renzi de luca bindi

I CAPOLAVORI DEL FU ROTTAMATORE RENZI - TRA CENE ED EVENTI VINCENZO DE LUCA PREPARA LA SUA GIUNTA DA “TELECOMANDARE” IN ATTESA DELL’INSEDIAMENTO - SENZA GOVERNATORE USCENTE O NEO-ELETTO, LA REGIONE È IN UN BUCO NERO ISTITUZIONALE

Marco Demarco per il “Corriere della Sera”

 

VINCENZO DE LUCAVINCENZO DE LUCA

«Giro, vedo gente, mi muovo, conosco, faccio cose...». Come l’inafferrabile Olga di «Ecce bombo», il morettiano Vincenzo De Luca fa tutto tranne il necessario. O quasi. Oggi sarà da Renzi al vertice dei governatori.

 

Ma non è andato in tribunale alla proclamazione della sua elezione a governatore della Campania; non si è presentato alla cerimonia dello scambio di consegne col governatore uscente, Caldoro, a cui ha mandato ruvidamente a dire che, se vuole, può lasciargli le chiave della Regione nella guardiola dell’Ospedale del mare appena inaugurata (la guardiola, non l’ospedale, secondo l’ironia deluchiana); e non ha ancora varcato la soglia del suo ufficio nel Palazzo, perché ritiene unilateralmente di non essere ancora nel pieno delle sue funzioni: lo sarà, secondo il calcolo suo e dei suoi, solo lunedì prossimo, quando si insedieranno tutti gli altri eletti e si riunirà il Consiglio regionale.

VINCENZO DE LUCA VINCENZO DE LUCA

 

Fino a quel momento, De Luca si ritiene insospendibile, risultando impossibile sospendere chi non è, mentre da quel momento in poi si sentirà con le spalle al sicuro, potendo ormai nominare il vice avatar da telecomandare a distanza. O meglio: da una certa distanza, visto che intenzione del neogovernatore è di prendere un appartamento a due passi dal Palazzo.

 

Impudico come al solito, lo ha anche detto: «Campani, tranquilli, tanto lì dentro (nel Palazzo, appunto) ci sarò sempre io». Uno di questi appartamenti gliel’ha mostrato il suo amico-nemico Gianni Lettieri, candidato berlusconiano alle precedenti comunali napoletane, supporter di Caldoro, ma da sempre fan dell’ex sindaco di Salerno.

VINCENZO DE LUCA - MADDALENA CANTISANIVINCENZO DE LUCA - MADDALENA CANTISANI

 

Senza il governatore uscente, senza quello entrante, presto affidata a un vice, con un governo che ancora non sa come rimetterla in carreggiata (ci sarà il decreto ad personam, pardon: ad institutionem?) e con un sindaco di Napoli, che è poi anche sindaco dell’area metropolitana, prossimo anch’egli ad una nuova sospensione, la Campania è dunque entrata in una sorta di buco nero istituzionale.

 

Di conseguenza, tutti si agitano, molti si interrogano, qualcuno si imbarazza. Venerdì scorso, a Napoli, c’era un convegno nazionale dell’Ance. Oltre al ministro Delrio e al presidente dell’Anac, Cantone, i costruttori avevano invitato anche il nuovo governatore. Ma cosa potevano saperne dell’essere o non essere di quello appena eletto?

 

VINCENZO DE LUCA - MATTEO RENZIVINCENZO DE LUCA - MATTEO RENZI

Risultato: sedia vuota, sconcerto in sala. Se ha poi parlato al telefono con la ministra Guidi della Whirlpool in crisi, De Luca non ha aperto bocca contro l’ennesimo rinvio del governo (siamo a 286 giorni di ritardo) nella nomina del commissario per Bagnoli.

 

Nel buco nero istituzionale, l’unico a non fare una piega è proprio lui: le elezioni le ha vinte, Alfano ha spiegato che il Consiglio regionale non può essere sciolto, dunque ci pensi Renzi... E così, mentre a Napoli, una volta ritenuta capitale dell’intellettualità inconcludente, incontra volentieri l’estasiato Giuliano Ferrara, di passaggio per un convegno, e va a cena in terrazza a casa dell’imprenditrice e filosofa Patrizia Boldoni, è a Salerno che De Luca tesse la sua rete di comando.

 

berlusconi caldoro 
berlusconi caldoro

Qui tutto gli riesce più facile, specialmente quella storia del «telecomando»: ha funzionato la prima volta, quando già sindaco da due elezioni, dovette interrompere la serie facendo eleggere il suo segretario Mario De Biase, a cui subentrò subito dopo. E funziona tuttora, quando colpito dalla Severino, ha promosso sul campo il più fedele dei suoi collaboratori, l’attuale facente funzioni Enzo Napoli.

 

A Salerno, De Luca «lavora» sia per la Regione, sia per il Comune. E tra i tanti i nomi che circolano, due sono i più quotati: quello del parlamentare Fulvio Bonavitacola, candidato al vicegovernatorato, e quello del commercialista Roberto De Luca, secondogenito del Nostro, pronto per la carica di assessore al Bilancio al comune di Salerno, l’attuale Alfonso Buonaiuto potrebbe diventare capo staff alla Regione. Per il sindaco, invece, è ancora presto. Ma si sa che in pista c’è anche l’altro De Luca, il primogenito Piero, avvocato a Strasburgo. Politica neofeudale? Da oggi si può dire anche «salernizzata».

de magistris chiusura campagna elettoralede magistris chiusura campagna elettorale

 

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…

trump musk xi

DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO L’INAUGURAZIONE: IL PRIMO INAUGURERÀ LA DEPORTAZIONE DI 9,5 MILIONI DI IMMIGRATI. MA IL SECONDO È ANCORA PIÙ BOMBASTICO: L’IMPOSIZIONE DEI DAZI SUI PRODOTTI CINESI - UN CLASSICO TRUMPIANO: DARE UNA RANDELLATA E POI COSTRINGERE L’INTERLOCUTORE A TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI DEBOLEZZA. MA COME REAGIRÀ XI JINPING? CHISSÀ CHE AL DRAGONE NON VENGA IN MENTE DI CHIUDERE, PER LA GIOIA DI ELON MUSK, LE MEGAFABBRICHE DI TESLA A SHANGHAI…

salvini romeo

DAGOREPORT - CHI L'AVREBBE MAI DETTO: MASSIMILIANO ROMEO È IL PROTAGONISTA INDISCUSSO DELLA LEGA DI FINE 2024 - EX FEDELISSIMO DEL “CAPITONE”, È STATO L’UNICO A ESPORSI CONTRO IL SEGRETARIO, E OTTENERE LA LEADERSHIP IN LOMBARDIA – DOPO LA SUA SFIDA VINTA, ANCHE FEDRIGA È USCITO ALLO SCOPERTO CANNONEGGIANDO CONTRO L’EVENTUALE RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE - CHE SUCCEDERÀ AL CONGRESSO? NIENTE: SALVINI HA IN MANO LA MAGGIORANZA DEI DELEGATI, E L’ASSEMBLEA AVRÀ CARATTERE PROGRAMMATICO. MA LA DISSIDENZA CRESCE…