GRECIA: QUALCOSA SI MUOVE - TSIPRAS SENTE AL TELEFONO MERKEL-HOLLANDE-JUNCKER E RIUNISCE I MINISTRI: PRONTA UNA NUOVA PROPOSTA DA PORTARE DOMANI ALL'EUROGRUPPO, ANTICIPATO ALLE 12 - STOP AI PREPENSIONAMENTI, OK AL SURPLUS DI BILANCIO MA CON 3 ALIQUOTE. BASTERÀ IL GESTO AI CREDITORI?
VAROUFAKIS ARRIVA AL CONSIGLIO DEI MINISTRI
1.GRECIA: EUROGRUPPO DI DOMANI ANTICIPATO ALLE 12
(ANSA) - L'Eurogruppo straordinario sulla Grecia, previsto per domani alle 15, è stato anticipato alle 12. La riunione dei ministri deve preparare l'Eurosummit che seguirà subito dopo, alle 19.
2.GRECIA: TSIPRAS PRESENTA PIANO A MERKEL-HOLLAND-JUNKER
(ANSA) - Il premier greco Alexis Tsipras ha avuto una conference call con la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese Francois Hollande e quello della commissione Ue Jean-Claude Juncker per informarli della proposta di Atene. Lo comunica in una e-mail l'ufficio del primo ministro greco, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg.
3.GRECIA: TSIPRAS RIUNISCE CDM, POI VOLA A BRUXELLES
VAROUFAKIS ARRIVA AL CONSIGLIO DEI MINISTRI
(ANSA) - Il premier greco Alexis Tsipras ha fatto il punto con i suoi ministri sui colloqui avuti con Angela Merkel, Francois Hollande e Jean-Claude Junker, a cui ha presentato il nuovo piano di Atene. Tsipras, informa l'ufficio del primo ministro in una e-mail, volerà stasera Bruxelles.
4.FONTI, ATENE, STOP PREPENSIONAMENTI DA 2016
(ANSA) - Stop ai prepensionamenti a partire dal primo gennaio 2016. Aumento della "tassa di solidarietà" per le persone che guadagnano più di 30.000 euro l'anno e per le società che hanno utili superiori ai 500.000 euro. Sarebbero - secondo una fonte governativa citata da Bloomberg - alcune delle misure previste dal piano che Atene presenterà lunedì all'Eurosummit.
Alexis Tsipras e Yanis Varoufakis
5.ATENE INSISTE PER TRE ALIQUOTE IVA
(ANSA) - Il governo greco sarebbe d'accordo con l'obiettivo richiesto dai creditori di raggiungere un avanzo primario dell'1% del Pil. Lo riferisce una fonte vicino al governo di Atene citata da Bloomberg. Atene insisterebbe per tre aliquote Iva (i creditori ne chiedono 2) e propone di portare più prodotti alla fascia del 23%.
6.GRECIA: APPELLI OPPOSIZIONE A TSIPRAS PER FARE COMPROMESSO
(ANSA) - Con i sempre più crescenti timori che la Grecia possa essere estromessa dall'eurozona, i partiti dell'opposizione al governo Syriza stanno inviando i loro ultimi appelli al premier Alexis Tsipras affinché scenda a un compromesso con i creditori del Paese ed eviti la Grexit. Antonis Samaras, ex premier e leader di Nea Dimokratia (ND, centro-destra), in un articolo apparso oggi sul quotidiano Kathimerini, ha ripetuto la sua proposta di raggiungere un "ampio consenso nazionale".
Alexis Tsipras , Angela Merkel e Francois Hollande (
Ed ha di nuovo sottolineato che, se Syriza non fosse interessata, allora ND è pronta ad avviare un dialogo con altri partiti allo scopo di garantire la permanenza della Grecia nell'euro. "Le forze politiche filo-europee non possono essere negligenti o esitanti", ha scritto Samaras il quale ha inoltre accusato Syriza di "giocare d'azzardo" e di "defraudare" il popolo greco. Da parte sua, Stavros Theodorakis, il leader del partito centrista To Potami (Il Fiume), ha ripetuto il proprio appello a convocare una riunione dei leader dei partiti dell'opposizione che, ha detto, potrebbe rafforzare la posizione di Tsipras nei negoziati con i creditori del Paese.
Fofi Gennimata, neo-eletta leader del socialista Pasok, dal canto suo ha invitato Tsipras a "raggiungere rapidamente un accordo che garantire i diritti e gli interessi dei cittadini greci", ma ha anche detto che i creditori devono mostrare "solidarietà e rispetto" per la Grecia.
Diversi deputati dell'opposizione, principalmente di ND, giovedì scorso hanno partecipato ad una grande manifestazione filo-europea nel centro di Atene alla quale erano presenti oltre 10mila persone e quasi certamente faranno lo stesso questa sera per un'altra dimostrazione indetta davanti al Parlamento tramite i social network per chiedere al governo di fare un accordo con i creditori consentendo così alla Grecia di restare nell'euro.