danimarca thorning schmidt rasmussen

I DANESI SI BUTTANO A DESTRA - I CONSERVATORI DI RASMUSSEN VINCONO LE ELEZIONI BATTENDO LA CURVACEA THORNING SCHMIDT - I POPULISTI XENOFOBI DEL “PARTITO DEL POPOLO” PRENDONO IL 21% DEI VOTI E DIVENTANO LA SECONDA FORZA POLITICA

lars lokke rasmussenlars lokke rasmussen

Da www.corriere.it

 

La Danimarca svolta a destra. Il blocco conservatore dell’ex premier Lars Løkke Rasmussen (spodestato 4 anni fa dal centrosinistra), ha vinto le elezioni politiche in Danimarca con il 51,5% dei voti, battendo la coalizione di centrosinistra guidata dalla premier uscente Helle Thorning-Schmidt che ha ammesso la sconfitta.

 

L’opposizione si assicurerebbe 90 seggi su un totale di 179, la maggioranza necessaria per guidare il Paese scandinavo per i prossimi anni. Sorprendente il risultato dei populisti xenofobi del Partito del popolo danese (Df) che, facendo della bandiera anti immigrazione uno dei temi della loro campagna elettorale, hanno conquistato il 21,1% dei voti, diventando di fatto il secondo partito in Parlamento.

 

LA PREMIER USCENTE: «ABBIAMO PERSO»

helle thorning schmidt col marito steven kinnockhelle thorning schmidt col marito steven kinnock

I socialdemocratici della premier uscente Helle Thorning-Schmidt restano il primo partito con il 26,3% dei voti, ma hanno ammesso la sconfitta. «Abbiamo perso per un soffio», ha commentato Thorning-Schmidt, annunciando che si sarebbe dimessa da premier e da leader del partito. «Sono convinta che Loekke (Rasmussen) ami il nostro Paese - ha aggiunto - e dovrebbe essere felice di ereditare una Danimarca in gran forma».

 

helle thorning schmidt e lars lokke rasmussenhelle thorning schmidt e lars lokke rasmussen

«Quattro anni fa abbiamo riconsegnato le chiavi dell’ufficio del premier. Era solamente un prestito», sono state le prime parole di Rasmussen dopo il verdetto delle urne. Lars Lokke Rasmussen è stato ministro nei governi del suo omonimo Anders Fogh Rasmussen e nel 2009 era diventato premier quando Fogh Rasmussen era stato eletto segretario generale della Nato. Nel 2011 aveva perso le elezioni e aveva dovuto cedere il posto alla socialdemocratica Thorning-Schmidt. «C’è una maggioranza che ritiene che la Danimarca abbia bisogno di un nuovo governo e ci ha dato la possibilità di riprendere quelle chiavi», ha aggiunto Rasmussen.

 

helle thorning schmidt 3helle thorning schmidt 3

LA COALIZIONE VINCENTE

helle thorning schmidt helle thorning schmidt

Il blocco di destra, formato da Venstre (il partito della destra liberale guidato da Rasmussen), Partito popolare danese (Df), Alleanza liberale e conservatori, ha ottenuto 90 seggi, contro gli 85 della sinistra attualmente al governo. Il Df ha conquistato 37 seggi, tre in più di Venstre (19,5%) e ben 15 in più rispetto alle elezioni di quattro anni fa. L’immigrazione, la crisi economica internazionale, dalla quale la Danimarca sembra essere uscita bene, ed il tema dello stato sociale, hanno dominato il dibattito pre-elettorale.

helle thorning schmidt   helle thorning schmidt

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)