stefania giannini in topless

GIANNINI BOCCIATA DA RENZI - PITTIBIMBO FA UN VERTICE SULLA SCUOLA SENZA IL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE: IL “GHE PENSI MI” DEL BULLO FIORENTINO ORA SI CONCENTRA SULLA RIFORMA DELLO STUDIO

Alessandro Trocino per il “Corriere della Sera

 

STEFANIA GIANNINI TOPLESSSTEFANIA GIANNINI TOPLESS

Un vertice sulla scuola, con i capigruppo del Pd, il responsabile scuola Davide Faraone e il sottosegretario Roberto Reggi, oltre ad alcuni parlamentari del partito. Assente eccellente: il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. Matteo Renzi dà seguito all’intenzione, maturata nei giorni scorsi, di riprendere in mano la riforma che gli sta più a cuore, come ha ripetutamente detto in campagna elettorale: quella della scuola.

 

renzi technogym  renzi technogym

Si mormora che non sia rimasto entusiasta del protagonismo del ministro Giannini, che al meeting di Cl ha illustrato, sia pure in modo generico, le linee guida della riforma. E così il premier ha deciso di riunire i vertici del suo partito e i referenti della materia, per concordare i prossimi passi, che lo vedranno metterci la faccia in prima persona. Come ha già fatto in altre occasioni (vedi riforma della Pubblica amministrazione e Giustizia) Renzi lancerà il sasso, nella conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri di venerdì prossimo, illustrando le linee guida della riforma e «un grande patto formativo tra docenti, genitori, presidi e Stato».

 

DAVIDE FARAONE DAVIDE FARAONE

Quindi potrebbero non esserci subito atti formali (anche se ancora ieri sera si discuteva sull’opportunità di un intervento normativo), ma l’apertura di una consultazione molto ampia, quasi «porta a porta», che servirà anche a sventare le accuse di una riforma «calata dall’alto»: «Vogliamo coinvolgere, non escludere».

 

Come spiega un partecipante al vertice, «per Renzi la riforma della scuola è strategica per il suo mandato e vuole averne il pieno controllo». L’obiettivo, complesso, è quello di modificare l’organico dei docenti, assumendo una quota di precari per far fronte alle supplenze e, contemporaneamente, introdurre nei contratti criteri meritocratici.

 

ROBERTO REGGIROBERTO REGGI

Renzi, che ha scelto di non partecipare di persona all’apertura della Festa dell’Unità (ci sarà però in chiusura), ha però scritto un messaggio, in occasione dell’inaugurazione di oggi al parco Nord di Bologna (la festa durerà fino al 7 settembre). Messaggio nel quale dà qualche parola di conforto sulla vicenda del quotidiano di riferimento, l’Unità , che ha sospeso le pubblicazioni il 31 luglio scorso: «Abbiamo scelto di chiamare le nostre feste de l’Unità, per dire che questa è casa nostra, una casa aperta, e che il giornale fondato da Antonio Gramsci tornerà a vivere, a creare dibattito, a sferzare e sferzarci, come ha fatto in tutti questi anni e come fa Europa, più giovane, ma vitale».

 

francesco bonifazifrancesco bonifazi

Il segretario del Partito democratico rassicura dunque sul futuro incerto del quotidiano d’area del Pd e le sue parole vengono rafforzate dal tesoriere Francesco Bonifazi: «Il Pd resta accanto alla testata e cerca in qualunque modo di mantenere alto l’interesse del mondo economico ed editoriale».

 

Nel messaggio, Renzi non risparmia qualche puntura di spillo ai critici: «Ogni tanto qualcuno ci viene a fare le lezioni sulle priorità, che noi abbiamo ben chiare». E queste, ricorda, riguardano «l’assetto dell’Italia, la sua capacità come comunità di fare fronte agli impegni presi e alle sfide di una competizione globale, alla nostra storia e al futuro di un grande Paese europeo, tanto più nel pieno del nostro semestre di presidenza dell’Unione». «È questo — scrive Renzi — il senso dei mille giorni, che i soliti noti hanno voluto leggere come un rallentamento della nostra azione di cambiamento, e invece ne costituisce l’orizzonte, la profondità, l’intensità di un mandato di legislatura.

renzi gianninirenzi giannini

 

Un compito che ci impegna come governo e come partito». In conclusione, spiega che «i giorni della Festa dell’Unità saranno l’occasione per preparare una stagione di governo che sarà difficile e appassionante». Critico nei suoi confronti il leader di Italia Unica Corrado Passera: «Renzi fa solo continui annunci e siccome ha scarsissima opposizione si sta mettendo in testa che non c’è nessun altro oltre a lui».

 

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)