ECCO PERCHÉ È STATO ELETTO BERGOGLIO: I “LATINOS” NEGLI USA SI RIAVVICINANO ALLA CHIESA CATTOLICA

Giacomo Galeazzi per "la Stampa"

"Pope is dope", il Papa e' fico, esplodono di inatteso entusiasmo i graffiti e i murales nelle sterminate periferie metropolitane. Persino nella centenaria Community Church "evangelical", tra le maestose palme e i prati all'inglese affacciati sulla centralissima Lincoln Road, il consenso ecumenico per Bergoglio e' un'onda travolgente che unisce i quartieri "latinos" affollati di muratori e cameriere alla secolarizzatissima movida di Ocean Drive, in tutto simile a una Rimini tropicale.

"Sono argentina e mi commuove vedere quello che di straordinario sta accadendo qui- spiega Lynette Rivers-.Francesco suscita emozioni e sentimenti profondi in tutta la popolazione, soprattutto nelle fasce più disagiate che sentono di avere trovato in lui un inatteso portavoce. E' un autentico miracolo: in sei mesi la percezione della Chiesa cattolica e' totalmente cambiata. Finalmente sentiamo il Papa come uno di noi". E non e' solo una sensazione superficiale.

Nella diocesi piu' ispanica degli Stati Uniti, l'effetto-Bergoglio si traduce, infatti, in un'esplosione di partecipazione religiosa e nel boom di corsi per adulti che desiderano ricevere i sacramenti. Inoltre, come un tam tam, si rincorre una voce che e' diventata un desiderio di massa: il Pontefice potrebbe far tappa in Florida nel suo viaggio negli Usa.

Non solo New York (come i predecessori Montini, Wojtyla e Ratzinger) ma anche la terra dell'immigrazione. "Per un Papa figlio di immigrati sarebbe un gesto fortissimo, un dono immenso alla citta' che rappresenta l'epicentro continentale della cultura ispanica - afferma Marica Morelli, che a Miami si e' trasferita dall'Italia con il marito -.Il fatto di essere il primo Papa sudamericano della storia rafforza la sua voce sulla scena pubblica e gli assegna un ruolo molto importante nella battaglia per ottenere dal governo degli Stati Uniti condizioni piu' accettabili per gli immigrati".

Il motivo per cui i cardinali "yankees" abbiano sostenuto la candidatura di Bergoglio in conclave appare evidente nelle parrocchie. Sacerdoti e religiosi concordano: mai vista tanta gente come nell'ultimo semestre. L'arcidiocesi guidata da monsignor Thomas Wenski, originario della Polonia, e' composta per l'80% da "latinos" e in tutti gli Stati Uniti il 40% dei cattolici e' conterraneo di Bergoglio. Nella parrocchia San Francesco di Sales, nel cuore della Sesta strada di Miami Beach, padre Gabriel Vigues e' un torrente in piena.

"E' indescrivibile quanto il Papa stia rivitalizzando la fede e attirando persone che mai si erano avvicinate alla religione cattolica - sottolinea padre Gabriel in buon italiano -.Poco fa una ragazza dell'Uruguay mi ha detto che per la prima volta in 27 anni di vita sente di potersi fidare della Chiesa. Come lei, tantissimi hanno iniziato il percorso per il battesimo, la prima comunione e la cresima".

La messa e' un melting point di etnie, culture e classi sociali, una Babele di lingue e tradizioni. "Vengono persone poverissime e miliardari- osserva padre Vigues-. I volontari della San Vincenzo de' Paoli aiutano tutti senza fare distinzione tra chi e' cattolico e chi non lo e'. C'e' gente che qui lavora in nero da vent'anni ma non ha alcun diritto e se sta male non puo' neppure andare in ospedale per paura di essere identificata ed espulsa. Gli immigrati illegali sono dei fantasmi, non esistono per le autorita' e ora moltissimi si aspettano che Francesco solleciti il governo e il congresso a cambiare la legge ".

Intanto sui bollettini parrocchiali dilagano i Tweet di Francesco in tre lingue: inglese, spagnolo ed italiano. "L'azione del Pontefice suscita enormi speranze e consente di guardare il futuro con un ottimismo che prima non c'era", puntualizza Valeria Castellanos, 18enne proveniente dal Venezuela. E Gabriel Bacchin, studente 27, originario del Brasile, paragona l'auspicata visita di Francesco a Miami allo "storico bagno di folla di Rio de Janeiro", dove lo scorso luglio "il mondo intero ha visto quale straordinaria autorita' morale e spirituale abbia questo Pontefice umile e comunicativo".

Alfred Delgado, insegnante 34enne, cita la famosa espressione del capo dei vescovi Usa, Dolan:"Nuovo marketing per la stessa merce: con Francesco e' cambiato il modo di proporre il Vangelo e cio' avvicina la gente alla fede dopo anni estremamente negativi nei quali gli scandali del clero pedofilo ha indotto molti fedeli a rifugiarsi nelle denominazioni protestanti". Insomma, "quella di Francesco non e' una versione edulcorata della fede cattolica".

I capisaldi della dottrina "vengono riaffermati senza cedimenti", pero' "il clima per i lontani e' di accoglienza, non piu' di condanna". Lo stile "informale e diretto di Bergoglio", evidenzia Amanda Ross-Gomez, "cancella le distanze e supera anche quegli antichi pregiudizi verso la Chiesa cattolica che in questa nazione non ha mai permesso una reale immedesimazione popolare con il papato inteso come l'istituzione". Insomma, "Francesco e' il primo Papa di cui si puo' parlare bene senza venire etichettati come papisti". Non solo un'identificazione "Hispanic", ma "l'avvio di una nuova era per 65 milioni di cattolici statunitensi".

 

PAPA BERGOGLIO CON IL ROSARIO COME ORECCHINO COMUNITA GAY ARGENTINA PROTESTA CONTRO BERGOGLIO BERGOGLIO WOJTYLAGIOVANNI PAOLO II WOJTYLA IN MONTAGNA l argentina jorge mario medium time pope francis percorso bloccato per scola e scherer bergoglio lontano da polemiche romane RATZINGER E WOJTYLA argetina pope latin a torr

Ultimi Dagoreport

jd vance papa francesco bergoglio

PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO IDEA SOLO DOPO L’INCONTRO DEL NUMERO DUE DI TRUMP CON IL SEGRETARIO DI STATO: VANCE SI È MOSTRATO RICETTIVO DI FRONTE AL LUNGO ELENCO DI DOSSIER SU CUI LA CHIESA È AGLI ANTIPODI DELL’AMMINISTRAZIONE AMERICANA, E HA PROMESSO DI COINVOLGERE IL TYCOON. A QUEL PUNTO IL PONTEFICE SI È CONVINTO E HA ACCONSENTITO AL BREVE FACCIA A FACCIA – SUI SOCIAL SI SPRECANO POST E MEME SULLA COINCIDENZA TRA LA VISITA E LA MORTE DEL PAPA: “È SOPRAVVISSUTO A UNA POLMONITE BILATERALE, MA NON È RIUSCITO A SOPRAVVIVERE AL FETORE DELL’AUTORITARISMO TEOCRATICO” – I MEME

jd vance roma giorgia meloni

DAGOREPORT – LA VISITA DEL SUPER CAFONE VANCE A ROMA HA VISTO UN SISTEMA DI SICUREZZA CHE IN CITTÀ NON VENIVA ATTUATO DAI TEMPI DEL RAPIMENTO MORO. MOLTO PIÙ STRINGENTE DI QUANTO È ACCADUTO PER LE VISITE DI BUSH, OBAMA O BIDEN. CON EPISODI AL LIMITE DELLA LEGGE (O OLTRE), COME QUELLO DEGLI ABITANTI DI VIA DELLE TRE MADONNE (ATTACCATA A VILLA TAVERNA, DOVE HA SOGGIORNATO IL BUZZURRO), DOVE VIVONO DA CALTAGIRONE AD ALFANO FINO AD ABETE, LETTERALMENTE “SEQUESTRATI” PER QUATTRO GIORNI – MA PERCHÉ TUTTO QUESTO? FORSE LA SORA “GEORGIA” VOLEVA FAR VEDERE AGLI AMICI AMERICANI QUANTO È TOSTA? AH, SAPERLO...

giovanbattista fazzolari giorgia meloni donald trump emmanuel macron pedro sanz merz tusk ursula von der leyen

SE LA DIPLOMAZIA DEGLI STATI UNITI, DALL’UCRAINA ALL’IRAN, TRUMP L’HA AFFIDATA NELLE MANI DI UN AMICO IMMOBILIARISTA, STEVE WITKOFF, DALL’ALTRA PARTE DELL’OCEANO, MELONI AVEVA GIÀ ANTICIPATO IL CALIGOLA DAZISTA CON LA NOMINA DI FAZZOLARI: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO (2018) CHE GESTISCE A PALAZZO CHIGI SUPERPOTERI MA SEMPRE LONTANO DALLA VANITÀ MEDIATICA. FINO A IERI: RINGALLUZZITO DAL FATTO CHE LA “GABBIANELLA” DI COLLE OPPIO SIA RITORNATA DA WASHINGTON SENZA GLI OCCHI NERI (COME ZELENSKY) E UN DITO AL CULO (COME NETANYAHU), L’EMINENZA NERA DELLA FIAMMA È ARRIVATO A PRENDERE IL POSTO DEL MINISTRO DEGLI ESTERI, L’IMBELLE ANTONIO TAJANI: “IL VERTICE UE-USA POTREBBE TENERSI A ROMA, A MAGGIO, CHE DOVREBBE ESSERE ALLARGATO ANCHE AGLI ALTRI 27 LEADER DEGLI STATI UE’’ – PURTROPPO, UN VERTICE A ROMA CONVINCE DAVVERO POCO FRANCIA, GERMANIA, POLONIA E SPAGNA. PER DI PIÙ L’IDEA CHE SIA LA MELONI, OSSIA LA PIÙ TRUMPIANA DEI LEADER EUROPEI, A GESTIRE L’EVENTO NON LI PERSUADE AFFATTO…

patrizia scurti giorgia meloni giuseppe napoli emilio scalfarotto giovanbattista fazzolari

QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL CDA DI FINCANTIERI? EMILIO SCALFAROTTO! L’EX “GABBIANO” DI COLLE OPPIO VOLATO NEL 2018 A FIUMICINO COME ASSESSORE ALLA GIOVENTÙ, NON VI DIRÀ NULLA. MA DAL 2022 SCALFAROTTO HA FATTO IL BOTTO, DIVENTANDO CAPO SEGRETERIA DI FAZZOLARI. “È L’UNICO DI CUI SI FIDA” NELLA GESTIONE DI DOSSIER E NOMINE IL DOMINUS DI PALAZZO CHIGI CHE RISOLVE (“ME LA VEDO IO!”) PROBLEMI E INSIDIE DELLA DUCETTA - IL POTERE ALLA FIAMMA SI TIENE TUTTO IN FAMIGLIA: OLTRE A SCALFAROTTO, LAVORA PER FAZZO COME SEGRETARIA PARTICOLARE, LA NIPOTE DI PATRIZIA SCURTI, MENTRE IL MARITO DELLA POTENTISSIMA SEGRETARIA-OMBRA, GIUSEPPE NAPOLI, È UN AGENTE AISI CHE PRESIEDE ALLA SCORTA DELLA PREMIER…

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEL PIÙ GRANDE RISIKO BANCARIO D’ITALIA? L’ASSEMBLEA DI GENERALI DEL 24 APRILE È SOLO LA PRIMA BATTAGLIA. LA GUERRA AVRÀ INIZIO DA MAGGIO, QUANDO SCENDERANNO IN CAMPO I CAVALIERI BIANCHI MENEGHINI - RIUSCIRANNO UNICREDIT E BANCA INTESA A SBARRARE IL PASSO ALLA SCALATA DI MEDIOBANCA-GENERALI DA PARTE DELL’”USURPATORE ROMANO” CALTAGIRONE IN SELLA AL CAVALLO DI TROIA DEI PASCHI DI SIENA (SCUDERIA PALAZZO CHIGI)? - QUALI MOSSE FARÀ INTESA PER ARGINARE IL DINAMISMO ACCHIAPPATUTTO DI UNICREDIT? LA “BANCA DI SISTEMA” SI METTERÀ DI TRAVERSO A UN’OPERAZIONE BENEDETTA DAL GOVERNO MELONI? O, MAGARI, MESSINA TROVERÀ UN ACCORDO CON CALTARICCONE? (INTESA HA PRIMA SPINTO ASSOGESTIONI A PRESENTARE UNA LISTA PER IL CDA GENERALI, POI HA PRESTATO 500 MILIONI A CALTAGIRONE…)

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...