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L'Olanda ha cancellato il volo del ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu, che voleva recarsi a Rotterdam per un comizio pro-Erdogan, malgrado il divieto di tali iniziative deciso dalle autorità olandesi. Decisione che era già stata presa da autorità locali anche in Austria e Germania per "motivi di sicurezza".
Il ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu
La polizia olandese ha poi fermato a Rotterdam la ministra della Famiglia della Turchia, Fatma Betul Sayan Kaya, che dopo il caso Cavusoglu aveva deciso di spostarsi dalla Germania in Olanda viaggiando via terra. E dopo i fatti di sabato, la ministra è stata scortata in nottata dalle autorità olandesi verso il confine con la Germania in una maniera che, secondo la stessa ministra, "calpesta tutti i valori democratici e umani".
La Nos, la tv pubblica olandese, ha mandato in onda immagini esclusive della ministra turca al momento del suo 'fermo' a Rotterdam, verosimilmente nei pressi del consolato turco della città. In inglese, una persona che si presenta a nome del borgomastro della città, con attorno una decina di poliziotti, chiede alla ministra nome, indirizzo e data di nascita "perché la dobbiamo identificare". Il filmato, di 42 secondi, si interrompe in quel punto. "L'Olanda sta violando tutte le leggi internazionali, convenzioni e i diritti umani rifiutandomi l'ingresso del Consolato turco a Rotterdam", ha scritto poco dopo su Twitter Fatma Betül Sayan Kaya.
PROTESTE ANTI ERDOGAN A BERLINO
Un braccio di ferro durissimo, che fa salire di ora in ora i livelli di tensione tra Turchia e Paesi Bassi. Cavusoglu avrebbe dovuto parlare per convincere la comunità turca residente nei Paesi Bassi a votare 'sì' al referendum costituzionale con cui la Turchia è chiamata, il prossimo 16 aprile, a decidere di fatto il passaggio al sistema presidenziale.
Una svolta autoritaria voluta dal presidente Recep Tayyip Erdogan, che, dopo la cancellazione del volo di Cavusoglu, ha reagito come aveva fatto con i tedeschi, definendo anche gli olandesi "residui del nazismo e fascisti". "Potete vietare al nostro ministro degli Esteri di volare - ha detto Erdogan - . Ora vedremo come faranno i voli dall'Olanda ad atterrare in Turchia".
In serata, mentre il ministro Cavusoglu raggiungeva la Francia, dove domani terrà un comizio a Metz, in Olanda centinaia di turchi inscenavano la protesta davanti al loro consolato a Rotterdam. Intanto ad Ankara le autorità decidevano la chiusura dell'ambasciata olandese, del consolato e anche della residenza dell'ambasciatore. "Per ragioni di sicurezza" spiegano dal ministero degli Esteri turco. Aggiungendo: "Vogliamo che l'ambasciatore olandese", in partenza, "non torni per un po' di tempo". La polizia è successivamente intervenuta e ha disperso l'assembramento.
A quanto pare la decisione di cancellare il volo per Rotterdam era già era nell'aria, tanto che il ministro Cavusoglu questa mattina aveva dichiarato che Ankara è pronta a "infliggere durissime sanzioni all'Olanda in caso cancellino il volo". Cavusoglu, sempre stamani, ha attaccato l'Europa rispondendo a una domanda sulla visita a Mosca di Erdogan e sui rapporti tra Russia e Turchia: "La Russia, a differenza dell'Occidente, mantiene la parola data". "È uno scandalo" ha tuonato Cavosoglu, quando si è vista negata la possibilità di raggiungere Rotterdam.
Il ministro degli esteri olandese Bert Koenders aveva ribadito venerdì che il viaggio di Cavusoglu era "indesiderato" e che nessuna accoglienza ufficiale sarebbe stata prevista nel caso il ministro turco si fosse recato a Rotterdam nonostante il veto dell'Aia. Ma ancora stamane Cavusoglu aveva ribadito che si sarebbe recato in Olanda "nonostante tutti gli ostacoli". Un botta-e-risposta non privo di sarcasmo visto che, ad un certo punto, venerdì il premier olandese, Mark Rutte, aveva dichiarato che Cavusoglu è "benvenuto" nel caso voglia "visitare musei e vedere tulipani, ma non gli sarà consentito tenere comizi". Lo stesso Rutte, ha replicato alle affermazioni di Erdogan, dicendo: "Con il paragone del nazismo il limite è stato ampiamente superato". Il premier turco Binali Yildirim ha rincarato la dose, affermando che dopo la decisione di negare il permesso all'aereo "non si può considerare l'Olanda come un alleato", nonostante i due paesi facciano entrambi parte della Nato.
"Le autorità turche avevano minacciato pubblicamente con sanzioni. Era impossibile la ricerca di una soluzione ragionevole", si legge in un comunicato diffuso dal governo all'Aia. "Per questo l'Olanda ha negato il permesso di atterraggio" al volo del ministro turco. "Il Governo olandese non ha obiezioni a incontri nel nostro Paese per informare sui temi del referendum, ma questo non deve contribuire ad alimentare tensioni nella nostra società. Chi vuole organizzare incontri deve aderire alle istruzioni delle autorità competenti, in modo che l'ordine pubblico e la sicurezza possano essere garantiti".
supporter turchi di erdogan a berlino GEERT WILDERS jpeg
In Olanda le polemiche sono esplose dopo che l'ultradestra xenofoba di Gert Wilders aveva chiesto che fosse emesso un veto formale nei riguardi di tutti gli esponenti del governo turco, chiedendone l'arresto nel caso si fossero recati nel Paese e facendone un cavallo di battaglia della campagna elettorale che si concluderà con le elezioni previste in Olanda il prossimo 15 marzo e in cui il partito xenofobo risulta secondo. A Wilders, Cavusoglu ha risposto paragonando le sue parole a quelle dei nazisti. Relativamente all'episodio della cancellazione del volo Wilders ha detto: "A tutti i turchi in Olanda che sono d'accordo con Erdogan: andate in Turchia e non tornate MAI più!!", ha scritto su Twitter.