Francesco Maesano per “la Stampa”
Quando alla fine di ottobre Francesco Paolo Tronca si è insediato in Campidoglio dopo la decadenza di Ignazio Marino, ha trovato la scrivania piena. Un bilancio tra i più complessi se comparato a quelli delle altre grandi capitali europee, un sistema dei trasporti che non brilla per efficienza e un Giubileo alle porte. Il primo gennaio il prefetto compirà il suo secondo mese in Comune, l' anno giubilare è iniziato e la scrivania è ancora piena.
In questi giorni Tronca si è concentrato sull' emergenza smog, firmando una raffica di provvedimenti per il blocco della circolazione a targhe alterne e sperimentando l' estensione del biglietto a corsa singola per i mezzi pubblici all' intera giornata. La prima misura, per quanto utile, sconta la difficoltà di effettuare i controlli su tutta la zona interessata. La seconda ha scatenato l' ira degli abbonati che temono, oltre al danno di trovarsi i mezzi pieni nei giorni di blocco, anche la beffa di finire per pagare quanto gli utenti occasionali.
E poi c' è il Giubileo, col suo afflusso di pellegrini da ogni parte del mondo. Qualcosa è stato fatto, almeno dal punto di vista della cosmesi e delle misure di sicurezza. Anche a costo di polemiche, come quella per l' asfalto steso sui caratteristici «sampietrini». Dopo anni è stato ampliato il contrasto ai borseggiatori fin sotto i vagoni della metropolitana. Non una misura risolutiva, dato che in alcune stazioni periferiche il fenomeno prosegue, ma un minimo segnale di deterrenza è stato lanciato.
Tronca ha lavorato anche contro la presenza in centro dei bus turistici, istituendo nuovi varchi per limitarne l' accesso. Resta l' enorme e scandaloso problema del guano sul lungotevere. Per far comprendere a chi stia leggendo da fuori Roma le dimensioni del problema basti spiegare che parliamo di lunghi tratti nel pieno centro della città, tra i rioni storici e il Vaticano, che sono oggi impossibili da percorrere senza essere bersagliati dagli escrementi di migliaia di uccelli appollaiati sugli alberi.
Proseguono i problemi legati alla raccolta dei rifiuti. Nel centro, le cui viuzze più interne sono spesso sporche e maleodoranti, ma anche poco distante come a ponte Mammolo, dove di notte i sacchetti della spazzatura diventano preda dei roditori. E resta anche la piaga della vendita alla luce del sole di merce rubata e contraffatta come avviene senza particolari controlli nella zona della stazione Ostiense, vero supermercato della merce frutto di furti in appartamento.
C' è inoltre un oggettivo problema di illuminazione pubblica, scarsa e disomogenea. Durante l' ultima consiliatura la giunta aveva pensato di chiedere agli esercenti di tenere le luci accese anche di notte, magari in cambio di uno sgravio fiscale.
militare alla metro Lepanto di Roma
Una proposta che non ha fatto in tempo ad essere partorita, travolta come altre dalla decadenza del sindaco. Una soluzione semplice per migliorare uno dei fattori che concorrono alla percezione complessiva di sicurezza in città.