Da "lastampa.it"
«Bisogna ripulire l'Italia come fece Ercole con le stalle di Augia, enormi depositi di letame spazzati via da due fiumi deviati dall'eroe». Lo scrive Beppe Grillo sul suo blog. «È una fatica immane ma per salvarsi, o almeno limitare i danni, bisogna risanare il Paese, vanno sradicati inciuci, connivenze, diritti acquisiti, rendite di posizione, burocrazia», aggiunge, «Il lezzo delle stalle è ormai insopportabile».
BEPPEGRILLO GRILLO A ROMADurissima la reazione degli esponenti della maggioranza. «Grillo parla con gli stessi accenti violentemente antiparlamentari di Mussolini. Se oggi si rompesse il patto su cui si regge il governo Letta, commetteremmo lo stesso tragico errore che socialisti e popolari fecero all'inizio degli anni Venti del secolo scorso. Il fascismo nacque infatti e poté affermarsi solo grazie alla mancata collaborazione fra il socialismo e il popolarismo cattolico, spaccatura che oltretutto spiega anche l'affermazione del comunismo» dichiara il coordinatore del Pdl, Sandro Bondi. «Grillo istiga all'odio e alla violenza. Basta con questo patetico fascismo 2.0». attacca la Carfagna.
«In quasi tre anni i tagli della spesa hanno prodotto il nulla, meno di zero, sia con Monti che con Letta. È normale che sia così. Dal 2011 siamo governati dal Partito Unico, pdl e pdmenoelle, che vive di spesa pubblica, di favori, di lobby, di grandi opere inutili come l'Expo e la Tav in Val di Susa, del consenso di blocchi sociali indifferenti alla distruzione dello Stato», scrive ancora Grillo, «Non può suicidarsi. Parole al vento, dette e ridette. Gli sprechi sono ovunque intorno a noi, ma non c'è alcuna volontà politica di eliminarli. Questo è ormai chiaro a tutti. La spending review è stato solo un pessimo slogan mai applicato».
«Da mesi il governo di capitan Findus Letta si trastulla con un punto di Iva e il rinvio dell'IMU, con l'unica decisione di rimandare le decisioni mentre l'economia tracolla», prosegue, «Un governo inesistente composto da figure di seconda e terza fila senza nessun peso internazionale. L'Italia è come una scimmia ipnotizzata da un pitone. Ferma, immobile, paralizzata. La mancanza di una reazione qualunque di fronte alla protervia della politica sconfina nel mistero».
Ora, secondo il comico, «sembra che un intero popolo sia in attesa di qualcosa che verrà, che percepisce, ma non ha ancora messo a fuoco. Allo `Status Quo´, nuovo idolo sacro di questa democrazia malata e delle sue istituzioni, si sacrificano alla luce del sole, senza vergogna alcuna, valori etici e morali. Niente deve cambiare pena la catastrofe.
Si tollera che un condannato in secondo grado per evasione fiscale si presenti in Senato sorridente e irridente a capo di un partito, che una madre e la sua bambina vengano prelevate da uno Stato straniero nella loro casa, si tollera un Parlamento di servi nominati da quattro segretari grazie a una legge elettorale feudale, si ignora la continua violazione della Costituzione». «Disposti a tutto per sopravvivere, ma essersi venduti l'anima non basterà. Il lezzo delle stalle è ormai insopportabile», conclude.