IL GOVERNO DI NETANYAHU CEDE DOPO ANNI DI POLEMICHE: AL MURO DEL PIANTO CI SARÀ UN’AREA MISTA DOVE UOMINI E DONNE POTRANNO PREGARE INSIEME - E’ UN SEGNALE DI APERTURA ALL’EBRAISMO RIFORMISTA MOLTO INFLUENTE NEGLI USA - PROTESTANO GLI ULTRAORTODOSSI
Alberto Stabile per “la Repubblica”
Intervenendo in una disputa tra le due anime dell’ebraismo, la conservatrice e la progressista, che va avanti da più di 20 anni, il governo Netanyahu ha deciso la creazione di una zona mista presso il Muro del Pianto, dove uomini e donne potranno pregare insieme e le donne addirittura guidare alcune cerimonie religiose in un ruolo finora riservato ai maschi.
Si tratta di una storica apertura verso la corrente liberale dell’ebraismo, particolarmente influente negli Stati Uniti, ben poco in Israele, che, tuttavia, potrebbe provocare, ed in parte ha già provocato, le resistenze del Rabbinato ispirato ad una visione ortodossa delle pratiche di fede, e degli ambienti politici della destra nazional-religiosa che fanno parte dello stesso governo.
La decisione voluta da Netanyahu e approvata con 15 voti a favore e 5 contrari, rappresenta una vittoria della corrente più progressista e più seguita dell’ebraismo americano, chiamata “Reform and Conservative Judaism”, e soprattutto di un gruppo di donne, le Donne del Muro, che hanno condotto una battaglia più che ventennale contro la rigida segregazione imposta dalle autorità del Rabbinato.
Finora, la maggior parte della spianata antistante il Muro del Pianto, o Muro Occidentale, il luogo più sacro agli ebrei del mondo, veniva riservata agli uomini, una parte minore alla preghiera delle donne. I due settori era rigidamente distinti con ingressi separati.
il papa francesco bergoglio al muro del pianto
Nel tentativo di scardinare lo status quo, vale a dire la prevalenza maschile nella liturgia praticata al Muro del Pianto, le Donne del Muro hanno inscenato proteste su proteste. Alcune sono state persino arrestate, seppure immediatamente dopo rilasciate. Insomma hanno fatto di tutto perché le loro rivendicazioni arrivassero ai livelli più alti della politica.
Nel 2013 Netanyahu s’è dovuto arrendere e, sfidando le pressioni dei componenti più reazionari della sua stessa maggioranza, come ad esempio quelli che negano che gli aderenti all’ebraismo liberale siano «veri ebrei», ha affidato al Capo dell’agenzia Ebraica, l’ex dissidente Natan Sharansky, il compito di trovare una mediazione.
bimbi ultraortodossi fumano sotto il Muro del Pianto jpeg
La quale è arrivata sotto forma del piano approvato ieri dal governo. In base al quale oltre alle due aree per la preghiera riservata a uomini e donne, sarà costruita una terza piattaforma permanente, che si potrebbe definire la “zona mista”, a destra delle due precedenti, con ingresso in quella che Israele ha unilateralmente definito l’“area archeologica”, una zona dove vengono da anni condotti degli scavi alla ricerca delle testimonianze definitive, finora non emerse, del biblico passato della città e segnatamente del mitico Primo Tempio ebriaco.
DONNE IN RIVOLTA AL MURO DEL PIANTO
Quasi a voler mettere le mani avanti in vista di possibili future proteste da parte dei palestinesi, che tradizionalmente guardano con grande apprensione ai lavori che vengono condotti in prossimità della Moschea Al Aqsa, sovrastante il Muro del Pianto, è stato lo stesso Sharansky a garantire che i lavori (per i quali sono stati stanziati dieci milioni di dollari) «non comporteranno danni alla spianata delle Moschee». Basteranno queste parole a rassicurare le autorità religiose musulmane? L’esperienza maturata in passato consiglia grande prudenza.
DONNE IN RIVOLTA AL MURO DEL PIANTO
Ma il piano non si esaurisce qui. Con grande disappunto di esponenti ultra ortodossi, le donne-rabbino della corrente riformista potranno guidare le cerimonie di Bar Mizvà e Bat Mizvà che sanciscono l’ingresso nella maggiore età per ragazzi e ragazze. Si capisce dunque la soddisfazione delle Donne del Muro: «Questo è un giorno estremamente felice», ha commentato il rabbino Susan Silverman. Tuttavia c’è chi insinua che in realtà Netanyahu ha voluto fare un gesto di generosità verso l’ebraismo americano chiamato a riconfermare i legami con Israele in una delicata stagione politica.
DONNE IN RIVOLTA AL MURO DEL PIANTO DONNE IN RIVOLTA AL MURO DEL PIANTO DONNE IN RIVOLTA AL MURO DEL PIANTO DONNE IN RIVOLTA AL MURO DEL PIANTO DONNE IN RIVOLTA AL MURO DEL PIANTO