LUXURIA AD ARCORE! – VLADIMIR TRANS-BERLUSCONE: “L’IMBARAZZO DOVREBBERO PROVARLO LA SINISTRA, CHE QUANDO DEVE FARE UNA LEGGE SULL’OMOFOBIA PREFERIREBBE BERE L’OLIO DI RICINO. VIVA LA PASCALE, ABBASSO AGNESE RENZI”
Sandra Amurri per “Il Fatto Quotidiano”
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L’ha invitata alla serata conclusiva del Gay Village. Rivendica la scelta con i toni e la fermezza che la caratterizzano. Vladimir Luxuria, ex deputata di Rifondazione comunista come indipendente, scrittrice, conduttrice su Radio Capital della trasmissione “Il geco e la farfalla”, non vuole sentire parlare di imbarazzo a stare sul palco accanto a Francesca Pascale, compagna di Silvio Berlusconi e rilancia:
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“L’imbarazzo dovrebbero provarlo tutti quegli esponenti della sinistra, chiamiamoli così, che continuano a mostrarsi ipocriti in tema di diritti civili, che quando debbono fare una legge sull’omofobia preferirebbero bere l’olio di ricino piuttosto. Ben venga il Gay Village con i suoi drink e le sue trans rispetto a un Parlamento che quando bisogna andare ad approvare le leggi cede al ricatto del Vaticano ecc..”.
E ben venga anche la fidanzata di Berlusconi.
Ribadisco, se oggi mi ritrovo a chiedere di darci una mano anche alla Pascale è perché il centrosinistra ha sempre promesso di fare quello che non ha mai avuto il coraggio di fare, negando a questo Paese scelte di civiltà. Se si tratta di raggiungere un obiettivo è giusto fare come hanno fatto le associazioni in Inghilterra che hanno parlato con i liberal e i conservatori. Cameron è un conservatore, se non erro!
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Si potrebbe replicare che la destra di Cameron non è quella berlusconiana.
Sì, è vero però ho parlato a lungo con la Pascale, è una donna coraggiosa e soprattutto una donna che ha un forte ascendente su Berlusconi come sempre accade quando un uomo è innamorato. Un esempio? Ieri nel consiglio comunale di Roma è iniziata la discussione sui diritti civili. Bene, i consiglieri di Forza Italia avevano annunciato in maniera compatta che avrebbero votato contro. Dopo la telefonata di Berlusconi, su spinta della Pascale, si sono spaccati, e il capogruppo ha dichiarato che voterà a favore .
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Un uomo tra due fuochi, da un lato la fidanzata, dall’altro il senatore Gasparri che rivendica: ”Berlusconi la pensa come me” non come la Pascale, “i registri delle unioni civili sono un fatto propagandistico senza alcuna rilevanza giuridica”.
Credo che Gasparri dovrà farsene una ragione: all’amor non si comanda. Ma a questo punto la parola a Berlusconi: chi ama di più tra i due?
Un vero peccato che quando ha governato il suo cuore fosse “uno zingaro”...
Colgo il riferimento ironico e lo condivido. Io non ho la memoria corta, ma vivo nel presente e guardo al futuro. Ricordo bene come il Pci ha trattato Pasolini. So che per approvare una legge sull’omofobia sarebbero bastati i voti del Pd, del M5S e di Sel ma non volevano le maggioranze variabili.
Si sa che Renzi per riformare il Paese preferisca quelle “stabili” con Forza Italia.
Appunto. Io sono pronta al cambiamento da qualsiasi parte provenga, basta che sia sincero. Anche mio padre era contrario all’omosessualità, alla transessualità e ora mi difende e mi rispetta. Se Berlusconi ha in mente di fare un partito nuovo, piu aperto, ben venga. Il mio obiettivo è di avere leggi che decretino la civiltà di questo Paese. E se anche fosse una strategia la sua, chi se ne importa, meglio chi pensa di conquistare consensi difendendo questi diritti piuttosto di chi vuole farlo cavalcando l’omofobia.
Ma Vladimir Luxuria è sempre di sinistra o no?
Certamente, non voterò mai Forza Italia, la mia identità è chiara e forte. Mi fido della mia coerenza molto più di quella mostrata dal centrosinistra che sul tema dell’uguaglianza deve ancora fare la carta d’identità e pensa che il diritto di un cittadino di sposarsi o no dipenda dal suo orientamento sessuale. Se su questo tema qualcuno apre io non chiudo la porta.
Renzi ha annunciato che è favorevole alle unioni civili alla tedesca, che esclude la possibilità di adozione alle coppie gay.
Sarebbe da notare il condizionale, già un bel passo avanti. Per me che lotto da molti anni, in un momento storico in cui abbiamo anche il Papa meno ossessionato su questi temi dei suoi predecessori, avere l’appoggio della Pascale, che, ripeto, può condizionare positivamente Berlusconi, è una occasione preziosa.
È vero che la prossima volta estenderà l’invito ad Agnese Renzi?
Io lo farei subito ma non spero in un risultato positivo. Qualcuno di molto affidabile mi dice che sia la first lady a frenare il premier sui diritti.
Come dire che la bigotta è lei?
Lo è sicuramente, è una cattolica osservante.
Se Jean de La Bruyère ha ragione nel sostenere che “un bigotto è quello che sotto un re ateo sarebbe ateo”, non deve disperare.
Bella, questa la rubo!
La Pascale le ha promesso che le farà incontrare Berlusconi per parlare di questi temi?
Sì, sì me lo ha detto, ne sono ben lieta. In fondo si è occupato così tanto di femminucce che ora può occuparsi anche di noi. Non crede?