LA MAMMA DI DE MAGISTRIS DÀ BATTAGLIA IN TRIBUNALE E VINCE CONTRO IL CSM PER LA PENSIONE DEL MARITO - ARRESTATO A NIZZA DAI CARABINIERI IL BOSS LATITANTE CHE GIOCAVA ALLA PLAYSTATION CON EZEQUIEL LAVEZZI

Dagoreport

1. L'AMICO EZEQUIEL
Lo hanno arrestato a Nizza, i carabinieri. Latitante dal 2010, il boss camorrista Antonio Lo Russo è stato individuato e catturato nel tardo pomeriggio di ieri. Deve scontare 20 anni di carcere per droga e associazione mafiosa. Divenne famoso, tempo fa, per una sua foto a bordo campo, durante una chiacchierata partita Napoli-Parma finita nel mirino dei pm che indagavano su un presunto giro di calcioscommesse gestito dai clan campani.

Amava la bella vita e lo stadio, il giovane padrino. Che poteva vantare anche frequentazioni importanti. Come quella con l'ex bomber azzurro Ezequiel Lavezzi, oggi in forza al Psg. "Lo conoscevo come ultrà - raccontò Lavezzi ai pm antimafia in tribunale - e alcune volte venne anche a casa mia perché gli regalassi delle maglie. In Argentina è normale che i tifosi abbiano rapporti con i giocatori. Così era con lui. Una volta giocammo anche alla playstation. Se non ricordo male l'ho visto qualche volta allo stadio".

2. UNA DE MAGISTRIS VINCE CONTRO IL CSM
Fabrizio Geremicca per "Il Corriere del Mezzogiorno"

Un de Magistris va in tribunale contro il Consiglio superiore della magistratura ed il ministero della Giustizia, ma non è il sindaco di Napoli, Luigi. Protagonista della disfida giudiziaria è la signora Nunzia Russo in de Magistris, madre del primo cittadino e moglie di Giuseppe, che è stato anch'egli magistrato. Tema del contendere: la domanda di riconoscimento di causa di servizio e di pensione di reversibilità privilegiata che era stata avanzata il 27 dicembre 2002 dalla signora Russo, dopo la morte del marito.

Secondo la donna, l'attività professionale del suo consorte avrebbe concorso in maniera significativa nel determinare uno stato di ipertensione arteriosa, a sua volta determinante nell'insorgenza di gravi fenomeni ischemici. Quell'istanza era stata respinta nel 2006 da una commissione di verifica. Il ministero della Giustizia aveva dunque emanato un decreto attraverso il quale non aveva accolto la richiesta di equo indennizzo inoltrata dalla vedova.

La signora Russo non si era arresa ed aveva presentato ricorso al Tar Campania, lamentando violazioni di legge ed eccesso di potere nel provvedimento di diniego adottato in sede ministeriale. Nel 2011 le toghe amministrative le avevano dato ragione ed avevano perciò annullato il provvedimento del ministero. Il Consiglio superiore della magistratura ed il Guardasigilli, difesi da Lorenzo D'Ascia, Avvocato dello Stato, avevano a loro volta presentato appello, insistendo nella tesi che non fosse ravvisabile alcun nesso causale tra la malattia occorsa al magistrato ed il suo lavoro.

L'ultima partita, recente, in Consiglio di Stato, dove la madre del sindaco era patrocinata dagli avvocati Aldo Starace e Guglielmo Allodi. La sezione quarta, presidente Paolo Numerico, ha confermato, con la sentenza del 18 marzo 2014, depositata pochi giorni fa, la decisione del tribunale amministrativo di I grado ed ha respinto il ricorso del Csm e del ministero della Giustizia. In particolare, il provvedimento fa riferimento alle conclusioni del consulente tecnico di ufficio, il cardiologo Maurizio Cappelli Bigazzi.

Scrive quest'ultimo: «L'ipertensione arteriosa deve essere ritenuta certamente una concausa efficiente nel determinismo della grave insufficienza cerebrovascolare che ha condotto al decesso. Lo stress lavorativo legato alle grosse responsabilità professionali del dottor de Magistris può certamente rappresentare una concausa, anch'essa efficiente, nello sviluppo dell'ipertensione arteriosa». Di qui, argomentano i magistrati del Consiglio di Stato «la sussistenza della patologia neoplastica non si pone come causa esclusiva dell'exitus». Partita chiusa, dunque, a favore della vedova del padre del sindaco.

vesuviosegreto@gmail.com

 

de laurentiis de magistris jpegCAVANI E LAVEZZI jpeglavezziANTONIO LO RUSSO A BORDO CAMPOAntonio Lo Russo A BORDO CAMPO NAPOLI PARMA

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…

trump musk xi

DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO L’INAUGURAZIONE: IL PRIMO INAUGURERÀ LA DEPORTAZIONE DI 9,5 MILIONI DI IMMIGRATI. MA IL SECONDO È ANCORA PIÙ BOMBASTICO: L’IMPOSIZIONE DEI DAZI SUI PRODOTTI CINESI - UN CLASSICO TRUMPIANO: DARE UNA RANDELLATA E POI COSTRINGERE L’INTERLOCUTORE A TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI DEBOLEZZA. MA COME REAGIRÀ XI JINPING? CHISSÀ CHE AL DRAGONE NON VENGA IN MENTE DI CHIUDERE, PER LA GIOIA DI ELON MUSK, LE MEGAFABBRICHE DI TESLA A SHANGHAI…

salvini romeo

DAGOREPORT - CHI L'AVREBBE MAI DETTO: MASSIMILIANO ROMEO È IL PROTAGONISTA INDISCUSSO DELLA LEGA DI FINE 2024 - EX FEDELISSIMO DEL “CAPITONE”, È STATO L’UNICO A ESPORSI CONTRO IL SEGRETARIO, E OTTENERE LA LEADERSHIP IN LOMBARDIA – DOPO LA SUA SFIDA VINTA, ANCHE FEDRIGA È USCITO ALLO SCOPERTO CANNONEGGIANDO CONTRO L’EVENTUALE RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE - CHE SUCCEDERÀ AL CONGRESSO? NIENTE: SALVINI HA IN MANO LA MAGGIORANZA DEI DELEGATI, E L’ASSEMBLEA AVRÀ CARATTERE PROGRAMMATICO. MA LA DISSIDENZA CRESCE…