cristina kirchner axel kicillof

CHE CE FREGA DEL DEFAULT, NOI C’ABBIAMO “KICI-LOVE” - BASETTONI ALLA ELVIS E LOOK ULTRAFASHION: TUTTI PAZZI IN ARGENTINA PER IL MINISTRO DELL’ECONOMIA KICILLOF CHE VIENE OSANNATO COME UNA ROCKSTAR - E LA KIRCHNER, STREGATA DAL SUO FASCINO, PENSA A LUI COME SUO EREDE!

Omero Ciai per “la Repubblica

 

cristina kirchner axel kicillofcristina kirchner axel kicillof

Ha le basette alla Elvis Presley, gli occhi chiari e un sorriso sardonico. Allergico alla cravatta e agli abiti eleganti mette solo jeans, giacca scura, e una camicia sempre aperta. Quarantatré anni, il prossimo 25 settembre, ne dimostra al massimo trenta. All’ombra della presidente d’Argentina, Cristina Kirchner, quella di Axel Kicillof è stata una carriera fulminante: amministratore della compagnia di bandiera, le disastrate “Aerolineas”, nel 2010, viceministro l’anno dopo e infine plenipotenziario di Economia e Finanze dal novembre del 2013.

 

cristina kirchner axel kicillof 2cristina kirchner axel kicillof 2

Scherzando, il New York Times, lo ha definito “ministro rockabilly”, ma sulle gracili spalle di Axel, professore keynesiano cresciuto nel lussuoso quartiere di Recoleta a Buenos Aires, in una famiglia di psichiatri di origine ebrea ashkenazita, si sono giocate negli ultimi tre anni le maggiori sfide economiche dell’Argentina. Dall’esproprio di Ypf, l’holding petrolifera strappata agli spagnoli, alla guerra con i “fondi avvoltoio”, al nuovo default di queste settimane.

 

É qui sta il paradosso. Più la situazione economica si fa complicata più Axel diventa famoso, ammirato, in una parola mitico. Lo scontro frontale in nome della sovranità nazionale (“Patria o buitres”, o la patria o gli avvoltoi è lo slogan preferito di Cristina) con il giudice americano Thomas Griesa e gli hedge funds, che pretendono il 100% del valore dei Tango bond che rastrellarono dopo il fallimento argentino del 2001, ha catapultato Axel al centro della scena.

axel kicillofaxel kicillof

 

Quando lo invitano in tv ad aspettarlo ci sono decine di ragazzine urlanti, come fosse una rock star, che l’abbracciano, lo baciano e pretendono almeno un selfie. Su twitter c’è l’hashtag “Kici-Love”, innamorate di Kicillof, dove le stesse teen-ager, ma anche le madri, postano commenti “forti” sulle grazie fisiche di Axel. Un furore nazionale che straripa sui social network e che la stessa Cristina medita se utilizzare quando, tra un anno, dovrà lasciare la Casa Rosada, sede della presidenza.

 

axel kicillof e sua moglieaxel kicillof e sua moglie

D’altra parte, intorno a sé, la presidente ha solo nemici all’interno del movimento peronista e da tempo esita a designarne qualcuno come successore. Né Daniel Scioli, potente governatore di Buenos Aires, né tantomeno Sergio Massa, sarebbero eredi autorizzati. E dunque perché non sfruttare la corrente fashion di Axel? Si dice che quando suo figlio Maximo gli presentò Kicillof, non più di quattro anni fa, Cristina rimase folgorata.

 

Il giovane professore, sfacciato e arrogante, era esattamente quello di cui aveva bisogno per proseguire la politica kirchnerista di forte intervento statale nell’economia nazionale. Così arrivarono la nazionalizzazione di Ypf, la svalutazione del peso e la guerra agli hedge funds. L’egemonia di Kicillof nel governo non ha fatto che aumentare spazzando via uno dopo l’altro avversari autorevoli mentre cresceva la sua influenza nel ristretto cerchio dei consiglieri di Cristina.

 

axel kicillof 2axel kicillof 2

Le malelingue vanno più in là e mormorano di una vera e propria infatuazione della presidente, stregata dagli occhi azzurri del ministro “rockabilly” come le teen-ager su Facebook. Così la Banca centrale perde riserve, la quotazione del dollaro schizza sempre più in alto, gli investimenti languono, i creditori s’alleano nei tribunali: ma l’Argentina si consola «perché almeno agli elettori le cattive notizie le comunica quel bel ragazzone di Axel».

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...