Andrea Andrei per Dagospia
Dal "Daily Mail"
http://dailym.ai/14fr3sW
Anche se è poco conosciuto, uno dei grandi protagonisti della fuga della talpa del datagate Edward Snowden è una donna. Si chiama Sarah Harrison, ha 31 anni, è bionda ed è una legale britannica. Già amante di Julian Assange, da tempo si occupa di diritti umani e con Wikileaks è passata ufficialmente dalla parte delle "talpe" contro i governi di mezzo mondo. Tanto che adesso è diventata un'esperta di immigrazione ed estradizione.
JULIAN ASSANGEÈ proprio lei che in queste ore sta assistendo Snowden. È lei che si è rintanata con l'ex funzionario della Cia in un hotel nell'aeroporto di Mosca, ed è sempre lei che sta cercando il modo di farlo giungere alla sua destinazione finale, l'Ecuador, dove probabilmente Snowden otterrà l'asilo così come ha fatto Assange, che però è riuscito a rifugiarsi solo nell'ambasciata londinese del paese sudamericano.
EDWARD SNOWDENSarah viene istruita proprio dallo stesso Assange sulle mosse da compiere con Snowden. La donna è ancora molto legata al fondatore di Wikileaks, tanto che lo assiste da quando è rinchiuso in ambasciata e gli fa anche il bucato.
Sarah ha frequentato Sevenoaks School, una scuola privata molto prestigiosa per poi continuare gli studi nell'università londinese di Queen Mary. Certo i suoi genitori, che oggi si dicono molto preoccupati per le sorti della figlia e che non hanno notizie di lei da parecchio tempo, non si aspettavano che la donna potesse scegliersi un futuro simile.
SARAH HARRISON DONNA DI ASSANGE SARAH HARRISON DONNA DI ASSANGESognava di fare la giornalista ma poi, visto che i risultati tardavano ad arrivare, diventò ricercatrice presso il Centro di Giornalismo investigativo di Londra. Fu lì, nel 2010, che mise le mani sui documenti sulla guerra in Iraq che Wikileaks passò ai media. Nello stesso anno iniziò la sua relazione con Julian Assange. Lo accompagnò di rifugio in rifugio, gli fu accanto quando lo arrestarono, quando uscì su cauzione e quando si dovette nuovamente nascondere. Fino alla fuga nell'ambasciata ecuadoregna, più di un anno fa.
Da allora ha fatto in modo di cancellare le sue tracce da internet e di diventare pressoché irreperibile. Quel che non è chiaro è come faccia Sarah a provvedere al suo sostentamento, visto che è noto che i militanti di Wikileaks fanno il loro lavoro quasi gratuitamente. Il padre si rifiuta di commentare, ma è probabile che sia lui ad aiutare economicamente la figlia.
Ormai i genitori di Sarah sanno di essere finiti in una vicenda più grande di loro. Il che li spinge a prendere le cose quasi con filosofia, anche pensando che potrebbero diventare i suoceri di uno dei maggiori ricercati del mondo.