macron benalla 006-7917596344150130688-n

MACRON TRABALLA SU BENALLA – L’EX BODYGUARD CARO AL CUORE DEL PRESIDENTE FRANCESE ERA ISCRITTO A UN SITO DI INCONTRI GALANTI DOVE USAVA FOTO CHE IMBARAZZANO LA FRANCIA - BENALLA POTREBBE AVER MESSO A RISCHIO LA SICUREZZA DEL CAPO DELLO STATO? SE I VIAGGI UFFICIALI DI MACRON SONO INFATTI PUBBLICI, NON LO SONO LE ATTIVITÀ PRIVATE. LA GEOLOCALIZZAZIONE È MOLTO FACILE, SU TINDER…

BENALLA E MACRON

Francesco De Remigis per il Giornale

 

Le rivelazioni su Alexandre Benalla si susseguono. Dopo le ombre sul ruolo svolto come consigliere all'Eliseo, ecco quelle sulla gestione della sua vita privata, che finisce per coinvolgere pubblicamente anche il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron.

 

 

Il 26enne, rivela il settimanale francese Closer, era iscritto a Tinder, la popolare applicazione per incontri. Nulla di male, si direbbe. Se non fosse che alcune foto caricate sul proprio profilo lo ritraggono a un passo dal presidente per farsi bello agli occhi delle potenziali spasimanti.

 

Mostrarsi accanto all'uomo più potente di Francia può generare un'attenzione particolare. E, magari, una richiesta per un'uscita. Così facendo Benalla viene ora accusato di essersi esposto, oltre al cattivo gusto di utilizzare la posizione lavorativa per guadagnare credito agli occhi di donne interessate a una relazione, al pericolo di geolocalizzazione. Per immaginare un incontro, infatti, Tinder richiede di specificare la posizione in cui ci si trova in quell'istante.

 

macron benalla

Nelle foto pubblicate ieri da Closer, che hanno ormai qualche mese, Benalla non appare con il suo vero nome, ma sotto lo pseudonimo di «Marte». Un alias che evoca il pianeta rosso, quello che nel sistema solare precede Giove. Un modo per rivendicare «un posto chiave nella galassia della macronia», scrive la rivista, visto che Macron è noto anche come Jupiter. Ma per le giovani che non hanno familiarità con l'astronomia, Benalla appare prima da solo, in abito scuro e atteggiamento rigoroso. Scorrendo le foto eccolo però circondato dai grandi del mondo: con Emmanuel Macron, poi vicino a Donald Trump.

 

BENALLA BRIGITTE E MACRON

«Marte. Uomo, 26 anni. Parigi». Descrizione minimale sul suo profilo come ce ne sono a centinaia nella capitale francese. Finché una ragazza riceve pochi mesi fa un «Super Like» (il massimo apprezzamento via Tinder) proprio dall'ex bodyguard dell'Eliseo. Incuriosita dalle foto, la giovane donna chiede di saperne di più, senza molto successo. Nel frattempo Le Monde, il 18 luglio scorso, pubblica il video con le violenze del 1 maggio che vede protagonista Benalla e tiene Macron sulla graticola da 18 giorni.

 

benalla makao e macron

Non si sa se l'ex bodyguard utilizzi ancora Tinder (Closer lo conferma fino al 2017), ma la storia aggiunge una domanda all'entourage del presidente: Benalla potrebbe aver messo a rischio la sicurezza del capo dello Stato? Se i viaggi ufficiali di Macron sono infatti pubblici, non lo sono le attività private. La geolocalizzazione è molto facile, su Tinder. In caso di «abbinamento», vale a dire quando i proprietari di due profili si sono reciprocamente apprezzati, è possibile accedere alla distanza approssimativa tra i due individui. Ed anche se in molti ricorrono a una manipolazione del Gps solo per il gusto di «giocare», con coordinate fittizie che simulino una posizione, resta l'interrogativo sul modo in cui Benalla abbia usato l'app. Che si tratti della ricerca di un'avventura o dell'anima gemella, la tendenza è di aprire Tinder più volte al giorno per curare le proprie «storie». Così facendo, si trasmette la posizione molte volte.

 

Il 61% dei francesi pensava già che il presidente dovesse spiegarsi davanti alla commissione d'inchiesta parlamentare. Dopo quest'ultimo scoop, la Francia si divide: alcuni si chiedono se non sia eccessiva l'invasione nella privacy di Benalla. Altri insistono nel dire che la vita di un individuo al centro del potere, che partecipa alla vita pubblica e alla sicurezza privata di Macron (come Benalla ha più volte specificato), sia invece di interesse collettivo per motivi di sicurezza.

MACRON BENALLA 1MACRON BENALLAMACRON BENALLA 2benalla macronMACRON BENALLA 3BENALLA E MACRON

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”