GONG! “BASTA FELTRI, CI VEDIAMO IN TRIBUNALE” - BRUNETTA QUERELA IL DIRETTORE EDITORIALE DI "LIBERO": “CONTRO DI ME CONTINUA IL METODO BOFFO DI CUI FELTRI E’ INVENTORE E, IN PASSATO, ESECUTORE PROTAGONISTA” - -

Condividi questo articolo


FELTRI BRUNETTA FELTRI BRUNETTA

Lettera di Renato Brunetta a "Libero Quotidiano" pubblicata da Dagospia

 

Agli amici di Libero, all'editore Giampaolo Angelucci, al direttore editoriale Vittorio Feltri, al direttore responsabile Pietro Senaldi, ai redattori tutti,

 

anche oggi, come più o meno un mese fa, il vostro quotidiano decide di dedicarmi un fotone in prima pagina, un titolone e una pagina intera di fango e insulti. Insomma, continua il metodo Boffo nei miei confronti. Metodo Boffo, da Wikipedia: 'locuzione utilizzata nel linguaggio politico e giornalistico per indicare una campagna di diffamazione a mezzo stampa, basata su fatti reali uniti a falsità e illazioni, sia allo scopo di screditare un avversario politico, ma soprattutto per creare un diversivo mediatico per spostare l'attenzione dell'opinione pubblica da temi altrimenti scomodi'.

BRUNETTA BRUNETTA

 

Capisco la nuova ragion politica di Libero, che costringe il vostro giornale ad attaccare il maggior fautore, nel centrodestra, del No al referendum, per la vostra scelta editoriale di schierarvi a favore di Renzi dopo anni di critiche al suo governo e alla sua schiforma. Capisco tutto, i soldi, gli interessi, la sanità nel Lazio, i fondi per l'editoria gestiti da Lotti, ma questo non è giornalismo.

 

Siete giunti al punto, pur di colpire me, di contraddire ridicolmente voi stessi, attaccandomi con le parole di Dario Fo, da voi trattato come un mandante di assassinio nell'editoriale di Feltri, salvo trasformarlo in simpatico burlone quando colpisce me razzisticamente.

 

Liberi comunque di cambiare opinione su tutto, ma non è accettabile il dileggio, l'insulto a prescindere, la demonizzazione. L'accusa, per uno che è presidente di un gruppo parlamentare di opposizione, di fare opposizione dura in Parlamento. Non è accettabile il Metodo Boffo, di cui Feltri è inventore e, in passato, esecutore protagonista. Tutto ció mi ripugna. È un vero e proprio ricatto che cerca di condizionare la mia libertà politica. Non ci riuscirete.

FELTRI FELTRI

 

Per me ogni vostro attacco è una medaglia, e a ogni vostro insulto la mia linea politica si farà sempre più determinata, vigorosa e limpida, contrariamente alla vostra.

 

Non posso in ogni caso accettare le falsità, sulla mia vita e sulla mia onesta carriera universitaria, che di volta in volta avete scritto in questi mesi. E pertanto ho dato mandato ai miei avvocati di querelare gli autori degli articoli diffamanti nei miei confronti, Francesco Specchia e Mattias Maniero. Ovviamente la querela sarà anche nei confronti dei direttori e dell'editore di Libero.

 

fel23 vittorio feltri renato brunetta fel23 vittorio feltri renato brunetta

Scrivo queste poche righe con un grande sorriso, ma anche con grande pena nei confronti di chi - nel vostro, che è stato anche mio giornale - viene chiamato a svendere la propria professionalità e dignità giornalistica per fare il killer per interposta persona.

 

Un saluto, e ci vediamo in Tribunale. E in ogni occasione possibile in cui poter raccontare la verità e il degrado della vita politica italiana nella quale al leader mai eletto Renzi non bastano le televisioni, pubbliche e private, non bastato tutti i giornaloni, non bastano i giornalini. Ha anche bisogno di tappare la bocca ai suoi oppositori, incaricando, di volta in volta, i sicari di turno, meglio se voltagabbana. A che punto siamo arrivati.

 

fel19 marc dell utri rena brunetta vitt feltri fel19 marc dell utri rena brunetta vitt feltri

Una sola grande consolazione: che la gente perbene sta tutta con me, anche chi non la pensa come me. E questo mi basta.

 

 

Renato Brunetta

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT! MONTANELLI E FALLACI SCANSATEVE! AI GIORNALISTI DEL “CORRIERE DELLA SERA” SI INSEGNA A SCRIVERE IN MODO “INCLUSIVO” CON UN CORSO ON-LINE - L’ULTIMA FOLLIA DEL POLITICAMENTE CORRETTO APPLICATA ALL’EDITORIA SERVIRA’ PER APPRENDERE UN “USO NON SESSISTA DELLA LINGUA ITALIANA” E PER “EVITARE L’USO DEL MASCHILE SOVRAESTESO”: IN PRATICA, IL MATTINALE DEI CARABINIERI RISULTERÀ IN FUTURO MOLTO PIÙ ACCATTIVANTE DEI TITOLI INCLUSIVI - SUL LAVORO BISOGNA EVITARE LE MICRO-AGGRESSIONI, TIPO L’UOMO CHE SIEDE A GAMBE SPALANCATE (LA DONNA MAI?) - PER NON FARSI MANCARE NULLA ARRIVANO LE INDICAZIONI SU COME CHIAMARE I NERI E I TRANS -INSOMMA, CONTINUANDO CON QUESTA FINTA E IPOCRITA “ECOLOGIA DEL LINGUAGGIO” POI NON LAMENTATEVI SE TRIONFA TRUMP!

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...