COSE TURCHE - SÌ AL VELO, NO A TRUCCHI E TATUAGGI: LA SVOLTA MORALISTA DEL PRESIDENTE TURCO CHE TUONA ANCHE CONTRO L’IPHONE - IL LEADER SINDACALE: “SIAMO AVVIATI A TORNARE AL MEDIO EVO. CHE COSA FARANNO CON I RAGAZZI TATUATI? GLI STRAPPERANNO LA PELLE?”

Marco Ansaldo per “la Repubblica

 

RECEP ERDOGAN RECEP ERDOGAN

Sì al velo delle ragazze nelle scuole. Ma no a tatuaggi e trucco per studenti e studentesse. E poi attacchi contro la politica di marketing del nuovo iPhone. Ma che cosa sta diventando oggi la Turchia? Il governo islamico conservatore stringe la morsa sui giovani, imponendo regole fino a ieri fuori corso. Con l’altra metà del Paese, quella laica e liberale, disperata ma senza la capacità di esprimere un leader capace di opporsi allo strapotere del presidente Recep Tayyip Erdogan.

 

Più che una campagna di islamizzazione, la sua pare un’offensiva moralizzatrice, tesa a rimodellare la società. Ieri ad esempio sono state rese note sulla Gazzetta Ufficiale le nuove norme sui costumi a scuola: divieto di tingere i capelli e di portare barba o baffi. Gli studenti «devono presentarsi con il volto visibile, non possono usare borse o altro materiale con simboli politici, foto o scritte».

ERDOGANERDOGAN

 

Chi trasgredirà rischia l’espulsione. Già a luglio Erdogan si era già espresso sui tatuaggi, criticando un calciatore del Galatasaray. «Perché fai del male al tuo corpo? — aveva detto a Berk Yildiz — non farti ingannare dagli stranieri. Corri anche il rischio che ti venga un cancro alla pelle ».

 

Ma se da un lato Ankara impone ai giovani divieti precisi, dall’altra si mostra insolitamente liberale con le studentesse desiderose di indossare il “turban” (che le copre interamente sul capo senza lasciare trasparire un capello), le quali rappresentano in netta maggioranza la parte politica vicina al partito Giustizia e sviluppo. Il governo infatti ha da poco abrogato il divieto di indossare il velo nelle scuole superiori, baluardo delle norme dettate dal padre laico della Patria, Ataturk.

 

«Ognuno deve vivere la sua vita come crede», ha commentato serafico il premier turco Ahmet Davutoglu. E Erdogan, noto per la sua ostilità ai social network e per i più moderni strumenti della comunicazione on line, ha criticato ieri l’ultimo iPhone della Apple. «Quell’azienda — ha detto in un discorso trasmesso in diretta tv — mette in commercio un nuovo modello più o meno ogni anno. Ma non è diverso dalla versione dello scorso anno. Non si vende un telefono, ma il brand di quel telefono».

Sumeyye ErdoganSumeyye Erdogan

 

«La società turca è avviata a tornare al Medio Evo — commenta il leader di uno dei sindacati turchi, Veli Demir — che cosa faranno con quei ragazzi che hanno già tatuaggi sul corpo? Gli strapperanno la pelle?». Ieri l’organizzazione Human Rights Watch ha diffuso un rapporto di 38 pagine sulla situazione in Turchia, affermando che il Paese sta facendo passi indietro sul rispetto dei diritti umani e sullo stato di diritto, e deve adottare misure per tutelare la libertà di parola, il diritto alla protesta pacifica e i principi della legalità.

 

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)