CONTRO ROMA – SABATO ARRIVA SALVINI, MA CI SONO ANCHE UNA CONTROMANIFESTAZIONE DELLA SINISTRA E UN PRESIDIO DI CASA POUND – MA TRANQUILLI, IL PREFETTO NON VEDE RISCHI PARTICOLARI
1. LE DUE PIAZZE CHE SPAVENTANO ROMA
Mauro Favale per “la Repubblica”
«In questo momento non ci sono situazioni considerate di particolare rischio». Ostenta tranquillità il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro nonostante il dispositivo di sicurezza che la Questura sta mettendo in piedi in occasione della manifestazione di sabato della Lega preveda l’impiego di quasi 2.000 uomini. L’ordinanza non è ancora stata messa a punto e gli ultimi dettagli verranno definiti soltanto domani ma i numeri saranno quelli delle grandi occasioni.
tifosi del feyenoord pisciano a piazza di spagna
Dopo la débâcle di una settimana fa con i tifosi del Feyenoord, quello di dopodomani sarà il primo banco di prova per l’ordine pubblico in città: da una parte, alle 15, il comizio a piazza del Popolo di Matteo Salvini che si prevede partecipato da almeno 50.000 persone.
Dall’altra, una contro-manifestazione di centri sociali, antifascisti, comitati per l’acqua pubblica, sindacati di base, movimenti per la casa, Anpi, Rifondazione e Sel, uniti sotto la sigla “Mai con Salvini”. Dalle 14 sfileranno da piazza Vittorio, cuore dell’Esquilino, fino a Sant’Andrea della Valle, a due passi dal Senato. L’autorizzazione al percorso da parte della Questura dovrebbe arrivare oggi, salvo cambiamenti dettati dall’annunciata presenza in mattinata, sempre in piazza Vittorio, dei militanti di CasaPound.
Lì, a due passi, c’è la loro sede, quella dalla quale nel pomeriggio partiranno per raggiungere piazza del Popolo e manifestare al fianco di Salvini.
Sono loro (insieme a un gruppo di fuoriusciti da Ncd) la base della Lega a Roma: un’alleanza che ha portato all’elezione di Mario Borghezio al Parlamento europeo e che, negli ultimi mesi, si è tradotta in una massiccia presenza di CasaPound nei quartieri più periferici della capitale, da Tor Sapienza all’Infernetto, dove sono scoppiate le proteste dei residenti contro gli immigrati. Al comizio di Salvini sono arrivate anche adesioni internazionali: da Marine Le Pen (che invierà un videomessaggio) ai tedeschi anti-Islam di Pegida ai francesi del Bloc Identitaire.
Per evitare che le due manifestazioni vengano a contatto, lo spiegamento di forze sarà imponente, con numeri simili a quelli messi in campo per Roma-Feyenoord. «Vogliamo far sì che tutto avvenga nella maniera più serena possibile e che ciascuno possa manifestare il proprio pensiero liberamente », avverte il prefetto. I movimenti, da parte loro, stanno pensando a “tattiche di disturbo” che potrebbero essere anticipate di 24 ore, con un possibile blitz a piazza del Popolo già nel pomeriggio di domani.
Ieri, intanto, un gruppo di studentesse ha contestato il flash mob del leader leghista sotto al Campidoglio con lo striscione “Salvini a casa, via i razzisti”. «Non rispondo a quattro poveretti. Piuttosto, sabato, chi deve, garantisca la sicurezza », il commento del leader della Lega. Sempre sul fronte politico, il premier Matteo Renzi ha definito quella del Carroccio, «una piattaforma ispirata alla destra xenofoba e populista europea ». Risponde il senatore leghista Raffaele Volpi: «Renzi fomenta odio. Se sabato ci saranno incidenti sarà colpa sua».
2. ELIO GERMANO: STO DALL’ALTRA PARTE NON MI PIACCIONO GLI SLOGAN ANTI-MIGRANTI
Silvia Fumarola per “la Repubblica”
Nel video che sostiene l’iniziativa #MaiconSalvini- Roma non ti vuole Elio Germano appare circondato da bambini di varie etnie. Ha un foglio in mano, legge: «Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura (...) Si presentano in due e poco dopo diventano quattro, parlano lingue incomprensibili, chiedono l’elemosina. I governanti hanno aperto troppo le frontiere (...)». «No, queste non sono le parole di Salvini» spiega con amara ironia l’attore, il Leopardi rivoluzionario del film di Martone «ma le parole usate dall’Ispettorato per l’Immigrazione del Congresso degli Stati Uniti per descrivere gli italiani. Nel 1919» sottolinea «quando tanti italiani emigravano, gli americani descrivevano così quelli come me e come Salvini ».
Elio Germano sul set del film di Mario Martone, Il Giovane Favoloso
In prima fila nelle battaglie della società civile (Ilva di Taranto, Teatro Valle occupato) Germano ha aderito — insieme a altri artisti, tra cui i 99 Posse e il fumettista Zerocalcare — alla manifestazione anti-Salvini di sabato «per tutelare i più deboli e chi in questa società non ha diritti». Nel video recita la poesia di Trilussa, L’orco innamorato, anch’essa dedicata alla memoria, con quel verso su “un bellissimo paese che non ricorda” appunto, l’Italia. E conclude in romanesco: «Salvini, tornatene a casa che nun te ce volemo».
Il vostro corteo in contemporanea col comizio di Piazza del Popolo ha già scatenato polemiche da parte di CasaPound.
«Appartiene alla loro storia attaccare, non è una novità. Mi hanno messo in mezzo ma non replico, non voglio entrarci, non dico una parola. Quello che m’interessava l’ho detto nel video. Quel filmato spiega tutto».
Sabato quindi marcerà con i centri sociali, i no Tav, i movimenti antagonisti?
«Guardi, che io ci sia o non ci sia non è fondamentale. Ho aderito con lo spirito e con l’anima all’iniziativa, ci credo e ci ho già messo la faccia. Il 28 avevo già un impegno, dovrei essere a Torino per lo sgombero della Cavallerizza Reale occupata. Ancora non so bene come mi muoverò, sto decidendo come organizzarmi. Il punto non è la mia presenza fisica».
Lo sa che a Roma c’è grande preoccupazione?
«Io vorrei solo capire come si danno le autorizzazioni. Mi chiedo come si possa autorizzare CasaPound, che fa apologia di fascismo. Non era reato? O forse mi sbaglio? Il prefetto dovrebbe pensare bene a quello che fa».
Con che spirito è nato il vostro corteo?
«Siamo democratici, c’è gente al nostro fianco che ci ricorda cos’è stata la Resistenza, che siamo liberi perché ci sono stati i partigiani, che una volta al posto degli immigrati c’eravamo noi, che la solidarietà esiste. Mi sembra una bellissima cosa, la memoria resta un valore. Non vorrei che qualcuno stesse cercando un capro espiatorio».