UNA MANGIATOIA CHIAMATA GRANDI OPERE – DOPO IL “SISTEMA INCALZA” C’È IL SISTEMA ANAS, UN COLOSSO CHE HA IN CORSO OPERE PER 11 MILIARDI E MANUTENZIONI PER 825 MILIONI – SU ANAS REGNA INCONTRASTATO PIETRO CIUCCI

Alberto Statera per "Affari & Finanza - La Repubblica"

 

Pietro CiucciPietro Ciucci

L'arresto del gran visir Ercole Incalza sguarnisce alquanto il “sistema”, ma la numerosa genia dei “padreterni” degli appalti dei lavori pubblici è ben viva e lotta contro di noi. Adesso l'Autorità anticorruzione di Raffaele Cantone ha spedito, ad esempio, i suoi ispettori all'Anas, antica fabbrica di scandali, dove da anni impera un personaggio “uno e trino”, come lo ha definito il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda. La triplice divinità si chiama Pietro Ciucci e le stimmate da Spirito Santo le ha conquistate di diritto nel 2013, quando ricopriva contemporaneamente gli incarichi di presidente, amministratore delegato e direttore generale dell'azienda delle strade.

 

In quell'anno, raggiunti i limiti di età, Pietro Ciucci presidente dell'Anas decide di licenziare “senza preavviso” Pietro Ciucci direttore generale dell'Anas. Poteva dimettersi, sì, ma invece si autolicenzia senza avvertirsi prima, pur essendo d'accordo sul licenziarsi. Così mette insieme una buonuscita da 1milione 825.745,53 euro sommando il “mancato preavviso”. Ma l'episodio, degno di una pièce di Ionesco e raccontato a suo tempo dal “Fatto Quotidiano”, è in fondo soltanto uno dei tanti esempi del funesto folclore cui spesso ci ha abituato la classe dirigente di questo paese.

 

GOTTI TEDESCHI CON PIETRO CIUCCIGOTTI TEDESCHI CON PIETRO CIUCCI

Più utile è forse chiedersi come l'Anas abbia operato negli anni d'impero di Ciucci, peraltro per un decennio amministratore delegato della Società per lo Stretto di Messina, che ha bruciato centinaia di milioni in inutili progettazioni. Fondata durante il fascismo, l'Anas, con 6.200 dipendenti, 180 dirigenti, 20 compartimenti territoriali, bilancio di un miliardo l'anno, ha competenza su 20.760 chilometri di strade e 905 di autostrade. Ha in corso opere per 11,5 miliardi e interventi di manutenzione per 825 milioni.

 

PIETRO CIUCCI GIANCARLO ELIA VALORIPIETRO CIUCCI GIANCARLO ELIA VALORI

Tra l'altro, ha competenza sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria, la grande incompiuta che rappresenta il compendio delle opere pubbliche all'italiana: l'eternità dei lavori, l'esplosione dei costi, le infiltrazioni della mafia. Nella realizzazione del “macrolotto 3.2” della grande incompiuta non poteva mancare Stefano Perotti, architrave del “sistema Incalza” beneamato negli uffici dell'Anas, come tante imprese che in qualche modo sono le tarde eredi della Tangentopoli del 1993, quando, secondo le stime dell'epoca, furono distribuiti 1000 miliardi di lire di stecche ai partiti, che misero nei guai, tra gli altri, l'ex segretario della Dc Arnaldo Forlani, il ministro dei Lavori Pubblici Giovanni Prandini, e portarono alla latitanza Lorenzo Cesa, oggi esponente del Nuovo Centro Destra-UDC.

 

Pietro CiucciPietro Ciucci

Scorrendo poi i nomi della selva di imprese impegnate nella realizzazione dell'autostrada “virtuale” troviamo persino gli eredi delle antiche glorie dette “I cavalieri dell'apocalisse”, gli imprenditori catanesi di tanti anni fa che monopolizzavano le grandi opere non solo in Sicilia, ma in mezza Italia.

 

raffaele cantoneraffaele cantone

L'ispezione dell'Anticorruzione all'Anas è scattata dopo il crollo del viadotto Scorciavacche della Palermo-Agrigento a una settimana dall'inaugurazione, ma par di presumere che gli ispettori non si limiteranno a monitorare quell'episodio, di fronte alle opacità che da anni vengono segnalate nella gestione dell'Anas: tra l'altro, appalti assegnati con criteri discutibili, manutenzione carente della viabilità ordinaria a causa della predilezione per le grandi opere, lavori non di rado arronzati. Archiviati Lupi e Incalza, è inevitabile che Matteo Renzi e Raffaele Cantone, se la debbano vedere adesso con la divinità una e trina.

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