DOPO LE BORDATE DI BERGOGLIO ALLO SFARZO VATICANO, ARRIVA IL “GALATEO PER I PRETI”, DECALOGO PER RELIGIOSI MINIMAL-CHIC: VIVERE BASIC, NO A SALAMI E CIBI PRECOTTI E VIA LE PANZE CURIALI

Il libricino lo ha scritto Michele Garini, vicario di Asola in provincia di Mantova: “Durante l’eucarestia, il sacerdote deve far sì che i corredi siano coordinati, i fiori freschi e le candele vere. L’ostia non può essere stantia, né il vino aspro. Non bisogna appoggiarsi all’altare né asciugarsi il sudore. Look? Si ai bermuda no alla canottiera”…

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Camilla Strada per "Vanity Fair"

Legge Vanity Fair, abita Ikea (con qualche tocco di design) e fa shopping all'outlet: perché - questa la sua filosofia - il prete deve essere prete non solo nello spirito. Lungi dagli sfarzi di «Monsignor 500», il vescovo-bancario Scarano, indagato per riciclaggio in Vaticano, che colleziona case di lusso, opere d'arte e pezzi da 500 nel portafogli, don Michele Garini, 33enne vicario di Asola (Mantova), ha scritto il Galateo per i preti e le loro comunità.

GALATEO PER I PRETI E LE LORO COMUNITAGALATEO PER I PRETI E LE LORO COMUNITA

Contro gli sprechi di certi sacerdoti, ma anche contro la sciatteria di altri, dà semplici - ma essenziali - consigli di stile: da come sistemare casa («che non dev'essere una reggia, ma un luogo pulito e accogliente anche per i fedeli») a come si sta a tavola (e soprattutto che cosa si deve mangiare: «Basta cibi precotti e salami in regalo, troppi sacerdoti tendono al sovrappeso»). Fino alla gestione dell'«altra» tavola, l'altare.

DON MICHELE GARINIDON MICHELE GARINI

Perché, che cosa non deve mai fare un prete durante la messa?
«Se avessi ospiti a cena, presenterei la tovaglia macchiata, tovaglioli spaiati e cibo scadente? Eh, no, mica voglio fare brutta figura. Quindi, anche durante l'eucarestia, il sacerdote deve far sì che i corredi siano coordinati, i fiori freschi e le candele vere; l'ostia non può essere stantia, né il vino aspro. Infine, buone maniere: non appoggiatevi all'altare, non siete in un saloon, non asciugatevi il sudore, né infilate le dita nel calice».

DON MICHELE GARINIDON MICHELE GARINI

Passiamo all'abito: cosa c'è nel guardaroba ideale?
«Oltre a clergymen e talare, che il sacerdote deve saper indossare senza vergogna, di tutto: dai jeans al pantalone elegante, e poi maglioncini, T-shirt, bermuda. L'importante è non eccedere e usare abiti della giusta taglia, fatti di materiali buoni. Magari evitiamo di andare in giro in canottiera. Ma questo non vale solo per i preti».

Ha uno stilista di riferimento?
«Ma va, faccio shopping negli outlet o con i saldi: oggi, dai capelli alle scarpe, avrò addosso al massimo 100 euro. D'altra parte, la mia retribuzione come sacerdote si aggira sui 930 euro al mese».

DON MICHELE GARINIDON MICHELE GARINI

Anche il Papa punta sulla sobrietà: le piace come si veste?
«Molto, Papa Francesco ha uno stile sobrio ma non banale, né sciatto. Ha rinunciato agli orpelli tradizionali, molto anacronistici, come il camauro o l'ermellino: non è un principe rinascimentale».

 

 

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