel deserto del Fezzan. Ma, se Tripoli riuscisse a costituire una solida sovranità centrale, l' esistenza di Isis in Libia sarebbe segnata.

Ultimi Dagoreport

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…