Michela Tamburrino per La Stampa
HOTEL CRISTALLO - CORTINAVacanze di Natale a Cortina con la Guardia di Finanza. Non è ancora un cinepanettone ma lo potrebbe diventare e forse con risultati di botteghino migliori. Si assicura aderenza alla realtà, con i comici che girano in Suv ma dichiarano terribile indigenza, con le battute grevi, i tentativi di corruzione, l'indignazione, come ai bei tempi dei Tartassati e di Totò commerciante alle prese con l'integerrima guardia Aldo Fabrizi. Con il nuovo anno Cortina si sveglia come la città principe degli evasori. Negozi che non vendono, ristoranti che non apparecchiano, alberghi dove non si dorme. Sarà vero?
Nell'isola dei famosi che ci fanno le vacanze, talmente scontata da ispirare gags, nessuno osa protestare. E pochissimi fingono di non essere quelli di Cortina. Inutile. Ci aveva già pensato il globalizzatore Dagospia a farli apparire tutti sorridenti con sfondo ampezzano, da Paolo Mieli a Ornella Vanoni, da Fiorello ai Barilla.
HOTEL DE LA POSTE CORTINAIl blitz del 30 dicembre, o normale attività di presidio del territorio da parte dell'Agenzia per le entrate, ha avuto l'effetto di compattare il comune sentimento dei noti. Ecco Carlo Vanzina che passeggia per il corso principale, lui che di commedie all'italiana è il re, questa volta non la prende a ridere: «Mi dovrebbero dare la medaglia per quanto sono preciso nel pagare le tasse. Un giorno comincerò a denunciare chi invece non lo fa a nostro danno. E sto anche attento alla ricevuta fiscale quando vado al ristorante, la pretendo. Ma qui a Cortina non c'è bisogno di chiederla».
Anche il petroliere Ugo Brachetti Peretti che a Cortina ha sempre portato moglie Isabella Borromeo e figli per le vacanze di Natale non ci trova nulla di strano, casomai eccepisce su tempi e modi d'intervento: «Trovo giusta la verifica fiscale, sacrosanto controllare, casomai eviterei lo shock in tempo di feste. Bisognerebbe che queste verifiche fossero fatte durante tutto l'anno, quando questi vacanzieri sono sparsi in tutta Italia. Voglio dire che non vorrei restasse un fatto episodico».
Carlo VanzinaDello stesso parere è Giampaolo Letta, ad e vice-presidente di Medusa Film: «Sacrosanto controllare perché sacrosanto pagare, fanno il loro dovere ma ci sono modi e procedure corrette. Temo la spettacolarizzazione dell'intervento che in modo discreto avrebbe dato identici risultati. I controlli vanno fatti ovunque, non solo a Cortina, città simbolo ma dove gira gente normalissima. Il rispetto di tutti è necessario. D'altra parte chi è in ordine non ha nulla da temere».
Orgoglioso di fare la sua parte è il produttore e patron di Taodue Pietro Valsecchi. Lui ha già avuto proprio a Cortina la visita della Finanza che è uscita senza nulla eccepire, anzi facendo i complimenti per la specchiata contabilità. «Finalmente, così entreranno soldi nelle casse dello Stato. Non credo che Cortina sia la punta dell'iceberg, ma da una parte si doveva pur cominciare. Credo in questo governo e credo che le irregolarità vadano trovate. Conosco anche i cortinesi, gente perbene, precisa». Gente normale come don Davide Fiocco, parroco di lì che durante l'anno lotta per aiutare le famiglie in difficoltà, che esistono anche lì.
GINEVRA ELKANN UGO BRACHETTI PERETTIMa allora, se i primi sono virtuosi e i secondi onestissimi, chi sono gli evasori? Si dice che Cortina sia presa d'assalto da personaggi nuovi, non meglio identificati, macchinoni e poco costrutto; gli improvvisati che spendono e spandono e non si capisce da dove prendano i soldi. Non sono certo gli affezionati dell'Hotel de la Poste dove c'è Antonio, che racconta: «La Finanza è venuta, ha controllato, tutto regolare, e sono andati via, i clienti neppure se ne sono accorti».
Pietro ValsecchiAll'Hotel Cristallo non vogliono commentare, mentre il proprietario del ristorante Il Meloncino al Camineto è indignato: «Non ci sono parole e non dico altro. Io rispetto il loro lavoro ma loro dovrebbero rispettare chi lavora. Gettare il panico in un paese che vive di turismo è pazzesco. Una delle poche attività che funzionano in Italia noi la massacriamo? I clienti andranno in vacanza all'estero. Poi, non ti possono bloccare il lavoro per un giorno intero, dovevano venire non in alta stagione».
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La cittadina presa d'assalto da personaggi sconosciuti che spendono e spandono
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«Pazzesco gettare nel panico un paese che vive di turismo I clienti andranno all'estero»