MARINO S'ATTACCA AL TRAM - "MAI DETTO DI PRIVATIZZARE ATAC: HO PARLATO DI PARTNER INDUSTRIALE". SÌ, SPECIFICANDO CHE LA MAGGIORANZA 'RESTERÀ PUBBLICA' (E QUINDI IL RESTO PRIVATIZZATO) - RUTELLI: "COMPRARE QUOTE ATAC? NEANCHE UN EMIRO SOTTO STUPEFACENTI. E PER IL GIUBILEO NON È ANCORA STATO FATTO NULLA"
1.MARINO OGGI: "ATAC, PARLATO DI PARTNER INDUSTRIALE NON DI PRIVATO "
(ANSA) - "Io ho parlato di partner industriale, non di partner industriale privato. Il 'privato' lo hanno aggiunto i giornali". Così il sindaco di Roma Ignazio Marino parlando in commissione Bilancio dell'idea lanciata l'altro giorno di privatizzare Atac.
2.MARINO TRE GIORNI FA: "ATAC APRE A PRIVATI. MARINO, ALLA RICERCA DI PARTNER"
ignazio marino alla festa di sel
(ANSA) - "Insieme a Zingaretti abbiamo deciso che da oggi Comune, Regione e Atac si impegnano a cercare un partner industriale mantenendo la maggioranza pubblica". Così il sindaco di Roma Ignazio Marino durante una conferenza in Campidoglio su Atac.
"Abbiamo dato mandato all'azienda di scrivere un piano industriale vero e forte per indire la gara - spiega - in questo modo anticipiamo l'avvio di un processo nazionale che impone di non gestire più il servizio in house a partire dal 2019". "L'unica alternativa era chiudere Atac, portare i libri in tribunale e chiudere l'azienda mettendo a rischio lavoratori e servizio - aggiunge - sarebbe stata la solizione più facile ma penso che così possiamo farcela senza arrivare a una situazione così drammatica".
3.RUTELLI, QUOTE ATAC? SERVIREBBE EMIRO SOTTO STUPEFACENTI
(ANSA) - "Ci vorrebbe un Emiro sotto stupefacenti per prendere delle quote dell'Atac". Così risponde l'ex sindaco di Roma, Francesco Rutelli, intervistato da Rai News 24. "Bisogna invece riprendere un cammino di trasformazione nel senso della concorrenza. Sono necessarie riforme profonde, una concorrenza vera e una trasformazione che deve arrivare ai dirigenti. Perché poi quando l'effetto degli stupefacenti terminasse, dubito che l'Emiro confermerebbe la sua firma, accettando di entrare come socio di minoranza in Atac solo per ripianarne i debiti", sottolinea Rutelli.
4.IL CAOS ROMA ORA MINACCIA IL GIUBILEO - A 4 MESI DALLE CELEBRAZIONI FERMI QUASI TUTTI I 100 CANTIERI. RUTELLI: “NON È STATO FATTO NULLA”
Giacomo Galeazzi per “La Stampa”
«Il Papa ha annunciato l’Anno Santo quattro mesi fa. Da allora non è stato fatto nulla: non si è creata una figura di coordinamento né una cabina di regia, non si è scritto un programma di interventi», avverte Francesco Rutelli, che da sindaco di Roma organizzò con il Vaticano il precedente Giubileo. A quattro mesi dall’apertura della Porta Santa, i 33 milioni di pellegrini (8 in più del 2000) non sanno ancora se Roma li accoglierà davvero. Progetti tanti, cantieri pochi.
E tanti nodi da sciogliere: dagli inesistenti parcheggi di interscambio al contrasto del sommerso: 4mila case per vacanze irregolari, 36mila posti letto in nero, 40 milioni di mancato gettito per il Campidoglio. Luca Cordero di Montezemolo richiama l’attenzione sugli scioperi in una capitale descritta dal New York Times come «prigioniera dello sporco e del caos sui mezzi pubblici» e afferma: «Tra un po’ ci sarà il Giubileo, così non si può andare avanti, qui si sottovaluta l’impatto sull’opinione pubblica mondiale».
ACCOGLIENZA A RISCHIO
Per ora rimangono sulla carta il nuovo ostello della gioventù nell’ex manicomio Santa Maria della Pietà e il progetto alla Nuova Fiera di Roma: mettere a disposizione i padiglioni ospitando a basso prezzo 5mila pellegrini con lettini, colazione, cena. Il presidente della Camera di Commercio di Roma, Giancarlo Cremonesi, chiede al premier «un commissario governativo con poteri straordinari e risorse come per l’Expo» perché «la situazione è indecente: traffico al collasso, carenza di pulizia, manutenzione e decoro urbano, il centro ridotto ad un suk».
La Regione prevede 35 milioni di euro per le emergenze sanitarie. Per rifare le facciate delle case, i romani saranno incentivati con detrazioni fiscali: esenzione della Cosap e bonus di 5mila euro a fondo perduto. Ma dei 100 cantieri annunciati dal Campidoglio quelli aperti sono una minoranza. Un vero rebus.
Liberio Andreatta, amministratore dell’Opera Romana Pellegrinaggi spiega che «oggi tra low cost e alta velocità si può arrivare a Roma e andar via subito: i numeri aumentano ma la permanenza è più breve». Il Vicariato studia cinque percorsi pedonali, inclusi quello per la basilica di San Paolo e la «Via Papalis» da San Pietro a San Giovanni. La Sapienza quantifica l’impatto occupazionale del Giubileo: 5300 posti di lavoro a tempo pieno in più a fine 2016 con un incremento del Pil cittadino di 11,5 miliardi di euro.
UNA CORSA CONTRO IL TEMPO
L’aumento delle entrate fiscali sarà di 604 milioni. La spesa pubblica crescerà di 588 milioni, con un surplus di 16 milioni grazie agli afflussi turistici. Sul tappeto ci sono quattro grandi opere di manutenzione per migliorare la viabilità nei quadranti fondamentali. In alto mare «Giubileo di strada», il piano comunale di 38 interventi per 50 milioni di euro. E destinato a «chiese che non hanno il sagrato in quartieri periferici, privi di parchi o strade», spiega l’assessore all’urbanistica Giovanni Caudo.
Un riferimento al tratto ferroviario tra le stazioni di San Pietro-Valle Aurelia e Vigna Clara. Ancora da attuare il piano Campidoglio-Viminale per installare telecamere lungo gli itinerari giubilari e sugli incroci più pericolosi. Regione Lazio e ministero della Salute dovrebbero rinnovare e ampliare 12 pronto soccorso, 10 presidi medici avanzati nell’area del Vaticano, 38 dei punti di atterraggio dell’elisoccorso, 100 nuove ambulanze con l’assunzione degli equipaggi, 800 operatori sanitari in più, 400 volontari per l’assistenza. Il Papa ha messo a disposizione dormitori e l’eliporto vaticano per i soccorsi.
IGNAZIO MARINO E PAPA BERGOGLIO
Ma continuano i distacchi di energia elettrica. «Col Giubileo alle porte Roma non può essere colpita da carenze simili », protesta il dem Michele Anzaldi. Almeno la luce non può mancare.