- DOPO LE GUARDIE, ANCHE UN CONTROLLORE SVIZZERO PER LO IOR – PARLA RENE’ BRUELHART CHIAMATO DAL PAPA PER “RIPULIRE” LA FINANZA DELLA SANTA SEDE – “LA SANTA SEDE E IL VATICANO NON SONO CENTRI FINANZIARI. - MA CERTE ISTITUZIONI ALL'INTERNO DELLA SANTA SEDE E DEL VATICANO DEBBONO TUTTAVIA COMPIERE ATTIVITÀ FINANZIARIE, E UNA DI QUESTE ISTITUZIONI (LO IOR) IN QUESTO MOMENTO È ‘‘SOTTO OSSERVAZIONE” - IL 29 SETTEMBRE ALLA SBARRA IL MAGGIORDOMO DEL PAPA PAOLO GABRIELE E IL TECNICO INFORMATICO CLAUDIO SCIARPELLETTI… -

Condividi questo articolo


1- DAL VATICANO CONTRASTI EFFICACI AL RICICLAGGIO E ALLA FINANZA OPACA»
M. Antonietta Calabrò per il Corriere della Sera

RENE BRUELHARTRENE BRUELHART

Quarant'anni, René Bruelhart, svizzero, è stato «ingaggiato» dalla Segreteria di Stato vaticana come consulente per proseguire nel cammino di adeguamento agli standard internazionali delle strutture finanziarie della piccola città-Stato del Papa. Bruelhart è da dieci anni molto impegnato a livello internazionale nella lotta al riciclaggio e nel contrasto ai crimini finanziari.

gotti tedeschi jpeggotti tedeschi jpeg

Non dal punto di vista accademico, ma dal punto di vista operativo. Uno specialista che ha aiutato il Liechtenstein a uscire dalla lista nera dei Paesi sospetti, un professionista molto apprezzato nel mondo delle Financial intelligence unit (che segnalano le «anomalie», come in Italia l'Uif della Banca d'Italia). Tanto da essere scelto nel 2010 come vicepresidente del gruppo Egmont (che raggruppa le Fiu di 131 Paesi).

gotti tedeschigotti tedeschi

Come è capitato in Vaticano?
«Mi hanno contattato loro. La Chiesa gioca un ruolo centrale nel mondo e ha una responsabilità morale di ampia portata, di cui è ben consapevole. La motivazione che mi guida è quella di aiutare l'impegno della Santa Sede affinché questa responsabilità sia pienamente perseguita nella trasparenza e nell'affidabilità finanziaria delle attività della Santa Sede stessa e del Vaticano. Ed eccomi qui».

CARDINALE TARCISO BERTONECARDINALE TARCISO BERTONE

Come le apparivano «dall'esterno» le istituzioni finanziare del Vaticano?
«Il mondo dall'esterno sembra sempre differente da quello che si comincia a vedere quando si è direttamente coinvolti. Comunque, dall'esterno, ho visto tanti miti aleggiare sulla Santa Sede e il Vaticano. Io piuttosto preferisco confrontarmi con i fatti. Un fatto è che la Santa Sede e il Vaticano non sono centri finanziari.

PAPA BENEDETTO XVI E TARCISIO BERTONEPAPA BENEDETTO XVI E TARCISIO BERTONE

Un fatto è che certe istituzioni all'interno della Santa Sede e del Vaticano debbono tuttavia compiere attività finanziarie, benché di portata e ammontare limitati, e una di queste istituzioni (lo Ior, ndr) in questo momento è ‘‘sotto osservazione''. Ed è un fatto anche che negli ultimi anni la Santa Sede e il Vaticano hanno creato un sistema legale e istituzionale per contrastare attività illecite in ambito finanziario, sistema che intendono ulteriormente rafforzare».

Ci spieghi qualcosa della sua esperienza come vicepresidente del gruppo Egmont, la rete globale delle Fiu...
«L'importanza del Gruppo Egmont è cresciuta molto negli ultimi anni e oggi ne fanno parte 131 Paesi. Ma non è cresciuto solo il numero dei partecipanti. Più importante ancora è che il mandato delle Fiu è stato cambiato fortemente negli ultimi anni e così le aspettative nel lavoro svolto dalle Fiu. L'attuale crisi finanziaria globale dimostra che la stabilità di un centro finanziario è legata in modo molto stretto all'integrità di quel centro finanziario. E in questo una Fiu gioca ormai un ruolo chiave».

bertone papa bigbertone papa big

Come giudica il Rapporto del comitato Moneyval sul Vaticano?
«L'esito del Rapporto mostra che la Santa Sede e il Vaticano hanno compiuto sforzi notevoli nel corso degli ultimi anni per lottare contro il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo e che tutto ciò è stato fatto seguendo la strada giusta. Questa strada deve essere continuata e ciò verrà fatto sviluppando ulteriormente un sistema funzionale e sostenibile per proteggere l'integrità della Santa Sede e della Città del Vaticano».

MISTERI IN VATICANOMISTERI IN VATICANO

2-VATILEAKS, A FINE MESE IL PROCESSO A GABRIELE

Inizierà il 29 settembre il processo contro il «corvo» vaticano Paolo Gabriele, l'ex maggiordomo del Papa rinviato a giudizio per «furto aggravato» di documenti, rubati dallo studio di Benedetto XVI. Assieme a lui andrà a giudizio anche il tecnico informatico Claudio Sciarpelletti, accusato di favoreggiamento e il cui ruolo, tuttavia, è considerato «marginale» nel caso «Vatileaks». La prima udienza è fissata alle 9.30 nell'aula delle udienze del tribunale vaticano.

VATICANOVATICANO

Un processo pubblico al quale potranno assistere di volta in volta dei «pool» di giornalisti mentre non sarà consentito l'accesso né ai fotografi né agli operatori tv. Si comincia, dunque, a un mese e mezzo dalla «chiusura parziale» dell'istruttoria, il 13 agosto. Si è data la «precedenza» al reato di «furto aggravato» perché già c'erano tutti gli elementi per andare subito a giudizio: due arresti, l'«enorme quantità di documenti» trovata in casa dell'ex maggiordomo più i 37 scovati nell'appartamento che «Paoletto» usava a Castelgandolfo, la confessione, le testimonianze.

L'avvocato Carlo Fusco ha rinunciato all'incarico di difensore e ad assistere Gabriele resta al momento l'altro legale, Cristiana Arru. Del resto l'inchiesta prosegue, si parla di almeno quattro persone sotto indagine ma non ancora indagate formalmente. A parte il «furto aggravato», resta da indagare su altri reati: delitti contro lo Stato e i suoi poteri, vilipendio delle istituzioni, calunnia, diffamazione, inviolabilità dei segreti e concorso di più persone in reato. Si cercano prove e riscontri per celebrare un altro processo.

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

FLASH! - AVVISATE IL VICE PRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI, CHE DOPO IL SUO INCONTRO CON MELONI SÌ È PUBBLICAMENTE ALLINEATO AL GOVERNO NELLA SCONTRO CON I MAGISTRATI SUGLI IMMIGRATI, IL CONTRARIO DI CIÒ CHE PREVEDEREBBE IL SUO RUOLO DI GARANTE DELL’AUTONOMIA E DELL’INDIPENDENZA DELL’ORDINE GIUDIZIARIO, L’IRRITAZIONE DI MATTARELLA, PRESIDENTE DEL CSM, È COMPLETA. E AL PROSSIMO CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, IL CAPO DELLO STATO AVREBBE IN MENTE DI PARTECIPARE DI PERSONA…

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...

DAGOREPORT! MONTANELLI E FALLACI SCANSATEVE! AI GIORNALISTI DEL “CORRIERE DELLA SERA” SI INSEGNA A SCRIVERE IN MODO “INCLUSIVO” CON UN CORSO ON-LINE - L’ULTIMA FOLLIA DEL POLITICAMENTE CORRETTO APPLICATA ALL’EDITORIA SERVIRA’ PER APPRENDERE UN “USO NON SESSISTA DELLA LINGUA ITALIANA” E PER “EVITARE L’USO DEL MASCHILE SOVRAESTESO”: IN PRATICA, IL MATTINALE DEI CARABINIERI RISULTERÀ IN FUTURO MOLTO PIÙ ACCATTIVANTE DEI TITOLI INCLUSIVI - SUL LAVORO BISOGNA EVITARE LE MICRO-AGGRESSIONI, TIPO L’UOMO CHE SIEDE A GAMBE SPALANCATE (LA DONNA MAI?) - PER NON FARSI MANCARE NULLA ARRIVANO LE INDICAZIONI SU COME CHIAMARE I NERI E I TRANS -INSOMMA, CONTINUANDO CON QUESTA FINTA E IPOCRITA “ECOLOGIA DEL LINGUAGGIO” POI NON LAMENTATEVI SE TRIONFA TRUMP!