1 - L’IRRITAZIONE DEL PD E I DUBBI CHE IL BERSAGLIO SIANO LE UNIONI CIVILI
Monica Guerzoni per il “Corriere della Sera”
Ai piani alti e semideserti del Nazareno, nessuno si aspettava una simile bordata da Oltretevere. Tanto che per ore i «big» del Pd si sono tenuti alla larga da microfoni e telecamere. Finché, alle otto della sera, Debora Serracchiani ha rotto un imbarazzato silenzio e lasciato trapelare la sorpresa, lo stupore e il fastidio del partito di Renzi per le parole di monsignor Nunzio Galantino: «A tutti quelli che dispensano soluzioni, a chi dà giudizi ingenerosi, a chi la fa facile, rispondiamo che questo governo sta affrontando con razionalità una soluzione difficile e lo sta facendo molto meglio che in altre parti». Una irritazione palpabile, attenuata solo a tarda sera dalle precisazioni di Famiglia Cristiana.
Il capo del governo si tiene fuori dalle polemiche, ma certo Renzi è amareggiato per un attacco che i suoi giudicano «ingeneroso» e che non terrebbe conto di quanto il premier si è speso in Europa sul fronte dell’immigrazione. Il governo italiano «del tutto assente»?
Angelino Alfano ufficialmente non commenta, ma lo stato d’animo del ministro dell’Interno filtra tra le righe dell’ Occidentale . Il giornale online vicino al Ncd fiuta il rischio di «fomentare lo scontro ideologico», rivendica il «difficile atteggiamento di apertura e solidarietà» mantenuto dal governo e fa notare come l’Europa, a cui monsignor Galantino si appella, sia la stessa «che si chiude a riccio» e che «alza muri», invece di sostenere uno sforzo che pesa «sull’Italia soltanto».
Tra i dirigenti del Pd l’affondo di Galantino è stato giudicato talmente pesante da suscitare il sospetto che il segretario generale della Cei si sia mosso in splendida solitudine, almeno rispetto ai vescovi. Un’uscita «del tutto personale», motivata magari da sentimenti che poco hanno a che fare con la drammatica ondata di sbarchi. La severità del monsignore circa le politiche di Palazzo Chigi riguarderebbe, a quanto si sussurra in casa pd, più i diritti civili che i migranti e cioè le norme allo studio su coppie di fatto e omosessuali.
«È un tema talmente delicato su cui il governo sta facendo le cose che deve fare, nel rispetto della vita umana» si tiene cauto il capogruppo Ettore Rosato. E la Serracchiani, al Tg1 della sera: «Nessuno può pensare che l’Italia risolva l’emergenza dell’intero continente da sola, motivo per cui abbiamo fatto sì che tutta l’Europa si muovesse». Se Galantino critica il governo per non aver cambiato leggi come la Bossi-Fini, la vice di Renzi assicura che l’Italia ha preso «tutte le misure» per la sicurezza dei suoi cittadini e chiederà alla Ue «che venga affrontato seriamente il tema del rimpatrio».
MIGRANTI - SCONTRI SULL ISOLA DI KOS
A toccare i «dem» fin nell’orgoglio è l’insinuazione che Renzi abbia trascurato il dramma dei profughi per mettersi in sintonia con i sentimenti più ostili degli italiani, fomentati da Salvini, Zaia e Grillo. Accusa indigeribile per un Pd convinto di aver pagato un prezzo altissimo alle Regionali, perdendo voti proprio per tener fermo il punto sull’accoglienza. «Che monsignor Galantino dica che si può fare di più lo accetto — replica piccato Emanuele Fiano, responsabile Sicurezza — Che affermi che l’azione del governo è totalmente insufficiente non lo accetto».
2 - IMMIGRATI, OMOSESSUALI E FAMIGLIA - TORNA LA VOCE FORTE DEI VESCOVI IN POLITICA
Andrea Tornielli per “la Stampa”
Prima ha reagito alle dichiarazioni della Lega e del M5S stigmatizzando quanti «dicono cose straordinariamente insulse» pur «di raccattare voti», quindi ha criticato l’Europa «incapace di rispondere al dovere prioritario di salvare le vite umane» e infine ieri ha invitato il governo a fare di più su accoglienza e integrazione.
All’origine dell’uno-due-tre del segretario della Cei Nunzio Galantino non c’è una strategia studiata a tavolino - le interviste prendevano tutte spunto dal recente viaggio del vescovo in Giordania dove l’episcopato italiano finanzia un progetto per l’istruzione - quanto piuttosto la reazione agli attacchi oggettivamente sconclusionati dei quali sono stati fatti oggetto il Papa, il Vaticano e in ultima analisi la Chiesa italiana. Accusata di predicare bene e razzolare male per quanto riguarda l’aiuto agli immigrati. Rilievi smentiti dalle nude cifre sulle tante realtà delle diocesi, delle parrocchie, delle associazioni, come pure della Santa Sede, che offrono sostegno, accoglienza, pasti, assistenza ai vivi e perfino ai morti con il rimpatrio delle salme.
Il segretario della Cei ha ritenuto di non far mancare la voce della Chiesa italiana a sostegno del Papa e del suo magistero: Francesco nel suo primo viaggio italiano aveva scelto di visitare Lampedusa, aveva parlato delle «bolle dell’indifferenza» nelle quali ci abituiamo a vivere, e recentemente ha paragonato il respingimento degli immigrati a un atto di guerra.
Non si capiscono queste parole di papa Bergoglio, come pure quelle del vescovo Galantino, se non si esce dal format dei battibecchi quotidiani dei politici attenti a tweet e ai sondaggi di Ferragosto. Per comprenderle basta aprire il Vangelo e leggere ciò che ha detto Gesù di Nazaret duemila anni fa calcando il suolo della Palestina.
Non si deve però dimenticare che nelle ultime settimane il segretario della Cei ha alzato la voce anche sull’Imu che si vuol far pagare alle scuole paritarie, come pure sulla famiglia, che nel nostro Paese - mentre si parla dei diritti delle coppie omosessuali - è meno sostenuta rispetto a quanto accade in altre nazioni d’Europa, magari più «laiche» dell’Italia.
Il richiamo alle responsabilità della politica e del governo, come pure dell’Europa, sull’immigrazione parla dunque della volontà di discutere di questi temi con realismo, fuori da slogan lanciati per racimolare voti e da sterili contrapposizioni. E questo vale sia quando si affronta dell’aiuto agli immigrati, sia quando si parla di scuola e di famiglia.
Di fronte a una politica italiana ed europea che appare sempre più involuta e chiusa in se stessa, l’invito della Chiesa è per una nuova assunzione di responsabilità. Non è un caso che la prossima settimana proprio Galantino interverrà sul tema della ricostruzione italiana del Dopoguerra all’annuale incontro dedicato a De Gasperi, con uno sguardo sull’oggi ma anche sul futuro del nostro Paese.
Infine, è possibile che i vescovi leggano dietro le schermaglie e gli attacchi di questi giorni anche il preludio di una campagna finalizzata a ridiscutere di tassazione degli immobili di proprietà ecclesiastica e dell’8 per mille. Forse anche per questo, nel presentare ciò che viene realizzato - il progetto Giordania come tante altre iniziative sul territorio italiano - il segretario della Cei ricorda che tutto ciò è reso possibile grazie al fatto che tanti cittadini italiani continuano a destinare queste risorse alla Chiesa cattolica.
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