GIRA LA SACRA ROTA! - ECCO A COSA SERVE LA VIA CATTOLICA AL DIVORZIO: FAR DECADERE EVENTUALI ASSEGNI DI MANTENIMENTO (NEL 2011 ANNULLATI 2515 MATRIMONI)

Paolo Conti per il "Corriere della Sera"

Grande attesa, nei cinquecenteschi uffici di palazzo della Cancelleria a Roma forse di mano del Bramante: a fine gennaio primo discorso di papa Francesco per l'inaugurazione dell'anno giudiziario del Tribunale della Rota Romana. Uno dei mondi più chiusi e potenti della macchina burocratica cattolica: approdano qui i ricorsi finali delle cause per il riconoscimento di nullità dei matrimoni religiosi di tutto il mondo, dopo il primo e il secondo grado nei tribunali diocesani locali.

Una Cassazione planetaria guidata dal Decano, monsignor Pio Vito Pinto, nominato da Benedetto XVI il 22 settembre 2012. Personaggio riservato, proprio per la delicatezza dell'incarico. È nota la sua significativa frase rivolta proprio a Benedetto XVI durante il discorso dell'apertura dell'Anno 2013, il 26 gennaio scorso: «La Rota Romana è chiamata a dare un contributo perché l'istituto matrimoniale resista al pericolo della perniciosa relativizzazione della disciplina canonica che offende l'integrità e l'unità cattolica del corpo di Cristo». Niente più annullamenti «facili», insomma. Proprio come chiese Ratzinger.

Macchina complessa, la Rota Romana: diciannove prelati uditori di tutte le nazionalità, 270 avvocati rotali (laureati dopo un severo esame) sparsi nel mondo. Giorni fa monsignor Gerhard Ludwig Mueller, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, ricordando che «l'ammissione ai sacramenti dei divorziati risposati non è possibile» aveva ricordato che «una verifica della validità del matrimonio è importante e può portare a una soluzione dei problemi».

Chiara allusione alla Rota Romana. Facile immaginare che Bergoglio chiederà più rapidità e trasparenza anche qui alla Cancelleria, come ha già fatto per molte realtà della Chiesa universale.

Nel 2011 i matrimoni accertati come nulli dai Tribunali diocesani in prima e seconda istanza nel mondo sono stati 44.646. Solo negli Usa 21.325. In Italia 2515. Il ritmo italiano è costante: a fine 2011 le cause pendenti erano 5487 e le nuove presentate 2588. Un ritmo di chiusura di 2500 cause l'anno nei tribunali diocesani.

E poi la Rota Romana: 222 sentenze definite a fine 2012 con 1444 cause esaminate, 312 nuove arrivate e 1020 pendenti ad anno concluso. In Italia, in virtù del Concordato del 1984 (art. 8) le nozze cattoliche dichiarate nulle lo diventano (dopo la «delibazione», accettazione-trascrizione) per la Repubblica italiana.

Spiega l'avvocato rotale Andrea Locatelli: «Ci si rivolge a un tribunale ecclesiastico per sciogliere un vincolo con efficacia dalla sua stessa origine e con un atto che renda il matrimonio come se non fosse mai stato contratto. Con tutte le conseguenze in sede sia ecclesiastica che civile, per esempio col venir meno dell'assegno di mantenimento eventualmente stabilito dal giudice civile». Se il matrimonio non c'è mai stato, non c'è assegno. A meno che nel frattempo non sia passata in giudicato una sentenza di divorzio civile.

I Tribunali ecclesiastici sono sempre frequentatissimi, nonostante il calo delle nozze religiose. Spiega l'avvocato Gian Ettore Gassani, presidente dell'Associazione matrimonialisti civili: «La rete ha fatto scoprire a molti la possibilità di far riconoscere una condizione di nullità. I costi per un annullamento risultano più ridotti e persino il tempo di attesa. I processi italiani sono lunghissimi, uno ecclesiastico può durare solo un paio d'anni».

La Conferenza Episcopale Italiana ha calmierato dal 2010 i costi: onorario minimo per un avvocato 1575 euro, massimo 2992. È previsto il patrocinio gratuito per i meno abbienti. Alla Rota Romana il 53% delle cause finali del 2012 sono state gratuite. Avverte Diego Sabatinelli, segretario della Lega per il Divorzio Breve: «Le tabelle si riferiscono al solo onorario dell'avvocato, sono escluse le spese vive: reperimento del materiale probatorio, consulenze, trasferte, consulti. I costi aumentano per le cause innanzi al Tribunale della Rota Romana ed al Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica».

Ricorda però il reverendo Massimo del Pozzo, professore stabile di Diritto canonico e coordinatore della stessa facoltà alla Pontifica università della Santa Croce: «Una cosa dev'essere chiara: la nullità del vincolo matrimoniale non è la via cattolica al divorzio. Non bisogna strumentalizzare le cause di nullità. Alla base c'è forse una malintesa concezione pastoralista. Anche nell'insegnamento qui all'Università ripetiamo che un matrimonio fallito non è, e non può essere, automaticamente nullo. Bisogna vedere se esistono le condizioni oggettive della nullità».

Infine ci sono le motivazioni e le storie di nullità, spesso pittoresche. La ragazza avviata alla vita religiosa che resta incinta, chiede lumi al padre spirituale e si sposa: nozze nulle per la mancanza di libera scelta (sposata «per scrupolo di coscienza accompagnato da gravi ansie e tormenti interiori»).

Nullo il matrimonio del carabiniere che fugge con una minorenne e poi viene costretto «con minacce di vario genere» a sposarsi. Nullità per le nozze del «convinto ecologista profondamente angosciato dal rischio ambientale che considerava un atto irresponsabile mettere al mondo figli».

Altre cause di nullità: «Eccessivo amore per il proprio lavoro, vissuto in una situazione di generica impreparazione nell'assunzione degli obblighi derivanti dal matrimonio», «disturbo misto dipendente-istrionico di personalità», «disturbo distimico di personalità associato a disturbi psicosessuali», «disturbo di personalità isterica con tratti narcisistici», «immaturità psico-affettiva associata a nevrosi di natura sessuale», «disturbo di dipendenza sessuale».

In una sentenza il matrimonio (senza prole) è sciolto «per le profonde differenze caratteriali e la mancanza d'amore, confermata dall'attrazione nei confronti di un'altra donna» . Tematiche, come si vede, assai comuni...

 

Papa Francesco dopo un incontro ufficiale in Vaticano VATICANO mages RENEA ROCCHINO NARDARI AVVOCATO DELLA SACRA ROTA

Ultimi Dagoreport

nicola gratteri giorgia meloni magistrati magistratura toghe

DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E ORA CHE IL CENTROSINISTRA È FRAMMENTATO, INCONCLUDENTE E LITIGIOSO, CHI SI PRENDE LA BRIGA DI FARE OPPOSIZIONE AL GOVERNO NEO-TRUMPIANO DI MELONI? MA È OVVIO: LA MAGISTRATURA! - LA CLAMOROSA PROTESTA DELLE TOGHE CONTRO NORDIO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LE INDAGINI SU SANTANCHE' E LA RUSSA, I DOCUMENTI DEI SERVIZI SEGRETI SU GAETANO CAPUTI, PASSATI “ACCIDENTALMENTE” DALLA PROCURA DI ROMA AL “DOMANI”: TUTTI “INDIZI” CHE LA GUERRA È COMINCIATA – VIDEO: GRATTERI CONTRO NORDIO A “OTTO E MEZZO”

giorgia meloni ignazio la russa daniela santanche

QUESTA VOLTA LA “PITONESSA” L’HA FATTA FUORI DAL VASO: IL “CHISSENEFREGA” LANCIATO A GIORNALI UNIFICATI POTREBBE ESSERE LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL VASO DELLE SUE DIMISSIONI - LA MINISTRA DEL TURISMO, CON ARROGANZA MAI VISTA, DICHIARA URBI ET ORBI CHE SE NE FOTTE DEL PARTITO E DELLA MELONI (“L’IMPATTO SUL MIO LAVORO LO VALUTO IO”). INFINE LANCIA UN AVVERTIMENTO ALL’AMICO-GARANTE LA RUSSA (“NON MI ABBANDONERÀ MAI”) – ALT! LA "SANTADECHÈ" SMENTISCE TUTTO: "SE GIORGIA MELONI MI CHIEDESSE DI DIMETTERMI NON AVREI DUBBI. NON HO MAI DETTO 'CHISSENEFREGA". QUINDI NON UNO, MA QUATTRO GIORNALISTI HANNO CAPITO MALE E HANNO FATTO "RICOSTRUZIONI FANTASIOSE"?

giorgia meloni gioventu meloniana

DAGOREPORT -  NEL GIORNO DELLA MEMORIA LA MELONI HA SORPRESO FACENDO UNA BELLA ACROBAZIA SUL FAMIGERATO VENTENNIO: “SHOAH, UNA TRAGEDIA OPERA DI NAZISTI CON COMPLICITÀ FASCISTA” - LA DUCETTA CERCA DI EVOLVERSI IN SENSO LIBERALE? PROSEGUIRÀ TOGLIENDO LA “FIAMMA TRICOLORE” POST-FASCISTA DAL SIMBOLO DI FDI? - INTANTO, UNA DICHIARAZIONE CHE DIMOSTRA COME L’UNDERDOG ABBIA GRAN FIUTO POLITICO E  CAPACITÀ DI MANOVRA PER NEUTRALIZZARE LO ZOCCOLO NOSTALGICO DI FRATELLI D’ITALIA - SECONDO: DI FRONTE ALLA IMPETUOSA AVANZATA DELLA TECNODESTRA DI MUSK E TRUMP, LA CAMALEONTE GIORGIA HA CAPITO CHE NON HA ALCUN BISOGNO DI METTERSI IL FEZ IN TESTA. QUINDI VIA DI DOSSO NON SOLO LE SCORIE DEL FASCISMO, A CUI LA SINISTRA SI ATTACCA PER SPUTTANARLA, MA ANCHE MANDANDO IN SOFFITTA POPULISMO E SOVRANISMO E CAVALCARE L’ONDA DELLA TECNODESTRA - L’ABILITÀ DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA È DI SAPER GIRARE LA FRITTATA SEMPRE A SUO FAVORE, AVVANTAGGIATA DA UN’OPPOSIZIONE EVANESCENTE, ANNICHILITA DALLA SCONFITTA

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA… PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE AD ATTIVARE L'INDAGINE È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…