DIAMO UNA RINFRESCATA A HILLARY - ARRIVANO DUE MAGHI DEL MARKETING PER RINNOVARE L’IMMAGINE LOGORA DELLA CLINTON IN CORSA PER LA CASA BIANCA

Paolo Mastrolilli per “la Stampa”

bill hillary clintonbill hillary clinton

 

Hillary Clinton è come un hamburger di McDonald’s: noto a tutti, che è un bel vantaggio, ma anche un po’ usurato. Perciò, come ha scoperto il «Washington Post», lei ha assunto due geni del marketing che dovranno reinventare il suo brand, nella speranza di rinfrescarlo al punto da farle conquistare la Casa Bianca.
 

I mille volti della signora
La storia di Hillary la conoscono tutti: avvocato di grido; first lady prima antipatica, e poi compatita per i tradimenti del marito; efficace senatrice di New York impegnata anche a tappare le buche nelle strade; fallimentare candidata presidenziale che non aveva saputo competere col messaggio di cambiamento portato da Barack Obama; pragmatica segretaria di Stato, almeno fino al guaio scoppiato con l’attacco terroristico di Bengasi. Ora, però, come si trasforma questa storia in una nuova narrazione, capace di ispirare gli elettori? Come si evita il rischio che la gente, stanca di sentirla nominare, le volti ancora le spalle?
 

elizabeth warren hillary clintonelizabeth warren hillary clinton

Gli angeli del look
Le persone incaricate di trovare una risposta a queste domande sono Wendy Clark, presidente del marketing per la Coca Cola in Nord America, e Roy Spence, fondatore della GSD&M, una compagnia che ha rifatto l’immagine di stati e multinazionali. Entrambi hanno preso un periodo sabbatico dai loro impegni, e per i prossimi due anni si dedicheranno a ridefinire il messaggio di Hillary. Si occuperanno di tutto, da come disegnare la lettera H che distinguerà la sua campagna, fino agli spot per veicolarne il messaggio.
 

Il primo problema è trovarlo questo messaggio. Non può essere l’esperienza, che aveva già fallito nel 2008. Non può essere basato sul suo passato, perché si porta dietro troppi bagagli pesanti. Proprio come si fa con aziende storiche tipo Coca Cola o McDonald’s, quindi, bisognerà sfruttare la notorietà del marchio, ma allo stesso tempo riverniciarlo con nuovi contenuti. Renderlo di nuovo «attraente» e alla moda, come se fosse un prodotto della Apple, o quanto meno una Microsoft che tenta di reinventarsi dopo gli anni di Bill Gates.
 

BILL E HILLARY CLINTON AL FUNERALE DI MARIO CUOMOBILL E HILLARY CLINTON AL FUNERALE DI MARIO CUOMO

Messaggio da rinfrescare
Il messaggio su cui finora ha puntato Hillary è quello dell’eguaglianza economica, cioè il superamento degli squilibri fra ricchi e poveri, aumentati durante la crisi economica. Thomas Piketty, in altre parole, ma preso dal centro moderato, senza urtare con posizioni populiste i grandi finanziatori di Wall Street, con cui la famiglia Clinton ha sempre avuto ottimi rapporti.

 

obama hillary e bill clintonobama hillary e bill clinton

Nei suoi tweet, ad esempio, lei ha usato l’hashtag #FairShot e #FairShare, per segnalare ai banchieri che non ha in mente la redistribuzione socialista, e alla classe media che vuole garantire a tutti una giusta occasione di emergere. È solo un’idea in embrione, per ora. Toccherà poi agli specialisti del marketing allargarla, e trasformarla in un brand che convinca la maggioranza degli elettori a comprarlo.

Thomas Piketty Thomas Piketty

 

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