CON LE CASSE GRECHE ORMAI VUOTE, TSIPRAS S’ARRENDE: HA CHIESTO DI INCONTRARE LA MERKEL AL VERTICE STRAORDINARIO DI BRUXELLES PER ACCELERARE SUL MAXI-PIANO DI AIUTI PER ATENE DA 30 MILIARDI
VIGNETTA VAURO - MERKEL TSIPRAS
Tonia Mastrobuoni per “la Stampa”
Alexis Tsipras ha chiesto di incontrare Angela Merkel a margine del vertice europeo straordinario di giovedì a Bruxelles. Lo ha comunicato ieri l’ufficio del premier greco. Al centro del faccia a faccia dovrebbe esserci il piano di riforme greche. Secondo una fonte vicina al dossier, il premier ellenico avrebbe impresso un’accelerazione al negoziato per la situazione disperata delle casse dello Stato, ma anche per cambiare completamente schema.
Se finora i colloqui tra il ministro delle Finanze Varoufakis e i creditori internazionali vertevano sull’agenda di aggiustamenti in cambio di 7,2 miliardi di prestito-ponte, in modo da garantirsi l’ossigeno necessario per arrivare a giugno, scadenza prevista per il negoziato “maxi”, sul prossimo, il terzo pacchetto di aiuti, il leader di Syriza ha deciso di riazzerare tutto.
Tsipras vorrebbe saltare questo passaggio e negoziare direttamente il maxi piano da almeno 30 miliardi di euro che avrebbe dovuto trattare entro l’estate. A fronte di una situazione ormai a limiti, in cui alla Bce, al Fmi e nelle cancellerie europee l’esasperazione per l’inerzia di Atene e l’erraticità di Varoufakis - «non ci fanno neanche vedere i numeri», racconta la fonte «figuriamoci piani di riforme» - stanno spingendo molti a parlare apertamente dell’uscita della Grecia dall’euro e a calcolare freddamente le conseguenze sui propri bilanci di un fallimento ellenico, Tsipras tenterà di giocarsi il tutto per tutto. Cercherà di saltare il passaggio intermedio della mini agenda di riforme in cambio del prestito-ponte, per trattare direttamente il maxi-piano estivo.
LO SPIRAGLIO
Ieri Jean-Claude Juncker ha ammesso che qualcosa si sta muovendo, ha confermato le dichiarazioni sul responsabile per l’Europa del Fmi Poulson che aveva già rivelato lunedì che negli ultimissimi giorni il negoziato si sarebbe finalmente messo in moto. Ma intanto si avvicinano le scadenze ed è difficile immaginare una soluzione già nei prossimi giorni, nonostante le solenni promesse di Varoufakis, che si era detto fiducioso su un’intesa il 24 aprile, quando è convocato a Riga il prossimo eurogruppo. Ieri finalmente il ministro ha ammesso che è «improbabile».
Così, tutti guardano già all’appuntamento successivo dell’11 maggio. Il problema è che c’è una scadenza per un rimborso al Fmi prevista prima di quella data, che potrebbe segnare, secondo i più pessimisti, la data del default di Atene.
IL FRONTE INTERNO
Ma anche sul fronte interno, i guai aumentano per Tsipras. Un impressionante sondaggio dell’università della Macedonia, diffuso dall’emittente tv Skai, ha registrato un crollo di popolarità del governo Tsipras nei sondaggi, dal 72 per cento di marzo al 45,5 per cento di oggi. Il 39,5 per cento, in particolare, non apprezza la tattica negoziale del governo.
tsipras con un poster della merkel
E nei greci sta anche aumentando la paura di una uscita dalla moneta unica: il 55 per cento dice di temerlo, un mese fa era il 45,5. Atene continua, però, a giocare col fuoco. Ieri sera Tsipras ha accolto il capo di Gazprom, Miller, per parlare del Turkish stream, il progetto del gasdotto che dovrebbe portare l’”oro blu” dalla Russia all’Europa e che ha sostituito a dicembre il South stream. Se passasse attraverso la Grecia, le garantirebbe diritti di transito milionari. Ma proprio oggi l’Antitrust europeo dovrebbe annunciare una clamorosa decisione, quella di condannare il monopolista russo per posizione dominante in Europa.