LA GLOBALIZZAZIONE CI SEPPELLIRÀ - “IL SISTEMA MONETARIO CONTROLLATO DA BANCHIERI INTERNAZIONALI, LAVORA PER DISTRUGGERE GLI STATI SOVRANI E L’ECONOMIA MATERIALE” - ESCE ANCHE IN ITALIA “L’IMPERO INVISIBILE”, LIBRO DI DANIEL ESTULIN (AUTORE DEL “CLUB BILDERBERG”): “IL NON ELETTO MONTI LAVORA SOLO PER EURO E I BANCHIERI CHE LO HANNO MESSO LÌ. SPINGERÀ L’ITALIA VERSO IL TRACOLLO”…

Introduzione all'edizione italiana del libro "L'impero Invisibile" di Daniel Estulin, edizioni RX Castelvecchi, 22 euro, 383 pagine

L'IMPERO INVISIBILE
Cari lettori, vorrei che capiste che quella a cui stiamo assistendo oggi, ovvero la completa distruzione dell'economia mondiale, non è un caso accidentale e neppure un errore di calcolo scaturito da qualche imbroglio politico. Vi è invece una precisa volontà, un chiaro proposito. La ragione è che l'Impero sa che il progresso dell'umanità può determinare la fine imminente dell'Impero stesso, dato che questo non potrebbe sopravvivere in un mondo in cui vi sia un diffuso sviluppo tecnologico e scientifico.

La sua sopravvivenza si basa su un mondo in cui le persone siano stupide e servili come pecore e così l'Impero è determinato a distruggere quelle strutture, come gli Stati nazionali, che sostengono la vita, che sostengono il progresso dell'umanità. I signori dell'Impero stanno deliberatamente prendendo di mira gli Stati nazionali, i Paesi indipendenti, attaccando le economie nazionali per distruggerle al fine di mantenere il potere. Fa tutto parte di un disegno ben preciso. Ora, l'Impero non si identifica in un re o una regina, seduti su un trono dorato.

Gli Imperi sono al di sopra dei sovrani stessi. Si tratta di un sistema di controllo globale da parte di un sistema monetario internazionale controllato a sua volta da banchieri internazionali. La globalizzazione, capite, non è altro che una nuova forma di dominio. Significa l'eliminazione dello Stato-nazione; l'eliminazione della libertà; l'eliminazione dei diritti.

COME FUNZIONA IL DENARO
E questo ci porta al tema dell'economia. L'economia non ha nulla a che fare con il denaro. Ciò che l'élite vuole è un Impero. E troppe persone credono che per avere un Impero siano necessari i soldi.

Ma il denaro non è un fattore determinante della ricchezza e dell'economia. Il denaro è uno strumento. Il denaro non influenza lo sviluppo del Pianeta. Erroneamente siamo portati a credere che il denaro esprima un valore fisico intrinseco. Il valore che esso esprime, e non come semplice misura di quantità, è invece quello degli effetti relativi all'aumento o alla diminuzione del potenziale fisico dell'individuo, rispetto alla densità di popolazione di una società. Il valore del denaro non risiede negli scambi individuali ma nell'unità funzionale, nota come dinamica unificante, del processo sociale di una nazione.

Sapete cosa può influenzare lo sviluppo del Pianeta? La mente umana determina questo sviluppo. È questa l'unità di misura dell'umanità. Ciò che ci differenzia dagli animali è la nostra capacità di scoprire princìpi fisici universali che aumentano e migliorano il potere dell'Uomo sulla natura per chilometro quadrato. Ci permette di introdurre delle innovazioni che, di conseguenza, migliorano la vita delle persone. Lo sviluppo del genere umano, lo sviluppo del potere degli individui e delle nazioni dipende dal progresso scientifico, dalle scoperte scientifiche e dal progresso tecnologico.

Riducendo la produttività, distruggendo le infrastrutture, bloccando le invenzioni e la tecnologia stiamo provocando un crollo forzato della popolazione. E se i popoli sono poco numerosi e ignoranti, la minoranza potrà controllarli senza sforzo. L'odierna crisi monetaria è il riflesso di un folle processo di distruzione dell'economia fisica.

Se stiamo vivendo una crisi così catastrofica non è a causa delle fluttuazioni dei mercati finanziari. Il vero problema finanziario scaturisce da una condizione di iperinflazione: se si considera la quantità totale di denaro che dovrebbe essere in circolazione e si calcola la percentuale di questo denaro che corrisponde alla realtà fisica, vedrete che è decisamente diminuita, pari quasi a zero.

Ma questa non è la vera crisi! La crisi è nella produzione fisica pro capite. E le risorse da cui questa produzione dipende stanno crollando.

PERCHÉ L'IMPERO STA DISTRUGGENDO IL SISTEMA FINANZIARIO MONDIALE?

Attualmente 7 miliardi di persone abitano la Terra, un pianeta piccolo con risorse naturali limitate e una popolazione in continuo aumento. Cibo e acqua divengono sempre più scarsi. L'élite lo sa. David Rockefeller lo sa. I re e le regine di tutto il mondo lo sanno.

Un aumento della popolazione significa meno risorse naturali e una ridotta possibilità di approvvigionamento di cibo e acqua. In effetti, l'élite, l'oligarchia e i controllori dell'Impero in tutta Europa compresero questo concetto già verso la metà del XVIII secolo: il livello di progresso tecnologico e di sviluppo è direttamente proporzionale alla densità della popolazione. Senza il progresso scientifico e tecnologico l'incremento della popolazione non poteva essere sostenuto perché una densità di popolazione in continua crescita presuppone tecnologie sempre più sofisticate in grado di sostenerla.

Al tempo stesso però un maggiore progresso tecnologico rende intollerabili forme di dominio oligarchiche. In quelle nazioni in cui lo sviluppo creativo e mentale dei singoli viene incentivato, i cittadini non saranno disposti a tollerare a tempo indeterminato tali forme di governo oligarchiche. Pertanto, ragionando secondo la prospettiva delle élite, per controllare le forniture di cibo e acqua sarà necessario ridurre la popolazione mondiale a numeri più «gestibili».

Ricordate, sette miliardi di persone in costante aumento significano un sacco di bocche da sfamare. E Rockefeller e compagni lo sanno benissimo. Affinché l'élite possa continuare a mangiare, voi e io dobbiamo morire. Che ve ne pare di questa soluzione?

LA RIDUZIONE DELLA POPOLAZIONE RIDUZIONE E IL RAPPORTO DEL CLUB DI ROMA SU «I LIMITI DELLO SVILUPPO»

L'istituzione più importante al mondo che sostiene lo schema malthusiano di depopolamento è il Club di Roma. I suoi membri sono alcuni dei cittadini più influenti del pianeta. David Rockefeller, Michail Gorbaciov, il re e la regina di Spagna, la regina Beatrice d'Olanda, il principe Filippo del Belgio.

Fondato nel mese di aprile del 1968 da membri della prima assicurazione europea elvetico-veneziana, il Club di Roma è costituito dai membri più anziani della Nobiltà Nera veneziana, discendenti delle famiglie più ricche e più antiche d'Europa che controllavano e governavano Genova e Venezia nel XII secolo. Nel 1972 il Club pubblicò uno dei rapporti più dannosi di tutti i tempi, I limiti dello sviluppo, in cui si sosteneva che nel corso dei successivi quaranta anni la Terra avrebbe esaurito le limitate risorse naturali. Pertanto, secondo il rapporto, se l'umanità voleva sopravvivere avrebbe dovuto modificare di conseguenza il suo stile di vita e le sue grandezze.

Secondo il Club di Roma, al fine di sopravvivere, l'umanità deve ridurre la propria dipendenza dalla tecnologia; rivedere la sua spinta verso il progresso, l'innovazione e l'avanzamento tecnologico e imporre un regime economico mondiale di «disintegrazione controllata». «Da quel momento, le tesi dei Limiti dello Sviluppo sono state accolte all'interno delle politiche di governi e istituzioni governative sovranazionali di tutto il mondo, nelle cosiddette istituzioni educative, nei programmi universitari e via dicendo: in pratica in ogni aspetto della cultura popolare. I risultati sono stati un impoverimento totale, una deindustrializzazione, le guerre e i genocidi a cui oggi assistiamo»

(Tratto da www.larouchepub.com/eiw/public/2012/eirv39n17-20120427/53_3917.pdf )

Il punto finale è il crollo dell'economia mondiale, persino con la loro versione di risorse «illimitate», che non include passi avanti nella scienza o lo sviluppo di nuove tecnologie rivoluzionarie. Se si riesce a penetrare il linguaggio estremamente farraginoso, il rapporto del Club di Roma non lascia alcun dubbio su quale sia il vero programma dei suoi membri: «Alla ricerca di un nuovo nemico che ci permettesse di unirci, abbiamo pensato che l'inquinamento, la minaccia del surriscaldamento globale, la scarsità d'acqua, le carestie e fenomeni simili facessero al caso nostro». E concludono dicendo «Il vero nemico, allora, è l'umanità stessa».

E così, le principali istituzioni internazionali appoggiano politiche di regressione in campo tecnologico e una riduzione della popolazione mondiale di diversi miliardi di persone: se non lo sapete, in questi casi si parla di genocidio. Tuttavia, prima di poter ridurre la popolazione e domare il gregge è necessario distruggere l'economia e la domanda. Forse vorreste sapere perché Rockefeller e compagni vogliano distruggere la domanda. Non ne soffrirebbero finanziariamente anche loro stessi? La risposta è NO. Essi non ne soffrirebbero affatto perché controllano già la maggior parte della ricchezza mondiale. La loro preoccupazione principale, a questo punto della storia, è quella di garantire la sopravvivenza della loro razza.

E ancora una volta, affinché riescano a sopravvivere in un'epoca in cui le risorse naturali sono sempre più limitate, la maggior parte di noi deve morire. Per distruggere la domanda e l'economia, è necessario che ogni nazione sia guidata da persone asservite all'élite. Se questi leader non sono disposti a sottoscrivere i «necessari» cambiamenti, essi devono essere sostituiti attraverso cambi di potere ben orchestrati.

In Italia, il governo eletto è stato estromesso per lasciare il posto a un gabinetto tecnocratico guidato da Mario Monti, amatissimo nella City di Londra, ex commissario europeo per la Concorrenza, presidente della maggiore università economica italiana, la «Bocconi» di Milano, membro permanente del Circolo Bilderberg, presidente europeo della Commissione Trilaterale, e membro dell'International Advisory Board di Goldman Sachs. Vi prego, rendetevi conto che Monti non sta lavorando per l'Italia. Egli è un traditore della nazione.

Le brutali misure di austerità che il suo governo tecnocratico sta attuando dovrebbero renderlo perfettamente chiaro. «Monti ha chiamato il suo primo pacchetto di misure di governo "Salva Italia", ma non era l'Italia che si intendeva salvare, bensì l'Euro. Poi è passato a un secondo pacchetto, denominato "Crescitalia", dove ancora una volta non sarà la nazione italiana a crescere, ma piuttosto, le entrate dei mercati finanziari. Il nuovo pacchetto è parte del programma stabilito dalla Banca centrale europea (Bce) lo scorso agosto, nella ormai famosa lettera riservata inviata dal capo della Bce, Mario Draghi, e dall'ex capo della Bce, Jean-ClaudeTrichet, al governo italiano.

Nessuno stanziamento per nuovi investimenti; la "crescita" doveva essere raggiunta riducendo i costi. Questa ricetta per l'Italia, così come per la Grecia, che è ancora più avanti nella corsa verso la distruzione, non farà che peggiorare la crisi economica, finanziaria e sociale. Spingerà l'Italia, terza potenza economica europea, ancora più vicino a un tracollo finanziario che potrebbe far saltare l'intero sistema euro da un giorno all'altro, e quindi affliggere ulteriormente la popolazione»

(Tratto da: "Eu's Fascist Policy For Italy Hits a Snag" (‘La politica fascista per l'Europa trova un intoppo'), Claudio Celani, Eir, 13 gennaio 2012)

«Nel 2011, dodicimila società hanno dichiarato fallimento in Italia , perché le banche hanno chiuso le linee di credito, nonostante avessero ricevuto a loro volta crediti per centinaia di miliardi da parte della Bce, ad un tasso di interesse pari quasi a zero. Questo denaro è stato usato per salvare la bolla speculativa, invece di finanziare imprese e creare nuovi posti di lavoro, una bolla speculativa che è ora dodici volte il Pil mondiale. E mentre i politici e la stampa discutono del finanziamento dei partiti e delle prossime elezioni, il Meccanismo europeo di stabilità (Fondo salva-Stati) è stato approvato senza che nessuno se ne sia reso conto, privandoci una volta per tutte della nostra sovranità nazionale e violando la nostra Costituzione. Quanto tempo ci vorrà prima che sentiremo di nuovo la famosa affermazione di Mussolini al Parlamento: "Potevo fare di questa aula sorda e grigia un bivacco di manipoli..."»

(Tratto da "Sotto inchiesta tutti i partiti: Monti dittatore indisturbato?", di Liliana Gorini, presidente di MoviSol, 6 aprile 2012.)

LA FINE
La lotta a cui stiamo assistendo oggi non è una lotta per la sopravvivenza delle banche centrali o dell'euro, ma è una lotta capitale tra i governi sovrani e il sistema oligarchico finanziario che va tutta a beneficio di una piccola élite. Qualunque nazione incapace di controllare la propria moneta non può essere sovrana, e qualunque nazione che non sia sovrana è vulnerabile agli assalti e ai sovvertimenti messi in atto da questa oligarchia.

Ogni nuova misura, considerata singolarmente, può sembrare solo una lieve aberrazione, ma una serie massiccia di cambiamenti, parte di un continuum, costituisce uno spostamento verso la distruzione dell'Italia in quanto Stato-nazione. Questo è il motivo per cui è giunto il momento di guardare dietro le quinte. Siamo a un bivio. E la strada che prenderemo determinerà il futuro dell'Italia e dell'umanità.

Non spetta a Dio salvarci dalla follia collettiva. Sta a noi! Siamo responsabili verso le generazioni future la cui sopravvivenza dipende dalle azioni che intraprenderemo oggi. Non riusciremo mai a trovare le risposte giuste, se non conosciamo a fondo il quadro completo. Questo è ciò per cui combatte L'IMPERO INVISIBILE.

Daniel Estulin

16 settembre 2012 Madrid, Spagna

 

DANIEL ESTULIN L IMPERO INVISIBILE EL IMPERIO INVISIBILE DANIEL ESTULIN DANIEL ESTULIN DANIEL ESTULIN club bilderbergMario Monti DAVID ROCKEFELLER MARIO DRAGHIUNIONE EUROPEA TRILATERAL COMMISSIONTRILATERAL E BILDERBERGEURO DOLLARO trichet

Ultimi Dagoreport

ing banca popolare di sondrio carlo cimbri steven van rijswijk andrea orcel - carlo messina

DAGOREPORT: OPA SU OPA, ARRIVEREMO A ROMA! - AVVISO AI NAVIGATI! LE ACQUISIZIONI CHE STANNO INVESTENDO IL MERCATO FINANZIARIO HANNO UN NUOVO PLAYER IN CAMPO: IL COLOSSO OLANDESE ING GROUP È A CACCIA DI BANCHE PER CRESCERE IN GERMANIA, ITALIA E SPAGNA - ED ECCO CHE SULLE SCRIVANIE DEI GRANDI STUDI LEGALI COMINCIANO A FARSI LARGO I DOSSIER SULLE EVENTUALI ‘’PREDE’’. E NEL MIRINO OLANDESE SAREBBE FINITA LA POP DI SONDRIO. SÌ, LA BANCA CHE È OGGETTO DEL DESIDERIO DI BPER DI UNIPOL, CHE HA LANCIATO UN MESE FA UN’OPS DA 4 MILIARDI SULL’ISTITUTO VALTELLINESE - GLI OLANDESI, STORICAMENTE NOTI PER LA LORO AGGRESSIVITÀ COMMERCIALE, APPROFITTERANNO DEI POTERI ECONOMICI DE’ NOANTRI, L’UNO CONTRO L’ALTRO ARMATI? DIFATTI, IL 24 APRILE, CON IL RINNOVO DEI VERTICI DI GENERALI, LA BATTAGLIA SI TRASFORMERÀ IN GUERRA TOTALE CON L’OPA SU MEDIOBANCA DI MPS-MILLERI-CALTAGIRONE, COL SUPPORTO ATTIVO DEL GOVERNO - ALTRA INCOGNITA: COME REAGIRÀ, UNA VOLTA CONFERMATO CARLO MESSINA AL VERTICE DI BANCA INTESA, VEDENDO IL SUO ISTITUTO SORPASSATO NELLA CAPITALIZZAZIONE DAI PIANI DI CONQUISTA DI UNICREDIT GUIDATA DAL DIABOLICO ANDREA ORCEL? LA ‘’BANCA DI SISTEMA’’ IDEATA DA BAZOLI CORRERÀ IL RISCHIO DI METTERSI CONTRO I PIANI DI CALTA-MILLERI CHE STANNO TANTO A CUORE A PALAZZO CHIGI? AH, SAPERLO…

andrea orcel giuseppe castagna anima

DAGOREPORT LA CASTAGNA BOLLENTE! LA BOCCIATURA DELL’EBA E DI BCE DELLO “SCONTO DANESE” PER L’ACQUISIZIONE DI ANIMA NON HA SCALFITO LE INTENZIONI DEL NUMERO UNO DI BANCO BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, CHE HA DECISO DI "TIRARE DRITTO", MA COME? PAGANDO UN MILIARDO IN PIÙ PER L'OPERAZIONE E DANDO RAGIONE A ORCEL, CHE SI FREGA LE MANI. COSÌ UNICREDIT FA UN PASSO AVANTI CON LA SUA OPS SU BPM, CHE POTREBBE OTTENERE UN BELLO SCONTO – IL BOTTA E RISPOSTA TRA CASTAGNA E ORCEL: “ANIMA TASSELLO FONDAMENTALE DEL PIANO DEL GRUPPO, ANCHE SENZA SCONTO”; “LA BCE DICE CHE IL NOSTRO PREZZO È GIUSTO...”

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT – IL GOVERNO RECAPITA UN BEL MESSAGGIO A UNICREDIT: LA VALUTAZIONE DELL’INSOSTENIBILE GOLDEN POWER SULL’OPA SU BPM ARRIVERÀ IL 30 APRILE. COME DIRE: CARO ORCEL, VEDIAMO COME TI COMPORTERAI IL 24 APRILE ALL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DI GENERALI - E DOPO IL NO DELLA BCE UN’ALTRA SBERLA È ARRIVATA AL DUO FILO-GOVERNATIVO CASTAGNA-CALTAGIRONE: ANCHE L’EBA HA RESPINTO LO “SCONTO DANESE” RICHIESTO DA BPM PER L’OPA SU ANIMA SGR, DESTINATO AD APPESANTIRE DI UN MILIARDO LA CASSA DI CASTAGNA CON LA CONSEGUENZA CHE L’OPA DI UNICREDIT SU BPM VERRÀ CESTINATA O RIBASSATA - ACQUE AGITATE, TANTO PER CAMBIARE, ANCHE TRA GLI 7 EREDI DEL COMPIANTO DEL VECCHIO…

gesmundo meloni lollobrigida prandini

DAGOREPORT - GIORGIA È ARRIVATA ALLA FRUTTA? È SCESO IL GELO TRA LA FIAMMA E COLDIRETTI (GRAN SOSTENITORE COL SUO BACINO DI VOTI DELLA PRESA DI PALAZZO CHIGI) - LA PIU' GRANDE ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI (1,6 MILIONI DI ASSOCIATI), GUIDATA DAL TANDEM PRANDINI-GESMUNDO, SE È TERRORIZZATA PER GLI EFFETTI DEVASTANTI DEI DAZI USA SULLE AZIENDE TRICOLORI, E' PIU' CHE IRRITATA PER L'AMBIVALENZA DI MELONI PER LE MATTANE TRUMPIANE - PRANDINI SU "LA STAMPA" SPARA UN PIZZINO ALLA DUCETTA: “IPOTIZZARE TRATTATIVE BILATERALI È UN GRAVE ERRORE” - A SOSTENERLO, ARRIVA IL MINISTRO AGRICOLO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, UN REIETTO DOPO LA FINE CON ARIANNA: “I DAZI METTONO A RISCHIO L'ALLEANZA CON GLI USA. PUÒ TRATTARE SOLO L'EUROPA” – A BASTONARE COLDIRETTI, PER UN “CONFLITTO D’INTERESSI”, CI HA PENSATO “IL FOGLIO”. UNA STILETTATA CHE ARRIVA ALL'INDOMANI DI RUMORS DI RISERVATI INCONTRI MILANESI DI COLDIRETTI CON RAPPRESENTANTI APICALI DI FORZA ITALIA... - VIDEO

autostrade matteo salvini giorgia meloni giancarlo giorgetti roberto tomasi antonino turicchi

TOMASI SÌ, TOMASI NO – L’AD DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA) ATTENDE COME UN’ANIMA IN PENA IL PROSSIMO 17 APRILE, QUANDO DECADRÀ TUTTO IL CDA. SE SALVINI LO VUOL FAR FUORI, PERCHÉ REO DI NON AVER PORTARE AVANTI NUOVE OPERE, I SOCI DI ASPI (BLACKSTONE, MACQUARIE E CDP) SONO DIVISI - DA PARTE SUA, GIORGIA MELONI, DAVANTI ALLA FAME DI POTERE DEL SUO VICE PREMIER, PUNTA I PIEDINI, DISPETTOSA: NON INTENDE ACCETTARE L’EVENTUALE NOME PROPOSTO DAL LEADER LEGHISTA. DAJE E RIDAJE, DAL CAPPELLO A CILINDRO DI GIORGETTI SAREBBE SPUNTATO FUORI UN NOME, A LUI CARO, QUELLO DI ANTONINO TURICCHI….

mario draghi ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI: IL DISCORSO DI MARIO DRAGHI A HONG KONG ERA UNA TIRATA D’ORECCHIE A BRUXELLES E ALLA DUCETTA DELLE "DUE STAFFE" - PER "MARIOPIO", SE TRUMP COSTRUISCE UN MURO TARIFFARIO INVALICABILE, È PREFERIBILE PER L'EUROPA TROVARE ALTRI SBOCCHI COMMERCIALI (CINA E INDIA), ANZICHE' TIRAR SU UN ALTRO MURO – SUL RIARMO TEDESCO, ANCHE GLI ALTRI PAESI DELL'UNIONE FAREBBERE BENE A SEGUIRE LA POLITICA DI AUMENTO DELLE SPESE DELLA DIFESA - IL CONSIGLIO A MELONI: SERVE MENO IDEOLOGIA E PIÙ REAL POLITIK  (CON INVITO A FAR DI NUOVO PARTE DELL'ASSE FRANCO-TEDESCO), ALTRIMENTI L’ITALIA RISCHIA DI FINIRE ISOLATA E GABBATA DA TRUMP CHE SE NE FOTTE DEI "PARASSITI" DEL VECCHIO CONTINENTE...