1. MPS SPONSOR DELLA BOSCHI
maria elena boschi come la thatcher
Denuncia Clemente Mastella, ex ministro e oggi candidato sindaco per il Comune di Benevento: «Una delle prime banche italiane scende in politica. Per le Amministrative fa pubblicità ai candidati del Pd». Pare infatti - prosegue Mastella - che «utilizzando i numeri di cellulare dei propri clienti li invita a partecipare al comizio del ministro Maria Elena Boschi». Ma qual è l'istituto sponsor del ministro? Scava scava e spunta Mps. Una banca che si muove per il Pd. Ma la Boschi non è la stessa che aveva denunciato l'ostilità dei poteri forti contro il governo? Vai a sapere...
2. SE RICARICHI IL TELEFONO FAI CAMPAGNA PER IL PD
Franco Bechis per Liberoquotidiano.it
Il signor A. V. è uno stimato professionista di Benevento. Da anni per il suo lavoro e i suoi risparmi ha aperto un conto in una delle due filiali del Monte dei Paschi di Siena nella cittadina campana. Siccome A. V. ci sa fare con le nuove tecnologie, ha attivato una serie di servizi bancari un pizzico più tecnologici. Può muovere il conto on line, dare disposizioni al telefono e soprattutto ha scelto di attivare il servizio di messaggistica per avere le notifiche di qualsiasi operazione bancaria venga fatta. Stessa cosa per Bancomat e carta di credito appoggiati sul conto Mps.
viva santa boschi la processione di crozza renzi
È un modo per stare più tranquilli: se per caso la transazione non fosse riconosciuta, in pochi secondi è in grado di bloccarla.
Può capitare spesso: una carta di credito o un bancomat clonati in un esercizio o durante gli acquisti on line, e anche le password per accedere al conto on line talvolta diventano preda di qualche hacker. Per questo il signor A.V.segue con particolare attenzione ogni messaggio che arriva sul telefonino dalla sua banca. Gli comunicano il bonifico andato a buon fine, la ricarica telefonica effettuata.
viva santa boschi la processione di crozza renzi
Talvolta, poiché ha dato il consenso come eccezione alla privacy, arriva qualche messaggio commerciale su prodotti o contratti offerti dall' istituto senese.
Come la proposta di un abbonamento a Fastweb per avere Internet ultraveloce a un prezzo speciale per i correntisti Mps. Ma l' altro giorno l' sms mandato dalla sua banca di fiducia l' ha fatto proprio sobbalzare.
monte dei paschi di siena maria elena boschi
Passata la paura per un' operazione bancaria che sapeva di non avere fatto, sulle prime il signor A. V. ha pensato a una nuova proposta commerciale. Poi ha letto e grande è stata la sorpresa. «Sabato 30 aprile», esordiva il messaggio inviato da Mps, «ore 11, c/o Teatro Massimo Benevento, manifestazione elettorale con il ministro Maria Elena Boschi a sostegno di Raffaele Del Vecchio. Non mancare».
crozza renzi e boschi maurizio crozza nei panni di matteo renzi canta per maria elena boschi 5
Nella vita aveva visto di tutto, e sulla sua banca di fiducia certo aveva sentito talvolta battute.
C' era chi la chiamava la «Banca rossa», e non è un mistero che fosse nata e dominata da territori in cui il Pci, poi Pds, Ds e infine Pd l' aveva sempre fatta da padrone. Un po' era leggenda, un po' verità. Quando per la prima volta il capitale del Monte dei Paschi di Siena fu aperto ad azionisti privati di un certo peso, i primi a dare un' occhiata a quel che avveniva dentro quel corpaccione restarono assai stupiti: c' erano due banche all' interno, parallele.
Una tradizionale, e al suo fianco una squisitamente politica. Ogni posizione dirigenziale era praticamente raddoppiata, con un dirigente di mercato che si affiancava a uno politico. Poi però è passata un po' di acqua sotto i ponti di Siena, e quel groviglio ha dovuto fare i conti con i clamorosi pasticci combinati lì dentro da quel management tutto particolare. La banca politica fu costretta a più di un passo indietro, travolta dalle inchieste giudiziarie e dai buchi di bilancio.
monte-dei-paschi-di-siena-sede
Mps è stata la sola banca davvero salvata dallo Stato italiano negli anni della crisi. Furono inventati dei bond speciali per aiutarla, e alla fine dal 2015 lo Stato italiano ne è diventato azionista al 4,5%. In quel periodo fra i primi a tuonare contro la politicizzazione di Mps fu l' astro nascente alla conquista del Pd, Matteo Renzi. E si capisce bene perché: l' influenza politica su quell' istituto di credito era sì del Pd, ma di quello che combatteva il sindaco di Firenze: il punto di riferimento era infatti Massimo D' Alema. Deve essere accaduto che una volta convertito il Pd anche Mps si sia adeguato.
Restando legata a doppio filo alla politica, ma convertendosi al renzismo. Da lì deve essere derivato quell' ingresso così rumoroso nella messaggistica dei clienti di Benevento per fare propaganda alla Boschi e lanciare il suo pupillo Pd che si candida sindaco della città (di cui è già vicesindaco) il prossimo 5 giugno. Poi- certo- è possibile che l' istituto senese abbia affidato a un call center esterno quella messaggistica, e che quindi la sponsorship politica derivi da lì. Ma per i clienti quella è Mps, e lo choc è stato grande.