nugnes di maio

“IL VINCOLO DI MANDATO È FASCISMO” - LA BATTAGLIA DEI “DISSIDENTI” 5 STELLE CONTRO LA MODIFICA DELLA COSTITUZIONE E LO STRAPOTERE DELLA LEGA - LA GRILLINA PAOLA NUGNES: “SONO ALLIBITA A LEGGERE CERTE COSE ANTIDEMOCRATICHE DA CHI SOSTENEVA UN MOVIMENTO CHE DICEVA UNO VALE UNO, MAI NESSUN CAPO E DEMOCRAZIA LIQUIDA…”

Al.T. per il “Corriere della Sera”

 

nugnes

Due battaglie su tutte: il vincolo di mandato e la riforma delle autonomie. I gruppuscoli della dissidenza dentro i 5 Stelle si preparano alla battaglia d'inverno. E se il decreto Sicurezza e la manovra sono state ingoiate ma non digerite, con più di un parlamentare che si è turato il naso per votare, i prossimi appuntamenti potrebbero diventare decisivi per decidere non solo le sorti dei dissidenti, tra espulsioni e dimissioni, ma anche quelle della maggioranza.

 

Per ora solo pochi parlamentari osano dire la loro, se non proprio alzare la voce. Ma nel corpaccione del gruppo si nasconde un malessere che nasce da motivi diversi e finisce per convergere verso il vero punto del contendere, cioè la presunta subalternità del Movimento alla Lega e ai suoi temi fondanti. Lo strapotere mediatico di Matteo Salvini è difficile da arginare e il calo di credibilità nei sondaggi di Luigi Di Maio si spiega anche con una difficoltà a tenere testa all' iperattivismo di Salvini, politico consumato.

nugnes di maio

 

La minoranza del Movimento proverà a fare leva anche su questo disagio per provare a scardinare gli equilibri dettati dai vertici. A favorire un aumento della conflittualità sarà anche la nuova situazione che si verrà a creare, ovvero la campagna elettorale per le Europee che vedrà, giocoforza, i due alleati di governo fare politica su due sponde diverse. Il primo tema all' ordine del giorno è la richiesta di abolizione dell' assenza del vincolo di mandato.

 

Ed è un tema identitario del Movimento, che da anni combatte i «voltagabbana» e i «cambi di casacca». L'assenza del vincolo di mandato è prevista dalla Costituzione: secondo l' articolo 67, «ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato».

 

gregorio de falco paola nugnes

Risponde, cioè, solo a chi lo ha eletto e alla sua coscienza e non alle direttive del partito.

Una norma che vuole garantire ampi margini di libertà al parlamento e ridurre i rischi di autoritarismo. Ma per i 5 Stelle è la responsabile prima del trasformismo parlamentare, vizio che affligge l'Italia da decenni.

 

La minoranza non ci sta e attacca. Con Paola Nugnes, che in un post su Facebook è perentoria: «Il vincolo di mandato è fascismo!». E aggiunge: «Sono allibita a leggere certe cose antidemocratiche da chi sosteneva un movimento che diceva uno vale uno, mai nessun capo e democrazia liquida».

 

gregorio de falco in senato per la votazione del dl sicurezza

Elena Fattori aggiunge: «In Senato è già stato introdotto un regolamento che impedisce i cambi di casacca e il programma con il quale ci siamo candidati prevedeva l' estensione alla Camera di tale regolamento e non la modifica della Costituzione». Programma che sostiene ironicamente di possedere nella sua ultima versione, «gelosamente rilegato e senza modifiche di manine dell' ultima ora».

 

Intanto il senatore Gregorio De Falco, che si è astenuto sul voto di fiducia del maxi emendamento della manovra, mette in luce, sulla scorta del «vergognoso episodio di razzismo» avvenuto contro il calciatore Koulibaly, «il clima d' odio razzistico che si manifesta nel nostro Paese in questo momento storico». De Falco chiede una netta dissociazione da questo clima, «a partire dai rappresentanti delle istituzioni». Ogni riferimento al ministro dell' Interno, il leghista Matteo Salvini, non è puramente casuale.

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...