FIATO ALLE TRUMP: ‘E' UFFICIALE, SPOSTEREMO L’AMBASCIATA A GERUSALEMME’. IL MONDO ARABO (E NON SOLO) VA IN TILT - IL PUZZONE CHIAMA ABU MAZEN E AL SISI, CHE AVVERTONO DEI ‘PERICOLI’ DI UNA MOSSA SIMILE - PICCOLO DETTAGLIO: TRUMP FECE QUESTA PROMESSA GIÀ A GENNAIO 2016, DURANTE LE PRIMARIE. PER POI RIBADIRLA DA CANDIDATO E DA PRESIDENTE ELETTO. GLI AMERICANI LO HANNO VOTATO BEN CONSAPEVOLI DI QUESTA SCELTA
TRUMP IL 20 GENNAIO 2016 (QUASI DUE ANNI FA, ALL’INIZIO DELLE PRIMARIE REPUBBLICANE): ‘SPOSTERÒ L’AMBASCIATA AMERICANA DA TEL AVIV A GERUSALEMME’
http://www.jpost.com/US-Elections/Trump-pledges-to-move-US-embassy-from-Tel-Aviv-to-Jerusalem-442091
TRUMP A ABU MAZEN, SPOSTEREMO AMBASCIATA A GERUSALEMME
(ANSA) - Donald Trump ha informato il presidente palestinese Abu Mazen "della sua intenzione di spostare l'ambasciata americana da Tel Aviv a Gerusalemme". Lo scrive la Wafa riferendo della telefonata tra i due. Abu Mazen ha ammonito Trump "dei pericoli di una tale decisione sul processo di pace, sulla sicurezza e la stabilità nella regione e nel mondo".
DONALD TRUMP BENJAMIN NETANYAHU
Abu Mazen ha ribadito, secondo quanto riferito dal portavoce presidenziale Abu Rudeina alla Wafa, che "non ci può essere nessuno Stato palestinese senza Gerusalemme est come capitale, in conformità con le risoluzioni di legittimità internazionale e l'iniziativa di pace araba". "Il presidente - ha aggiunto Abu Rudeina - continuerà i suoi contatti con i leader mondiali per prevenire azioni inaccettabili".
GERUSALEMME:PRESSING SU TRUMP,SVOLTA POTREBBE SLITTARE
(ANSA) - La decisione di Donald Trump su Gerusalemme potrebbe slittare. Lo scrive la Cnn citando fonti dell'amministrazione Usa. A provocare un rinvio rispetto ai tempi previsti sarebbe la discussione apertasi all'interno della Casa Bianca in seguito alle pressioni degli alleati, dalle cancellerie europee a quelle dei paesi arabi. In particolare si starebbe valutando come controbilanciare la decisione tenendo conto anche delle istanze dei palestinesi.
GERUSALEMME: IL CAIRO, TRUMP HA CHIAMATO SISI PER INFORMARLO
(ANSA) - Il presidente americano Donald Trump ha chiamato il capo di Stato egiziano Abdel Fattah al Sisi per un colloquio telefonico "sulla decisione di trasferire l'ambasciata di Washington ad Al-Qods", Gerusalemme: lo riferisce la televisione egiziana in sovrimpressione. Sisi ha riaffermato "la posizione immutata dell'Egitto sul fatto che lo statuto giuridico di Gerusalemme va preservato", ha aggiunto l'emittente in linea con informazioni diffuse dall'agenzia Mena. "Sisi ha giudicato necessario operare per non complicare la situazione nella regione", riferisce l'agenzia citando il portavoce della presidenza.