CHE SUCCEDE AL PROCESSO RUBY TER? - IL COLLEGIO DELLA SETTIMA SEZIONE PENALE DI MILANO CHIEDE UNA PERIZIA MEDICO LEGALE SULLE CONDIZIONI DI SALUTE DI BERLUSCONI PER CAPIRE CHE FARE CON L’UDIENZA, PREVISTA PER OGGI E SLITTATA AL 15 SETTEMBRE - LA DIFESA DELL’EX PREMIER PUNTA AL RINVIO E INTANTO PRENDONO TEMPO, MA IL PROCURATORE AGGIUNTO DI MILANO TIZIANA SICILIANO NON È D’ACCORDO: “ABBIAMO VISTO CHE STAVA MEGLIO, LO ABBIAMO VISTO SCORRAZZARE IN KART NELLA SUA SARDEGNA, PARLARE CON I LEADER POLITICI, DECIDERE DEL NOSTRO FUTURO E DI QUELLO DEI NOSTRI FIGLI…”
Serve una perizia medico legale sulle condizione di salute di Silvio Berlusconi per «poter prendere una decisione motivata e ragionata» sul processo Ruby ter. Lo ha deciso mercoledì mattina il collegio della settima sezione penale di Milano presieduto da Marco Tremolada. Il processo è stato rinviato al 15 settembre per conferire l’incarico ai periti.
Il medico alla guida del pool, composto anche da un cardiologo e da uno psichiatra, dovrebbe essere il professor Riccardo Zoia, del dipartimento di Scienze biomediche per la salute dell’Università Statale di Milano e direttore della Sezione di medicina legale: i giudici hanno indicato informalmente alle parti che stanno cercando di contattare Zoia per la perizia.
SILVIO BERLUSCONI E MATTEO SALVINI
Le altre parti, compresa la difesa dell’ex premier, potranno nominare dei propri consulenti per seguire gli accertamenti, che dureranno presumibilmente qualche settimana (il termine sarà indicato dai giudici). Poi, la relazione dei periti servirà ai giudici per decidere sul destino del processo, soprattutto in relazione alla posizione del Cavaliere, il quale, secondo i pm, non è così gravemente malato come lo descrive la difesa.
«La capacità di Silvio Berlusconi di stare nel processo Ruby Ter, ha affermato l’avvocato difensore Federico Cecconi riferendosi alle precarie condizioni di salute del suo assistito, va considerata anche nella prospettiva che «incominciamo ad avvicinarsi a una serie di fasi processuali, come ad esempio l’interrogatorio, dove la sua presenza è inevitabilmente importante».
In merito al processo - secondo quanto riferito dal suo legale - l’ex premier «ha giustamente sempre detto e continua a sostenere che questo è un processo per così dire «grottesco» dove dal suo punto di vista la contestazione è basata su una sua generosità del tutto svincolata da quella che sono in realtà le ragioni ipotizzate. E l’interrogatorio - ha concluso a Cecconi - presume una sua serena possibilità di stare nel processo».
Parlando delle condizioni di salute di Silvio Berlusconi, Cecconi ha affermato: «C’è stato sicuramente un moderato miglioramento nel periodo estivo che però invece negli ultimi tempi è stato al tempo stesso condizionato da diversi e importanti episodi soprattutto di fibrillazione atriale, che sono quelli che maggiormente preoccupano in termini proprio di stabilità delle condizioni generali».
«Questi episodi - ha aggiunto il legale - preoccupano i medici e inevitabilmente hanno ripercussioni sotto il profilo strettamente giuridico». Berlusconi ha «ancora necessità di riposo assoluto per evitare» ci sia ancora una «recrudescenza di questi episodi»: «tra il 30 agosto e l’1 settembre ha avuto vari episodi di fibrillazione, uno durato anche più di 9 ore». L’avvocato ha aggiunto poi che, secondo i medici, non si può escludere la «cronicizzazione» di questi problemi di salute.
Il procuratore aggiunto di Milano Tiziana Siciliano ha invece sostenuto davanti ai giudici che, in sostanza,il quadro patologico rappresentato dalla difesa non è di una «gravità» tale da consentire un rinvio dell’udienza per legittimo impedimento. «Abbiamo visto che l’imputato Berlusconi stava meglio, lo abbiamo visto scorrazzare in kart nella sua Sardegna, parlare con i leader politici, decidere del nostro futuro e di quello dei nostri figli», ha detto Siciliano, aggiungendo di aver sentito «questa mattina» alla radio un giornalista che diceva che l’ex premier «ha accettato di partecipare a una trasmissione tv di Fabio Fazio». Nell’intervento di replica, poi, l’avvocato Cecconi ha spiegato che «questa partecipazione è stata smentita in tempo reale» e che «non ci sono state occasioni pubbliche in cui Berlusconi è stato presente in questa estate».
Per Siciliano, «Berlusconi ha patologie compatibili con la vecchiaia» e se dietro di lui non ci fosse un pool di avvocati e medici di alto livello sarebbe a processo. Dal 2016, ha spiegato, «non abbiamo chiesto una verifica sulle condizioni di salute, dando per scontato che la realtà che ci veniva presentata fosse da accettare, non perché siamo stupidi o perché condizionati dall’altitonanza del nome dell’imputato, ma perché Berlusconi è vecchio».
Dopo che il Tribunale ha disposto la perizia, l’avvocato Cecconi ha commentato: «La decisione mi sembra equilibrata a fronte di consulenze tecniche e certificazioni». «È un po’ ondivaga la posizione della Procura, ma lo dico senza nessuna forma di polemica», ha aggiunto.
«Qui - ha aggiunto Cecconi - ci sono i consulenti tecnici e poi i medici curanti di altissimo profilo che hanno fatto una fotografia molto asettica che noi doverosamente dovevamo rappresentare al Tribunale.
Credo - ha proseguito - che in termini di onestà intellettuale si debba anche apprezzare che questi medici non hanno espresso poi una prognosi così circostanziata in termini di impedimento, ma hanno fatto una fotografia di adesso e quindi trovo che la valutazione, attraverso la quale il tribunale ha risolto questa diatriba, è molto ordinata e corretta». Oggi, tra l’altro, ha spiegato il legale, avrebbe dovuto, in teoria, essere ascoltato come teste Giuseppe Spinelli, ragioniere di fiducia del Cavaliere, e presunto «ufficiale pagatore» delle «Olgettine» che avrebbero detto il falso sulle serate del «bunga-bunga» ad Arcore. Da qui le accuse di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza nel processo.
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