IL ROSSO, LA ROSCIA E LE TELEFONATE “TOP SECRET”: IL VICESINDACO DI NAPOLI CHIEDE LA DISTRUZIONE DELLE INTERCETTAZIONI

Clamoroso autogol di Tommaso Sodano, il vice rifondarolo di De Magistris - Indagato per un incarico assegnato a una docente di Bergamo, chiede un’udienza-filtro e la distruzione delle intercettazioni non penalmente rilevanti - Risultato? Tutti si chiedono che cosa ci sia in quei nastri…

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Leandro Del Gaudio per Il Mattino

Tommaso SodanoTommaso Sodano

Una mossa rigorosamente sotto traccia, con un obiettivo chiaro: separare, distinguere, evitare sovrapposizioni di piani, quello penale e quello politico in una parola - quello pubblico e quello strettamente riservato. Eccolo il senso della strategia difensiva di Tommaso Sodano, a distanza di pochi mesi dalla notifica di un invito a comparire per truffa e abuso d'ufficio, in relazione all' assegnazione di un incarico professionale a favore della docente dell'università di Bergamo Maria Cristina Roscia, in campo energetico.

Luigi De MagistrisLuigi De Magistris

Dopo aver sostenuto un interrogatorio dinanzi ai pm che indagano sulla assegnazione dell'incarico da 40mila euro, Sodano gioca una mossa decisiva, quasi in contropiede rispetto alla strategia investigativa che potrebbe essere assunta dalla Procura nei prossimi giorni: punta ad ottenere dal giudice la distruzione delle intercettazioni ritenute superflue nel procedimento in corso. Difeso dal penalista Francesco Picca, Sodano ha chiarito la scorsa estate di aver agito con correttezza, di aver operato per il bene del Comune, senza fare favoritismi e senza forzare le regole in materia di consulenze.

Mesi di studio, poi una nuova carta culminata in una istanza rivolta in Procura. Una mossa che avrebbe un doppio obiettivo: separare il caso-consulenza dall'altro filone, quello legale alle multe dell'ex assessore Pina Tommasielli (una richiesta in questo senso avanzata anche dall'avvocato Ester Siracusa, legale della professoressa Roscia); e chiedere che la Procura metta a disposizione gli atti, perché venga poi inoltrata all'ufficio gip una richiesta di fissazione di una udienza filtro a porte chiuse per valutare il materiale intercettato. A che serve l'udienza filtro?

Nell' ottica della difesa di Sodano, il filtro dinanzi al gip potrebbe servire a distinguere - nella mole di conversazioni agli atti - le telefonate che hanno una indiscutibile rilevanza pubblica, che possono cioè finire in un eventuale capo di imputazione in vista di un processo; rispetto a quelle telefonate che non avrebbero attinenza penale (almeno nell'ottica della difesa), che non possono servire cioè a corredare o sostenere una richiesta di processo a firma dei pm.

LUIGI DE MAGISTRIS NEL VIDEO CIAO ALLUIGI DE MAGISTRIS NEL VIDEO CIAO AL

Inchiesta condotta dal pool guidato dall'aggiunto Gianni Melillo e dai pm Danilo De Simone, Maria Sepe e Ida Teresi, chiara l'ipotesi investigativa: la Roscia sarebbe stata beneficiata da un incarico professionale a trattativa diretta, in seguito a un interessamento personale dello stesso Sodano, che invece ha spiegato ai pm quanto la nomina della docente di Bergamo alla fine avrebbe avvantaggiato le casse di Palazzo San Giacomo. Ora Sodano chiede l'intervento di un giudice per distruggere quelle intercettazioni ritenute non utilizzabili processualmente. E lo fa a distanza di qualche giorno da una sorta di incidente tecnico verificatosi nel corso di un altro procedimento che vede coinvolto Sodano.

marilù faraone mennella e pomicinomarilù faraone mennella e pomicino

È l'inchiesta sul tramontato progetto dello stadio di Ponticelli, che ha spinto il gip laselli a rigettare la richiesta di archiviazione della Procura a carico dell'uomo politico ma anche dell'imprenditrice Marilù Faraone Mennella: come è noto, secondo il vicesindaco (confortato in questo caso dalla lettura degli atti), il gip avrebbe attribuito erroneamente una conversazione (quella sull'asse dei tre assessori contro il progetto comunale) allo stesso Sodano e non al suo interlocutore. Ora il numero due della giunta De Magistris torna sulla questione delle intercettazioni, chiedendo la convocazione di una udienza filtro che dovrebbe celebrarsi a porte chiuse e in presenza delle partì.

Qualcosa di simile era avvenuto nel corso del procedimento a carico di Berlusconi e Sacca, addirittura nel 2007, dinanzi al gip Luigi Giordano, quando le intercettazioni ritenute non attinenti alle ipotesi penali battute dalla Procura vennero ritenute inutilizzabili e messe al macero.

 

 

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