carlo de benedetti

“SALVINI E’ ANTISEMITA, ANTIEUROPEO E PRENDE I SOLDI DA PUTIN ED E’ AMICO DI ORBAN” - CARLO DE BENEDETTI ARMA IL CANNONE E SPARA A ZERO CONTRO TUTTI: “DI MAIO È STATO MISERABILE E SCRITERIATO PERCHÉ VOLEVA FARE IL PREMIER A TUTTI I COSTI. I CINQUE STELLE SONO DEI BUFFONI CHE FANNO CHIACCHIERE DA BAR. GRILLO DEVE TORNARE A FARE IL COMICO" - BASTONATE ANCHE AL PD: “RENZI HA FATTO TERRA BRUCIATA INTORNO A LUI, ELIMINANDO OGNI COMPETITOR GRAZIE AL DELITTO ROSATELLUM"

CARLO DE BENEDETTI

1 - DE BENEDETTI OFFENDE SALVINI «ANTISEMITA AL SOLDO DI PUTIN»

Laura Rio per “il Giornale”

 

Salvini è antisemita, antieuropeo e prende i soldi da Putin. Di Maio è stato miserabile e scriteriato perché voleva fare il premier a tutti i costi. I Cinque Stelle sono dei buffoni che fanno chiacchiere da bar. Renzi si è dimesso ma ha fatto finta di dimettersi. Grillo deve tornare a fare il comico e smettere di dire agli altri cosa devono fare.

 

mario calabresi carlo de benedetti

Carlo De Benedetti, il patriarca dell' impero Repubblica-L'Espresso, spara a zero contro tutti i protagonisti della politica che ha portato il nostro Paese allo stallo. Tutti tranne uno, l' antico arci-nemico Silvio Berlusconi, forse perché non è stato sollecitato sull'argomento o forse volutamente perché, si sa, i tempi sono molto cambiati dall'epoca dell'aspro scontro tra i due gruppi editoriali, ma anche tra due visioni della politica e del mondo diametralmente opposte.

 

A casa sua, in quel di Dogliani dove possiede la tenuta del buen ritiro e dove patrocina il Festival della televisione che si è tenuto nel weekend, intervistato da Lilli Gruber davanti al pubblico si è lasciato andare a dure invettive. L'attacco più duro al leader leghista che ha accusato di essere amico dell'ungherese Orban (che applica una politica durissima contro l' immigrazione) e addirittura finanziato da Putin.

 

«Certo io non ho le prove che abbia preso i soldi, però è deducibile dal fatto che è stato molto spesso a Mosca. E poi dice che vuole uscire dalla Nato ma in via Bellerio (sede della Lega a Milano) non sanno neppure dove si trovi la Siria».

 

Immediata arriva la reazione di Salvini affidata a Twitter: «Il miliardario di sinistra Carlo De Benedetti: Salvini è antisemita, antieuropeo, finanziato da Putin! Che dite, querelo? Io direi di sì!». Pure Gasparri, di Forza Italia, si aggrega: «Sì Matteo devi querelare il calunniatore De Benedetti, che dice cose inaudite, basta con questa arroganza».

 

berlusconi salvini

Ma De Benedetti, che è stato un pezzo importante della sinistra italiana, non risparmia neppure il Pd e Renzi. «Lo stato del Pd è chiaramente comatoso - dice l'Ingegnere - Non capisco gli esponenti del partito che affermano che gli elettori hanno deciso che il Pd deve andare all'opposizione. È una contraddizione: gli elettori hanno votato Pd perché facesse politica, non per forza andare al governo ma sedersi comunque al tavolo delle trattative con i 5 Stelle, almeno per dimostrare che il loro programma è insostenibile».

 

E sull' ex segretario aggiunge: «Ha fatto terra bruciata intorno a lui, eliminando ogni competitor grazie al delitto Rosatellum, la legge elettorale elaborata affinché nessuno riuscisse a governare, e ha imposto i suoi fedeli nelle liste».

PUTIN SALVINI

 

Secondo De Benedetti «l' unica possibilità per il Pd di avere un futuro è quello di tornare alle origini e prendere in mano la questione delle disuguaglianze sociali perché è il problema fondamentale che mina la coesione sociale». Lo strumento per andare incontro alle classi più disagiate sarebbe la patrimoniale: «Sono d'accordo con quello che ha detto qui l' altro giorno Confalonieri (l' altro arci-nemico di un tempo con cui ora si trova sulle stesse posizioni), bisogna che chi ha di più dia allo Stato per aiutare i poveri, sarebbe un atto quasi simbolico, ma importante».

 

BEPPE GRILLO - DI MAIO - DAVIDE CASALEGGIO

Ce n'è anche per i grillini. «L' idea di un referendum sull' euro, oltre a essere contro la legge - dice - è una buffonata. Gli italiani sanno che uscire dalla moneta unica è una sonora cavolata. I 5 Stelle vogliono mettere le mani sulla Rai e sulle Cassa Depositi e Prestiti dopo aver criticato per anni chi lo faceva. Grillo che propone la condivisione del debito a livello europeo dice cose ridicole».

 

Ma c'è almeno un politico che De Benedetti salva? Sì, ma non è italiano, è il presidente francese Macron, «l'unico in grado di salvare la democrazia liberale, peccato però che ha perso venti punti di consenso in pochi mesi». Invece Trump è «un pazzo irresponsabile, che non ha alcuna moralità e che ha fatto fallire le sue aziende otto volte». E Berlusconi? Nessuna stoccata per lui, forse perfino per De Benedetti in questo «mondo di buffoni» l' antico nemico non è poi più così orribile.

EMMANUEL MACRON

 

2 - AFFONDO DI DE BENEDETTI SUL PD. LITE CON IL LEADER LEGHISTA

Virginia Piccolillo per “il Corriere della Sera”

 

Il Pd? «Comatoso». Il Movimento 5 Stelle? «Ridicolo». E Matteo Salvini? «Peggio: antisemita, antieuropeo e finanziato da Putin». E il leader leghista: «Che dite querelo? Io dico di sì». È finita con l' annuncio via Twitter di un' azione giudiziaria da parte di Salvini, l' intervista fatta da Lilli Gruber a Carlo De Benedetti, al Festival della tv e dei nuovi media, da lui stesso promosso. Da Dogliani, in provincia di Cuneo, dove De Benedetti risiedeva, prima di trasferirsi a Saint Moritz in Svizzera, l' imprenditore ha tracciato una cruda analisi della situazione politica. Con critiche a 360 gradi.

 

CARLO DE BENEDETTI E MATTEO RENZI A DOGLIANI DA CHI

Ma le parole più aspre le ha avute per Salvini, concludendo: «Bisogna tenerlo lontano». Il capo della coalizione di centrodestra ha replicato con durezza al «miliardario di sinistra che mi dà dell' antisemita». E ha anticipato la querela raccogliendo il plauso di Maurizio Gasparri: «Basta con l'arroganza».

 

De Benedetti (che ha ceduto ai figli il gruppo editoriale L'Espresso-Repubblica, ora fuso con La Stampa e Il Secolo XIX) non ha però risparmiato anche critiche al Movimento Cinque Stelle: «Grillo guadagni i soldi facendo i suoi spettacoli e il comico e non ci venga a dire cosa dobbiamo fare».

 

Al quesito su chi meriti più di essere creduto sull' euro tra Grillo e Luigi Di Maio risponde: «A nessuno. È una buffonata. Gli italiani sanno che uscire dall' euro è una c....». E su Matteo Renzi, cui aveva tributato dapprima entusiasmo e poi delusione, dice: «Ha dato le dimissioni facendo finta di non averle date. Inaccettabile».

 

GASPARRI-AS-ROMA

Quanto al Pd aggiunge: «Non capisco quando dice che gli elettori lo hanno votato per andare all' opposizione. È una stupidaggine, una contraddizione. Gli elettori lo hanno votato perché facesse politica. Non penso che potesse fare un governo con i 5 Stelle, ma il Pd doveva sedersi al tavolo e dimostrare che non era possibile fare un programma per governare insieme».

RENZI E GENTILONI

 

La ricetta dell' imprenditore per uscire dallo stallo prevede un voto di fiducia al governo uscente e poi il voto: «La soluzione migliore è che resti Gentiloni. Il Parlamento potrebbe confermare a termine il governo che è già in funzione e potrebbe portare il Paese alle elezioni. Magari dopo avere rifatto la legge elettorale. Mi sembra la cosa più logica», dice, convinto che si andrà a votare a ottobre. «Anche se io - conclude - preferirei insieme alle Europee a maggio del prossimo anno».

Ultimi Dagoreport

ursula von der leyen donald trump xi jinping cina unione europea stati uniti

FLASH! - COME REAGIRE ALLA TERZA GUERRA MONDIALE DI TRUMP? PIU’ CHE UNA WEB-TAX SULLE BIG TECH, PER METTERE IN GINOCCHIO IL DAZISTA DELLA CASA BIANCA, FACENDO RITORNARE DI COLPO LE ROTELLE AL LORO POSTO, SAREBBE SUFFICIENTE LA VENDITA DEL 10% DEI TITOLI DEL TESORO AMERICANO IN POSSESSO DI CINA E UNIONE EUROPEA (AL 2024 PECHINO NE DETENEVA 768 MILIARDI, MENTRE I 27 PAESI UE NE HANNO IN PANCIA OLTRE DUEMILA MILIARDI) – DI TALE MOSSA MORTALE, CONFERMATA A DAGOSPIA DA FONTI AUTOREVOLI, NE STANNO DISCUTENDO NELLA MASSIMA RISERVATEZZA GLI EMISSARI DEL DRAGONE DI XI JINPING E GLI SHERPA DEI CAPOCCIONI DI BRUXELLES (COME DICONO A QUARTICCIOLO: ‘’EXTREME EVILS, EXTREME REMEDIES…’’)

donald trump matteo salvini giuseppe conte vladimir putin

DAGOREPORT – ALLEGRIA! RICICCIA L’ALLEANZA DEGLI OPPOSTI POPULISMI: SALVINI E CONTE - SABATO SCORSO, I GEMELLI DIVERSI SI SONO RITROVATI IN PIAZZA A SBANDIERARE LE COMUNI POSIZIONI TRUMPUTINIANE CHE DESTABILIZZANO SIA LA MAGGIORANZA DI GOVERNO CHE L’OPPOSIZIONE - IL LORO RUOLO DI GUASTATORI NEI RISPETTIVI SCHIERAMENTI FA GODERE TRUMP, CHE HA PRESO DUE PICCIONI CON LA SUA FAVA: CONDIZIONA IL GOVERNO MELONI E SPACCA IL PD DI ELLY SCHLEIN – SFANCULATO BEPPE GRILLO, ANNIENTATO LO ZOCCOLO DURO PENTASTELLATO, AL POSTO DELL'ELEVATO", COME "IDEOLOGO", CONTE HA MARCO TRAVAGLIO - IL RUOLO DI CASALINO NEL SUCCESSO DELLA MANIFESTAZIONE ANTI-RIARMO DI SABATO... - VIDEO 

giorgia meloni donald trump economia recessione dazi

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI VOLERÀ FINALMENTE NEGLI STATI UNITI PER IL TANTO AGOGNATO FACCIA A FACCIA CON TRUMP: MA COSA ANDRÀ A FARE? SOPRATTUTTO: QUALE RISULTATO OTTERRÀ? -L’UNICO SPAZIO CHE OGGI HA A DISPOSIZIONE LA THATCHER DELLA GARBATELLA È IL PERIMETRO STABILITO DA KAISER URSULA CON MACRON E MERZ, CHE SI RIASSUME IN TRE PUNTI: DIALOGO, REAZIONE E DIVERSIFICAZIONE DEI MERCATI - L'EVENTUALITA' CHE, DOPO OCCHIONI E MOINE MELONIANE, IL TRUMPONE RINCULI DAL 20% A ZERO DAZI E' DA ESCLUDERE: IL TYCOON BANCAROTTIERE PERDEREBBE LA FACCIA - MA L'UNDERDOG NON PUO' TRATTARE NEMMENO UN DIMEZZAMENTO DELLE TARIFFE RECIPROCHE AL 10% PERCHE' LA NEGOZIAZIONE DEVE PASSARE PER BRUXELLES – LA DUCETTA PUÒ SOLO PROVARE A ESERCITARE UNA MORAL SUASION SUL SUO AMICO TRUMP E FARSI SCATTARE QUALCHE FOTO PER FAR ROSICARE DI INVIDIA MATTEO SALVINI - VIDEO

vespa meloni berlusconi

DAGOREPORT - VABBE’, HA GIRATO LA BOA DEGLI 80 ANNI, MA QUALCOSA DI GRAVE STA STRAVOLGENDO I NEURONI DI "GIORGIA" VESPA, GIA' BRUNO - IL GIORNALISTA ABRUZZESE, PUPILLO PER DECENNI DEL MODERATISMO DEMOCRISTO DEL CONTERRANEO GIANNI LETTA, CHE ORMAI NE PARLA MALISSIMO CON TUTTI, HA FATTO SOBBALZARE PERFINO QUELLO SCAFATISSIMO NAVIGATORE DEL POTERE ROMANO CHE È GIANMARCO CHIOCCI – IL DIRETTORE DEL TG1, PRIMO REFERENTE DELLA DUCETTA IN RAI, E’ RIMASTO BASITO DAVANTI ALL’”EDITORIALE” DEL VESPONE A "CINQUE MINUTI": "DAZI? PER IL CONSUMATORE ITALIANO NON CAMBIA NULLA; SE LA PIZZA A NEW YORK PASSERÀ DA 21 A 24 EURO NON SARÀ UN PROBLEMA". MA HA TOCCATO IL FONDO QUANDO HA RIVELATO CHI È IL VERO COLPEVOLE DELLA GUERRA COMMERCIALE CHE STA MANDANDO A PICCO L’ECONOMIA MONDIALE: È TUTTA COLPA DELL’EUROPA CON “GLI STUPIDISSIMI DAZI SUL WHISKEY AMERICANO’’ - VIDEO

tulsi gabbard donald trump laura loomer timothy haugh

DAGOREPORT - È ORA D’ALLACCIARSI LE CINTURE. L’INTELLIGENCE OCCIDENTALE E' NEL PANICO TOTALE: SU CONSIGLIO DI UNA MAGA-INFLUENCER, LA PROCACE LAURA LOOMER, GIOVEDI' TRUMP HA CACCIATO SU DUE PIEDI IL GENERALE TIMOTHY HAUGH, DIRETTORE DELLA NATIONAL SECURITY AGENCY - LA NSA È LA PRINCIPALE AGENZIA DI CYBERSPIONAGGIO DEGLI STATI UNITI (CON 32 MILA DIPENDENTI, È QUASI IL 50% PIÙ GRANDE DELLA CIA) - LA CACCIATA DI HAUGH AVVIENE DOPO LA DECAPITAZIONE DEI CAPI DEI SERVIZI SEGRETI DI CIA E DI FBI, CHE TRUMP CONSIDERA IL CUORE DI QUEL DEEP STATE CHE, SECONDO LUI, LO PERSEGUITA FIN DALL’ELEZIONE PRESIDENZIALE PERDUTA CONTRO BIDEN NEL 2020 – UNA EPURAZIONE MAI VISTA NELLA TRANSIZIONE DA UN PRESIDENTE ALL’ALTRO CHE STA ALLARMANDO L’INTELLIGENCE OCCIDENTALE. CON TRUMP CHE SI FA INTORTARE DA INFLUENCER BONAZZE, E FLIRTA CON PUTIN, CONDIVIDERE INFORMAZIONI RISERVATE CON WASHINGTON, DIVENTA UN ENORME RISCHIO - (E C’È CHI, TRA GLI 007 BUTTATI FUORI A CALCI DA ''KING DONALD'', CHE PUÒ VENDICARSI METTENDO A DISPOSIZIONE CIÒ CHE SA…)

elon musk donald trump matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - LE “DUE STAFFE” NON REGGONO PIÙ. IL CAMALEONTISMO DI GIORGIA MELONI NON PUÒ PIÙ PERMETTERSI DI SGARRARE CON MACRON, MERZ, URSULA, CHE GIÀ EVITANO DI CONDIVIDERE I LORO PIANI PER NON CORRERE IL RISCHIO CHE GIORGIA SPIFFERI TUTTO A TRUMP. UN BLITZ ALLA CASA BIANCA PRIMA DEL CONSIGLIO EUROPEO, PREVISTO PRIMA DI PASQUA, SAREBBE LA SUA FINE -  UNA RECESSIONE PROVOCATA DALL’AMICO DAZISTA TRAVOLGEREBBE FRATELLI D’ITALIA, MENTRE IL SUO GOVERNO VIVE SOTTO SCACCO DEL TRUMPUTINIANO SALVINI,

IMPEGNATISSIMO NEL SUO OBIETTIVO DI STRAPPARE 4/5 PUNTI AGLI ‘’USURPATORI’’ DELLA FIAMMA (INTANTO LE HA “STRAPPATO” ELON MUSK AL CONGRESSO LEGHISTA A FIRENZE) - UN CARROCCIO FORTIFICATO DAI MEZZI ILLIMITATI DELLA "TESLA DI MINCHIA" POTREBBE FAR SALTARE IN ARIA IL GOVERNO MELONI, MA VUOLE ESSERE LEI A SCEGLIERE IL MOMENTO DEL “VAFFA” (PRIMAVERA 2026). MA PRIMA, A OTTOBRE, CI SONO LE REGIONALI DOVE RISCHIA DI BUSCARE UNA SONORA SCOPPOLA…