CAPPELLATA SISTINA? – PER SALVATE LA CAPPELLA Più BELLA DEL MONDO CI VUOLE UN ASPIRAPOLVERE! - IL DIRETTORE DEI MUSEI VATICANI PAOLUCCI VUOLE “SPOLVERARE E RAFFREDDARE” I VISITATORI DELLA CAPPELLA CON UN TAPPETO CHE PULISCA LE SCARPE, BOCCHETTE ASPIRANTI AI LATI PER RISUCCHIARE LA POLVERE DEGLI ABITI, ABBASSANDO LA TEMPERATURA PER TOGLIERE CALORE E UMIDITÀ DAI CORPI”…

Lauretta Colonnelli per il "Corriere della Sera"

Aprire al pubblico la nuova fototeca con milioni di immagini dall'800 a oggi; ristrutturare gli impianti di illuminazione e di climatizzazione della Sistina; mettere a punto un sistema di aspirazione che spolveri i visitatori prima del loro ingresso nella Cappella: sono i progetti che Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, spera di realizzare entro il 2013. «I soldi ci sono, i lavori sono a buon punto», assicura. Tanto che lui è già concentrato su un nuovo obiettivo: creare un tour virtuale della Sistina. «Un discorso che prima o poi andrebbe affrontato».

Come immagina questo tour?
«Come uno spazio dove il visitatore si siede e ascolta in tutte le lingue del mondo la spiegazione sugli affreschi di Michelangelo, mentre davanti ai suoi occhi scorrono le immagini della volta e del Giudizio Universale, ma a grandezza atlantica, come mai riuscirebbe a vederle nella Sistina vera».

Ha già individuato questo spazio?
«Si potrebbe costruire nel cosiddetto campo da tennis: un grande padiglione dove accogliere i ventimila visitatori che attualmente transitano ogni giorno all'interno della Sistina».

Il tour virtuale potrebbe alleggerire la massiccia presenza dei visitatori, raddoppiati negli ultimi vent'anni e in costante crescita?
«La visita virtuale non è pensata in sostituzione di quella reale, ma per aiutare a capire che cosa si andrà a vedere. Chi entra nella Sistina entra di fatto in una immane sciarada teologico-culturale che è arduo intuire al primo sguardo. Pur facendo parte di un percorso museale, la Sistina non è un museo. È uno spazio consacrato dove si celebrano le grandi liturgie e si eleggono i pontefici. È la sintesi della teologia cattolica. Nel padiglione virtuale il visitatore potrebbe trovare gli strumenti per comprendere le scene affrescate, per collocarle nel tempo, nella storia, nella dottrina che ha dato loro immagine e significato».

Parlava di un nuovo spazio anche per la fototeca.
«È già in allestimento al primo piano dei Musei Vaticani: oltre duemila metri quadrati ricavati accanto all'ingresso».

E di un impianto per spolverare i visitatori che entrano in Sistina.
«Spolverarli, pulirli, raffreddarli».

Come?
«Coprendo i cento metri prima dell'entrata con un tappeto che pulisca le scarpe, installando bocchette aspiranti ai lati del percorso per risucchiare la polvere degli abiti, abbassando la temperatura per togliere calore e umidità dai corpi. Polvere, temperatura, umidità e anidride carbonica sono i grandi nemici dei dipinti».

Direttore dei Musei dal dicembre 2007, Paolucci ha creato nuovi percorsi di visita, anche per i diversamente abili. Ha istituito un Ufficio della Soprintendenza e un Ufficio del Conservatore con il compito di tenere sotto controllo la manutenzione ordinaria dell'immenso patrimonio artistico, convinto che la prevenzione sia importante quanto il restauro. Ha cercato di rendere il più possibile «permeabili e trasparenti» i Musei, di «mettere in contatto tutti con tutti», aprendo le porte agli stagisti e inviando i restauratori a seguire i grandi convegni internazionali. Ha inaugurato con grande successo le visite notturne nei venerdì estivi e autunnali.

Ha posto didascalie accanto alle opere e ampliato il ventaglio delle lingue nelle guide auricolari e nelle pubblicazioni, con particolare attenzione al coreano e al cinese. Ha istituito seminari per i docenti di storia dell'arte. «Bisognerebbe insegnarla fin dalle elementari. I bambini vedono cose che agli adulti sfuggono». Iniziative diverse, ma con un unico scopo: assecondare la funzione dei musei come strumenti per incivilire i cittadini.

«Lo sosteneva anche Napoleone. I musei, come le biblioteche e le scuole, nell'Ottocento dovevano servire a trasformare la plebe in cives. Ai nostri giorni l'incivilimento è parola desueta, non interessa più. Interessa poco anche l'educazione, perché evoca la fatica, lo studio. Il nostro è il tempo del divertimento, della vacanza, dello svago. I musei sono caduti nell'equivoco che si possa capire divertendosi. Si entra per guardare le figure, come si guarderebbe un programma in televisione. Ma senza impegno, senza fatica, è inutile affrontare questa foresta di figure che chiamiamo museo. Si esce esattamente come si è entrati, senza alcun arricchimento culturale».

 

 

LA CAPPELLA SISTINA jpegLA CAPPELLA SISTINA jpegCAPPELLA SISTINA jpegANTONIO PAOLUCCI jpeg

Ultimi Dagoreport

donald trump zelensky putin

DAGOREPORT - UCRAINA, LA TRATTATIVA SEGRETA TRA PUTIN E TRUMP È GIA' INIZIATA (KIEV E UE NON SONO STATI NEANCHE COINVOLTI) - “MAD VLAD” GODE E ELOGIA IN MANIERA SMACCATA IL TYCOON A CUI DELL'UCRAINA FREGA SOLO PER LE RISORSE DEL SOTTOSUOLO – IL PIANO DI TRUMP: CHIUDERE L’ACCORDO PER IL CESSATE IL FUOCO E POI PROCEDERE CON I DAZI PER L'EUROPA. MA NON SARA' FACILE - PER LA PACE, PUTIN PONE COME CONDIZIONE LA RIMOZIONE DI ZELENSKY, CONSIDERATO UN PRESIDENTE ILLEGITTIMO (IL SUO MANDATO, SCADUTO NEL 2024, E' STATO PROROGATO GRAZIE ALLA LEGGE MARZIALE) - MA LA CASA BIANCA NON PUO' FORZARE GLI UCRAINI A SFANCULARLO: L’EX COMICO È ANCORA MOLTO POPOLARE IN PATRIA (52% DI CONSENSI), E L'UNICO CANDIDATO ALTERNATIVO È IL GENERALE ZALUZHNY, IDOLO DELLA RESISTENZA ALL'INVASIONE RUSSA...

donnet, caltagirone, milleri, orcel

DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1% DI GENERALI? ALL’INIZIO IL CEO DI UNICREDIT SI POSIZIONERÀ IN MEZZO AL CAMPO NEL RUOLO DI ARBITRO. DOPODICHÉ DECIDERÀ DA CHE PARTE STARE TRA I DUE DUELLANTI: CON IL CEO DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, OPPURE CON IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI? DIPENDERÀ DA CHI POTRÀ DARE PIÙ VANTAGGI A ORCEL - UNICREDIT HA IN BALLO DUE CAMPAGNE DI CONQUISTA: COMMERBANK E BANCO BPM. SE LA PRIMA HA FATTO INCAZZARE IL GOVERNO TEDESCO, LA SECONDA HA FATTO GIRARE LE PALLE A PALAZZO CHIGI CHE SUPPORTA CALTA-MILLERI PER UN TERZO POLO BANCARIO FORMATO DA BPM-MPS. E LA RISPOSTA DEL GOVERNO, PER OSTACOLARE L’OPERAZIONE, È STATA L'AVVIO DELLA PROCEDURA DI GOLDEN POWER - CHI FARÀ FELICE ORCEL: DONNET O CALTA?

giorgia meloni daniela santanche

DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA ALLA DIREZIONE DI FRATELLI D’ITALIA PERCHÉ VUOLE AVERE L’AURA DEL CAPO DEL GOVERNO DALLO STANDING INTERNAZIONALE CHE INCONTRA TRUMP, PARLA CON MUSK E CENA CON BIN SALMAN, E NON VA A IMMISCHIARSI CON LA POLITICA DOMESTICA DEL PARTITO - MA SE LA “PITONESSA” AZZOPPATA NON SI DIMETTERÀ NEI PROSSIMI GIORNI RISCHIA DI ESSERE DAVVERO CACCIATA DALLA DUCETTA. E BASTA POCO: CHE LA PREMIER ESPRIMA A VOCE ALTA CHE LA FIDUCIA NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL TURISMO È VENUTA A MANCARE - IL RUOLO DEL "GARANTE" LA RUSSA…

barbara marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

L’AMBIZIOSA E INCONTROLLABILE BARBARA BERLUSCONI HA FATTO INCAZZARE MARINA E PIER SILVIO CON LA DICHIARAZIONE AL TG1 CONTRO I MAGISTRATI E A FAVORE DI GIORGIA MELONI, PARLANDO DI “GIUSTIZIA A OROLOGERIA” DOPO L’AVVISO DI GARANZIA ALLA PREMIER PER IL CASO ALMASRI - PRIMA DI QUESTA DICHIARAZIONE, LA 40ENNE INEBRIATA DAL MELONISMO SENZA LIMITISMO NE AVEVA RILASCIATA UN’ALTRA, SEMPRE AL TG1, SULLA LEGGE PER LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE TRA GIUDICI E PM (“È SOLO UN PRIMO PASSO”) - E NELL’IMMAGINARIO DI MARINA E PIER SILVIO HA FATTO CAPOLINO UNA CERTA PREOCCUPAZIONE SU UNA SUA POSSIBILE DISCESA IN POLITICA. E A MILANO SI MORMORA CHE, PER SCONGIURARE IL "PERICOLO" DELLA MELONIANA BARBARA (“POTREBBE ESSERE UN’OTTIMA CANDIDATA SINDACA PER IL CENTRODESTRA NELLA MILANO’’, SCRIVE IL “CORRIERE”), PIER SILVIO POTREBBE ANCHE MOLLARE MEDIASET E GUIDARE FORZA ITALIA (PARTITO CHE VIVE CON LE FIDEJUSSIONI FIRMATE DA BABBO SILVIO...) - VIDEO