Alessandra Rizzo per “la Stampa”
Poliziotti armati si mischiano alla folla di turisti che a Whitehall osserva i cavalieri della Regina darsi il cambio della guardia, a Downing Street vengono rafforzate le misure di sicurezza, e l’intelligence consiglia ai militari di non indossare la divisa quando non sono in servizio: potrebbero diventare obiettivo di terroristi islamici.
A Londra cresce il livello di attenzione - e di apprensione - per il rischio di un attentato. Intanto gli 007 danno la caccia a «Jihadi John», il boia dall’accento inglese che minaccia di portare il terrore dello Stato Islamico nelle strade dell’Occidente.
L’uomo vestito di nero e coperto in volto ha decapitato almeno cinque ostaggi occidentali. Nell’ultimo macabro video, che mostra l’uccisione del cooperante americano Peter Kassig, Jihadi John si rivolge a Barack Obama e David Cameron: «Cominceremo a massacrare la vostra gente sulle vostre strade».
Per i servizi segreti di Sua Maestà la minaccia dell’Isis è la più seria dai tempi dell’11 settembre. Il livello di allerta terrorismo è stato innalzato a «grave», un gradino sotto quello massimo. Gli arresti di presunti terroristi si susseguono: quattro sospetti presi nei giorni scorsi, secondo il «Sun», volevano colpire la Regina durante il Remembrance Day, la cerimonia che commemora i caduti britannici nelle guerre.
BARACK OBAMA E DAVID CAMERON MANGIANO HOT DOG ALLA PARTITA DI BASKET DEL COLLEGE
Quest’anno la ricorrenza era particolarmente ricca di simbolismo, dal centenario della Prima Guerra Mondiale al ritiro dei militari dall’Afghanistan. Sotto misure di sicurezza tra le più imponenti degli ultimi anni, Elisabetta ha deposto secondo programma una corona di fiori di fronte a migliaia di persone.
In questo senso, la cerimonia ha illustrato al meglio l’atteggiamento della capitale: Londra storicamente non si lascia intimidire, e questa nuova allerta non fa eccezione. I milioni di londinesi che ogni giorno affollano la metropolitana restano fedeli al motto «Keep calm and carry on», e sanno che il livello di rischio aumenta e diminuisce periodicamente. «Non mi cambia certo la vita. Quelli della mia generazione hanno vissuto il periodo dell’Ira, siamo abituati, andiamo avanti», racconta Diana, mentre aspetta un treno della Piccadilly Line, arteria sotterranea colpita dagli attentati del 2005 che fecero 52 vittime.
BARACK OBAMA E DAVID CAMERON ALLA PARTITA DI BASKET DEL COLLEGE
I musei restano gremiti, le cerimonie affollate, gli aeroporti pieni. Qualcuno brontola per le seccature: all’Arena O2, durante il torneo di tennis che chiude la stagione, gli spettatori, tra misure di sicurezza rafforzate, si sono visti confiscare panini e caramelle.
Il Paese è rimasto profondamente colpito nell’apprendere che centinaia di cittadini britannici sono partiti per andare a combattere al fianco dell’Isis in Siria e Iraq. Dietro a Jihadi John, oggi uno degli uomini più ricercati al mondo, si potrebbe celare Abdel Majed Abdel Bary, un ex rapper di ventitré anni che lo scorso anno ha abbandonato una vita agiata e la casa di famiglia di Londra per andare a combattere in Siria. E uno studente di medicina di Cardiff, Nasser Muthana, ha partecipato a un video di propaganda per il Califfo (forse è apparso anche nel video di Kassig, ma l’identificazione non è certa).
A destare preoccupazione sono soprattutto i cittadini britannici «radicalizzati», andati a combattere in Medio Oriente e tornati in patria pronti a colpire. Contro questo rischio Cameron ha annunciato nuove misure, tra cui la revoca del passaporto e il divieto di atterraggio alle compagnie aeree che non rispettino le liste d’interdizione fornite dalle autorità britanniche.
Ma il Primo Ministro ha ammesso: «La sicurezza al 100% non esiste». I servizi temono l’azione di un «lupo solitario» islamista, e tentativi di emulare l’attentato contro Lee Rigby, il caporale aggredito e ucciso a colpi di mannaia nel maggio del 2013 da due cittadini di origine nigeriana. È per questo che i servizi consigliano ai militari e forze dell’ordine di girare in abiti borghesi se non sono in servizio.
Di questi tempi basta poco a far scattare l’allarme. Lunedì sono stati evacuati uffici nel complesso del Parlamento per un pacco sospetto. L’allarme è rientrato quando si è scoperto che si trattava dell’iPad di uno stagista. «Un inizio di giornata alquanto eccitante per il primo giorno in Parlamento del mio tirocinante», ha twittato il deputato Nick Boles. Nonostante i rischi, gli inglesi mantengono i nervi saldi e il tipico «understatement».