1 – DICIOTTI, DAVID PUENTE: ROUSSEAU? 16 MINUTI DI ATTESA SOLO PER AVER RISULTATO VOTO, E' STATA UN'ODISSEA, DA IERI AGGIUNTA UN'INFORMAZIONE
Da “Un giorno da Pecora – Radio1”
il nuovo quesito di rousseau sul caso diciotti
“Ho monitorato Rousseau da stamattina, tentando di accedervi con difficoltà, tanto che ogni volta per entrarci è stata un'odissea. Alla fine ho schiacciato il tasto del voto alle 12.56, e per aver il risultato ho aspettato 16 minuti, con la rotellina che girava all'infinito”. Così David Puente, giornalista, iscritto alla piattaforma Rousseau, oggi al programma di Rai Radio1 Un Giorno da Pecora, la trasmissione condotta da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari.
Quando la pagina si è bloccata, cosa ha fatto? “Ho atteso pazientemente”. In tutto quanto ci ha impiegato per votare? “Ci sono voluti quasi 20 minuti solo per arrivare al punto in cui vota”. Chi non ha avuto tutto questo tempo a disposizione, non avrà potuto votare. “Io sono dovuto stare qui davanti tutta la mattina, ma per chi lavora o ha altro da fare è impossibile votare. Insomma, una piattaforma che dovrebbe esser all'avanguardia...potrebbero avere più voti se fosse più veloce”. Lei cosa ha votato? “Non lo dico”.
tweet di rogue0 sul voto per il caso diciotti
Come mai? “Ho fatto una provocazione all'hacker che a volte è entrato nella piattaforma, che in passato ha pubblicato dei dati trafugati dal sito. Non credo più che lui riesca ad accedervi, per cui io non dico il mio voto, vediamo se lo dirà lui...” Le è piaciuto come è stato posto il quesito? “No, per niente. Bastava fare una domanda semplice per avere una risposta semplice”. E' vero che la domanda da ieri ad oggi è cambiata? “E' stata aggiunta una ulteriore informazione nelle risposte, in sostanza era lo stesso di ieri”, ha concluso Puente a Un Giorno da Pecora.
2 – DICIOTTI, AIROLA (M5S): VOTO SU ROUSSEAU? COME CHIAMARE AL TELEFONO QUALCUNO E TROVARE SEMPRE OCCUPATO. 4 TENTATIVI PRIMA DI RIUSCIRCI
Da “Un giorno da Pecora – Radio1”
“Ho votato su Rousseau, ci ho provato verso le 14 ma era impossibile accedere al sito, poi sono riuscito a votare, ci ho provato per tre o quattro volte, un po' come quando provi a chiamare più volte qualcuno che sta sempre al telefono. E, comunque, il voto è stato prorogato fino alle 21.30 “ A parlare è Alberto Airola, senatore M5S, oggi al programma di Rai Radio1 Un Giorno da Pecora. Lei cosa ha votato? “Ho votato no, sono favorevole, per un principio del M5S, non tradiamo la nostra identità che come principio è fondante. Poi mi adeguerò alle motivazioni del blog, come ho sempre fatto”, ha concluso Airola a Rai Radio1.
3 – PIATTAFORMA ROUSSEAU, PROBLEMI TECNICI CAUSANO SLITTAMENTO DEL VOTO SU SALVINI
Silvia Morosi per www.corriere.it
rousseau voto sul processo a salvini 4
Problemi tecnici sulla piattaforma a pochi minuti dall’inizio della votazione online sul caso Diciotti in cui la base del Movimento 5 Stelle è chiamata a votare sull’autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell’Interno Matteo Salvini. Sarebbe questo il motivo dello slittamento di un’ora — dalle 10 alle 11 — dell’inizio della consultazione online, allungando anche il termine del voto prima alle 20 (anziché alle 19) e poi alle 21.30 «considerata l'alta partecipazione alla votazione».
Una lieve variazione è apparsa anche nel quesito, in particolare nelle due opzioni che sono state rese più esplicative e orientative con due incisi, probabilmente a seguito delle polemiche registrate domenica per assimilare il quesito posto agli iscritti a quello che sarà proposto martedì in Giunta delle immunità (ecco come funziona): i due incisi riguardano «l'interesse dello Stato che sarebbe stato alla base o meno dell'azione del ministro Matteo Salvini».
Resta, invece, il meccanismo secondo il quale votando «sì» sulla piattaforma si nega l'autorizzazione a procedere e votando «no» la si approva. «Da capo politico sosterrò il risultato della consultazione online sul caso Diciotti». ha fatto sapere il vicepremier Luigi Di Maio a Pomigliano d'Arco (Napoli). «Ci sentiamo stasera e poi ognuno si assume le proprie responsabilità. Sul governo si va avanti. Ho preso un impegno con gli italiani e intendo portarlo avanti».
BEPPE GRILLO - DI MAIO - DAVIDE CASALEGGIO
Se ieri sul blog il quesito era — semplicemente — «sì, quindi si nega l'autorizzazione a procedere» e «no, quindi si concede l'autorizzazione a procedere»,
lunedì è apparsa questa specifica (in grassetto, ndr.):
– Si, è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato, quindi deve essere negata l’autorizzazione a procedere.
– No, non è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato, quindi deve essere approvata l’autorizzazione a procedere.
Bloccato anche il blog
E i problemi, oltre che sulla piattaforma Rousseau, sono stati registrati anche sul blog dello Stelle: il collegamento al sito, alle 10 di lunedì, appariva a singhiozzo e digitando l’indirizzo web del blog compariva il messaggio di connessione inesistente. Anche se, nelle votazioni precedenti, la causa era riconducibile all’eccessivo numero di utenti connesso alla piattaforma.
Grillo: «Su Rousseau solo battuta, fiducia in Di Maio»
«La mia era solo una battuta, montata ad arte contro il M5S», afferma Beppe Grillo tornando sul tweet ironico lanciato ieri sulla consultazione online (definita qualcosa a metà «tra il comma 22 e la sindrome di Procuste») sul caso Diciotti sulla piattaforma Rousseau. «Piena fiducia nel capo politico Di Maio», sottolinea ancora Grillo.
Salvini: «Agito per il bene degli italiani»
«Gli italiani sanno che ho agito per il loro bene e per la loro sicurezza. Da inizio anno 215 sbarchi contro i 4.856 del 2018, MENO 96%. E i rimpatri sono 795, quasi quattro volte gli sbarcati. Sento forte il vostro supporto, in Sardegna e ovunque io vada», ha scritto su Twitter Salvini. In un comizio a Sassari, il ministro ha aggiunto: «Oggi decidono se io devo andare a processo o non devo andare a processo: i barconi che sono arrivati e che arriveranno i li rimando indietro uno per uno, perché prima vengono i sardi, prima vengono gli italiani e poi viene il resto del mondo».
Berlusconi: «Ricatto e presa in giro del M5S a sua base»
luigi di maio e la card per il reddito di cittadinanza
«Se fossi un elettore grillino mi sentirei preso in giro» per la consultazione sul caso Diciotti, ha invece replicato Silvio Berlusconi. «Si tratta di un tentativo di scaricare sulla base del M5S la responsabilità della decisione. Hanno lanciato sulla loro base degli avvertimenti ricattatori. Dicono "attenzione perché se Salvini dovesse essere rinviato a giudizio cadrà il Governo". È un ricatto evidente rivolto ai loro sostenitori e ai loro parlamentari.
E credo che anche la Lega dovrebbe tener conto di questi atteggiamenti», ha aggiungo il leader azzurro. «La storia del voto sulla piattaforma Rousseau è tra il ridicolo, il triste e il pericoloso, noi non possiamo non difendere la democrazia rappresentativa. I parlamentari sono eletti dal popolo e al popolo rispondono: dopo cinque anni, se non hanno lavorato bene il popolo li manda a casa», ha aggiunto il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, ribadendo la sua posizione per il «no»: «La politica deve essere giudicata dalla politica non dalla magistratura. Il fatto che viene attribuito a Salvini è politico e non privato».
4 – CASO DICIOTTI, ANSIA DA ROUSSEAU
Pietro Salvatori per www.huffingtonpost.it
Luigi Di Maio dice che sosterrà l'esito della consultazione fra gli iscritti ma avverte quasi minaccioso che "poi ognuno si assumerà le proprie responsabilità" violando il silenzio elettorale nel giorno in cui il Movimento 5 stelle vota su Rousseau cosa farsene di Matteo Salvini.
Può sembrare bizzarro e paradossale definire così la mossa del capo politico, ma cosa c'è di più paradossale di una manciata di attivisti che decide su una piattaforma privata se il potere legislativo deve mandare il potere esecutivo davanti al potere giudiziario?
E così un bigio lunedì allunga la sua cappa d'attesa sui palazzi romani. Alle 21 il vicepremier riunisce i suoi parlamentari. Ordine del giorno: presenza sul territorio. Inizia a muoversi il corpaccione che fu degli amici di Beppe Grillo in una ristrutturazione che lo farà assomigliare a un partito. "Serve un'organizzazione a livello nazionale e territoriale", ha rilanciato oggi il leader. Gli onorevoli mugugnano. Sono sempre più quelli che si tengono la pancia mentre studiano il da farsi.
L'influente e tutt'altro che dissidente Alberto Airola ha annunciato che voterà sì all'autorizzazione a procedere comunque vada. E filtra che almeno uno dei suoi colleghi in Giunta, Mattia Crucioli, va dicendo che lui si esprimerà "secondo coscienza" sul voto richiesto dall'organismo tecnico del Senato.
FICO E DI MAIO SERVONO LE PIZZE
Saranno tutti lì, in assemblea, a iniziare a parlare di nuova organizzazione. Perché forse della Diciotti non si riuscirà a parlare. Perché il Movimento che vorrebbe governare online ha avuto più di qualche difficoltà a sopportare l'urto dei soli attivisti, tutti collegati, tutti insieme. Il blog delle stelle va down, Rousseau lo segue a ruota. Il termine delle votazioni dalle 19 viene prima spostato alle 20, quindi alle 21.30 al momento in cui scriviamo. I risultati sono attesi in serata, ma ulteriori slittamenti sono complicati da prevedere.
DAVIDE CASALEGGIO ABBRACCIA LUIGI DI MAIO
Al pasticcio tecnico si è affiancato il pasticcio sostanziale. Perché, per come era stato posto, il quesito invitava a votare No se si voleva spedire Salvini alla sbarra, e Sì se gli si voleva concedere lo scudo. Formulazione cambiata in tutta fretta dopo la valanga di critiche, prima fra tutte quella dello stesso Grillo. "Ci sta scherzarci su", ha risposto Di Maio, cercando di scacciare con la mano il fastidio di parole pesanti come il piombo. Come a certificare che la situazione non è seria. Ma potrebbe nel giro di qualche ora diventare assai seria.